35 - Lezioni private.

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C'è un gran casino su questo tavolo. Manuali, quaderni, fogli, penne ed evidenziatori di ogni colore.

Ieri avevo incontrato Giulia in facoltà scoprendo che abbiamo optato per lo stesso esame a scelta. Ci siamo date appuntamento per oggi a casa mia per cominciare insieme la preparazione.

Durante la nostra pausa studio ci abbandoniamo alle solite chiacchiere tra ragazze e i gossip. Sbirciamo i social e ci dedichiamo alle nostre rispettive chat. Trovo un suo messaggio:

"Non guardarmi così mentre spiego in aula. Mi fai incartare e perdo il filo del discorso."

Stamattina avevo avuto lezione con il mio meraviglioso Prof. Mi ero seduta al mio solito posto. Quando è entrato, ha guardato subito in quella direzione. Mi aveva visto, sorriso e abbassato lo sguardo.

Aveva cominciato a spiegare con la sua solita verve e più volte i suoi occhi si spostavano anche solo per qualche secondo verso di me.

Dietro di me sentivo i soliti commenti delle altre mie colleghe che mi facevano sorridere.

"Oddio, ma perché guarda sempre di qui?"

"Bellissimo anche oggi, eh?"

"Ma l'avete visto??? Ha fatto l'occhiolino!!"

"Ma sei fuori? Ti inventi le cose?"

"No ragazze vi dico che l'ha fatto, per giunta guardando di qua. Oh mamma mia."

Ricordando di questa scena ho risposto al suo messaggio in modo scherzoso:

"Hai iniziato tu facendomi l'occhiolino. O era per qualcun'altra?"

"Era un tic."

"Si certo. Comunque ti stavo guardando come al solito. Non ho fatto niente di diverso."

"Ti sei accorta che ti stavi mordendo il labbro? E più volte la tua lingua ha inumidito la tua bocca?"

"Allora non ti guarderò più così visto che poi diventi rosso."

"Io rosso?"

"No effettivamente non eri rosso. Eri tendente al viola."

"Tu vuoi scherzare, eh? Piccola, ho intenzione di farti arrossire. Ma sul serio però."

Spengo il display del telefono. Non può fare così, sono arrossita davvero in questo momento ma ho capito benissimo la sua allusione.
Come fa? Come fa a sedurmi anche a distanza?

Cerco di calmarmi con un bicchiere d'acqua ma mi ci vorrebbe della valeriana o una doccia fredda. Torno alla nostra chat, vedo un altro suo messaggio.

"Studi?"

"Si, sono a casa."

"Se vuoi posso darti lezioni private."

Non gli rispondo più, riesce sempre a mettermi in imbarazzo con queste frasi. È una continua distrazione.

Io e Giulia torniamo alle nostre sudate carte per qualche ora ancora.

Poi sento il campanello. Mentre apro sento la sua voce

"Ciao picc..."

"BUONASERA PROFESSORE"

Poi mimo con le labbra "C'è anche Giulia."

Anche la sua bocca mima qualcosa mentre si sporge verso di me e dice: "Un bacio."

Ormai era a due centimetri da me e poggio le mie labbra sulle sue per una frazione di secondo.

Poco dopo sento Giulia che sta arrivando alle mie spalle.

"Salve Professore."

"Ciao Giulia."

"Che ci fa qui?"

"Già, che ci fa qui Professore?" dico in un tono che va dal serio, all'ironico e inquisitorio.

"Ehm, la Signorina Galli mi aveva chiesto una consulenza privata."

Che stronzo. Divento paonazza, ma per Giulia non è una novità che io diventi rossa all'improvviso. Ora che cosa potevo rispondere?

"Gli orari del suo ufficio legale per ricevere gli studenti per necessità sono affissi in bacheca in facoltà, dietro la porta del suo ufficio per il ricevimento. E comunque so bene che è necessario inviarle una email prima."

Lo vedo soddisfatto di quella risposta. Non sembra in difficoltà ma impiega qualche secondo per rispondermi.

"Noto con piacere che ha studiato amche questo. Da quello che mi avevi detto in auto, quando ti ho accompagnato a casa dopo la festa, sembrava una faccenda urgente."

"Mi sarò spiegata male." dico pensando a quello che é successo in macchina qualche giorno fa.

"Se é così, tolgo il disturbo. Ciao Giulia"

"Buonasera Professore."

Giulia rientra subito in casa.
Prima di chiudere la porta vedo che il Professore si volta verso di me prima di scendere i primi scalini. Sorride in modo beffardo e mi lancia uno sguardo profondo.

Quando la chiudo sento Giulia dire ridendo:

"Ma si è ammattito?"

"E chi lo sa, avrà la crisi di mezza età."

CONTE. LOSE CONTROL.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora