Penso e ripenso alla reazione improvvisa di Zayn. Ieri pomeriggio sembrava irritato da Luke, e senza un motivo, non gli ha fatto niente. Mi ritrovai nel corridoio della scuola a camminare tra una massa di imbecilli affollati, sembrano tutti così dannatamente uguali. Ma qualcuno a far differenza tra di loro c'è. Lui. E non è solo. A fianco a lui c'è una splendida ragazza bionda con gli occhi verdi. Ridono insieme, di Dio sa cosa. Chi diamine è quella? Non so cosa fare, stranamente. Io so sempre cosa fare. O almeno, lo sapevo. Prima di Zayn. I suoi occhi caramello quasi brillano nel ridere con lei. Sono tentata dall'avvicinarmi, dirle di andarsene a fanculo da lui, ma non dovrei, e non lo farò. Gli do' le spalle costringendomi a smetterla di fissarli, e mi dirigo verso...verso... veramente non so dove sto andando, ma sicuramente il più possibile lontana da qui. Beh, questa era l'intenzione.
‘‘Alison!’’ sento la voce di Zayn richiamarmi. Quasi sono tentata dal far finta di non aver sentito, ma non posso.
‘‘Hei.’’ mi giro improvvisando un sorriso.
‘‘Ti presento Chelsie.’’ la guarda sorridendo, e la cosa mi altera parecchio.
‘‘Ah, mi fa piacere conoscerti Chelsie, ma ora devo proprio andare.’’ mi congedo il più in fretta possibile. Ma cos'è, pazzo? Perché me l'ha dannatamente presentata se sapeva che mi avrebbe dato fastidio? Bastardo. Ce l'ha con me per ieri, immagino. Entrai nell'aula di letteratura, ma naturalmente, tanto per rovinarmi del tutto la giornata, il mio posto è occupato da una scemetta che non mi sembra aver mai visto prima.
‘‘Senti bella, questo il mio posto, per cui alza il tuo sederino e dileguati.’’ dico con calma.
‘‘Non puoi sederti da un'altra parte?’’ sputa con tono arrogante.
‘‘Allora, forse io e te non ci siamo capite.’’ porto una mano intorno al colletto della sua odiosa camicetta viola, costringendola ad alzarsi. ‘‘Ho detto. Dileguati.’’ posso leggere un po' di paura nei suoi occhi. Ma che pensa, che l'avrei riempita di botte? Beh, forse l'avrei fatto, ma dal momento che si è spostata è tutto okay. Dopo qualche minuto entra Zayn, sedendosi al banco tra me, e la tipetta dalla camicia viola.
‘‘Ciao, Lil.’’ la saluta sistemandosi meglio sul banco. La conosce?
‘‘Hei.’’ risponde lei usando tutta la gentilezza che le mancava un attimo fa.
‘‘Tutto bene?’’ chiede Zayn continuando il loro discorso mentre io porto lo sguardo sul cellulare.
‘‘Veramente la giornata non è iniziata nel migliore dei modi.’’ scandisce guardandomi subito dopo. Giuro che sto per alzarmi, prendere saldamente i suoi capelli tra le mani e sbatterla contro il maledetto muro alle mie spalle. E come si dice, un tempismo perfetto. Il professore entra in classe sistemando le sue cose sulla cattedra. Sento gli occhi di Zayn addosso, ma non oso girarmi.
‘‘Via i cellulari, Styles.’’ dice cautamente il professore.
‘‘Uff, possibile che con lei senpre la stessa storia? Insegna la materia più pallosa dell'orario e non permette neanche l'utilizzo del cellulare?’’ rispondo facendolo ridere.
‘‘Beh, spero ti farà piacere sapere che al posto di continuare con letteratura, prenderemo filosofia, così da cercare a farvi aprire un po' di più e a farvi esprimere.’’
‘‘Sicuramente meglio di quello strazio.’’
‘‘Lo spero. Vuole iniziare lei?’’
‘‘Io? A fare cosa?’’
‘‘A discutere.’’
‘‘No, grazie.’’
‘‘Era retorico, deve per forza.’’
Ed è così che iniziò una conversazione su quanto fa schifo la società odierna e mille di altre merdate simili che non ascoltai minimamente. Il suono della campanella mi riportò alla realtà, così mi alzai velocemente da quella sedia odiosa della quale probabilmente avrò la forma stampata sul di dietro, e raccolsi tutta la mia roba. Era a un passo dall'allontanarmi da lì, ma qualcosa, qualcuno, me lo impedì, trattenendomi con una stetta sul polso. Una stratta familiare.
Zayn.
A/S:
Vi chiedo mille volte scusa per il notevole ritardo, ma non ho avuto tempo, per qualsiasi cosa mi trovate nei messaggi, e vi assicuro che cercherò di aggiornare più spesso.
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Bad Girl || Zayn Malik
Fanfiction''Cosa c'è che non va, piccola?'' Mi limito a spostare lo sguardo tra i suoi occhi e le sue labbra senza rispondere. In un gesto lento le sue labbra toccano le mie. È un bacio dolce, lento ma intenso. Il bacio di cui entrambi avevamo bisogno. Dopo q...