"Allora possiamo fare il brindisi?"
"No aspettate, manca la birra di Erika"
"Ma poi a che dovremmo brindare?"
"Tu alza il bicchiere e taci. Si festeggia sempre qualcosa, anche una sbronza immotivata"
Sono in un pub insieme a Erika, Simona e Giada. Finalmente ci siamo ritrovate dopo un po' di tempo.
"A posto così ragazze? Ci sono tutte le ordinazioni? Buona serata!"
"Ma come si chiama il cameriere?" dice Giada.
"Boh, Nico mi sa. Dai effettivamente non è male." commenta Erika.
Mi sto gustando la mia birra, godendomi le chiacchiere e i gossip con le mie amiche.
Ogni tanto controllo il cellulare per vedere se c'è qualche suo nuovo messaggio."Vero, quanto stai social oggi, che è successo? Aggiornaci."
"Ma di cosa vi devo aggiornare?!?! La mia è la solita vita." dico ridendo.
"Boh secondo me è successo qualcosa, ti stai vedendo con qualcuno? Dai, dicci tutto."
"Il problema è che nessuno mi vede, altroché" cerco di deviare il discorso ma sono paonazza. Quanto mi odio.
Diventano tutte taciturne. Vedo che fissano qualcuno alle mie spalle.
"Ragazze, ditemi che è in carne ed ossa quello lì"
"Zitta che si sta avvicinando"
Mi giro e vedo Ivan ed è ormai al nostro tavolo.
"Vero! Come stai?"
Mi alzo e ci salutiamo.
"Alla grande. Una birra fa sempre bene soprattutto se in ottima compagnia."
Guardo le mie amiche e vedo che ci stanno fissando con gli occhi sbarrati.
"Vieni alla festa sabato?"
"Quale festa?"
"Come? Possibile che tu non sia stata invitata? Ci saranno almeno 200 invitati, pensa verranno anche Giulia, Marco e Andrea. Hai controllato su Facebook? É lì che ha postato l'invito."
Pensandoci non accedo da un bel po'. Mi ritrovo nella chat di tutti gli invitati.
"Effettivamente ci sono anch'io. Quindi sì, ci sarò."
"Perfetto così ci siamo quasi tutti, riuniamo quelli della triennale."
"Chi si sta occupando dell'organizzazione? Dico regali, quelle cose lì?"
"Io, se vuoi dai pure a me i soldi. Potremo andare insieme alla festa. Ti do un passaggio se non sai a chiedere. Mi sono già sentito con gli altri. Ci stiamo noi cinque in macchina."
"Perfetto. Allora ci sentiamo così mi dici bene tutto."
"Ok, Vero. Sarà una mega festa. Non vedo l'ora. Buona serata."
"Anche a te."
Mi risiedo al tavolo e ho gli occhi delle mie amiche puntati addosso.
"No scusa, tu conosci un figo del genere e non dici niente alle tue amiche? Vergognati."
"Lo conosco da quasi quattro anni" dico ridendo.
"PURE! No ragazze, questa è una traditrice. Vero, ce la paghi questa."
"Ma che vi siete detti?"
"Nulla, mi era sfuggito l'invito ad una festa di sabato."
"Ah e questo è nulla? Cioè alla festa, dove andrai anche tu, ci sarà anche quel gnoccone lì? Ci possiamo imbucare?"
"Che ne so. Non so neanche dove sarà, non so nulla." dico ridendo.
"Se figurati, fa sempre quella che non sa niente. E poi ci nasconde un figo del genere. Che altro ci nascondi che non sappiamo?"
"No ragazze, questo è tutto della mia misera vita."
"Vero, senti a me. Buttati, ti stava mangiando con gli occhi. Figurati ubriaco, non capisce più niente. Poi facci sapere eh? Così nel caso lo proviamo pure noi."
"E la Signora Giada ha detto una cosa sacrosanta" dice Erika. "Cheers!"
***
Sto per addormentarmi. È quasi mezzanotte. Il suono della notifica Whatsapp mi sveglia.
"Buonanotte piccola."
"BuonaLuna."
"BuonaLuna?"
"L'hai mai visto il film di Siani? Lì dedica ad una Principessa la BuonaLuna.
"Non guardo molto la tv o film al cinema. Però è carino il BuonaLuna. Non dovresti essere già a dormire?"
"E tu?"
"Non riesco ad addormentarmi"
Restiamo a messaggiare per un po'. Ormai non ho più sonno neanche io.
"Ti ricordi quando ti dissi della cena di noi due a casa mia sabato sera? Credo dovremo rinviarla. Non posso più, scusa."
"Anch'io non avrei potuto. L'ho saputo poco fa."
"Io vado ad una festa. Ero indeciso ma mi hanno convinto. Tu?"
"Quella di Alessandro Zanchi?"
"Come fai a saperlo?"
"Ci andrò anch'io."
"Davvero? Oh fantastico. Ti passo a prendere sabato."
"No, ho già il passaggio".
"Dai, andiamo insieme. Non vuoi?"
"Certo che voglio. Ma non possiamo presentarci insieme ad una festa dove ti conoscono tutti."
"E tu con chi verrai?"
"Mi daranno un passaggio le mie amiche. È già tutto organizzato, stai tranquillo."
Ho omesso il nome di Ivan, altrimenti si sarebbe piazzato giù a casa mia già dal mattino del giorno della festa. In fin dei conti in macchina ci saranno anche Giulia e gli altri ragazzi.
"Allora credo ci vedremo direttamente sabato. Sono fuori Firenze in questi due giorni."
"Ci vedremo lì allora."
Su quelle parole mi addormento.
Quando mi sveglio trovo il suo ultimo messaggio:"Promesso, piccola."
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CONTE. LOSE CONTROL.
FanfictionVeronica sta frequentando il primo anno di specialistica all'università di Firenze dove insegna il Prof. Conte ormai da qualche tempo. Pur essendo una ragazza molto razionale, perderà il controllo dei suoi gesti e dei suoi pensieri quando comincerà...