Capitolo 4: Marina

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Sono le 6:40, la sveglia è appena suonata ed oggi alla prima ora abbiamo il compito di matematica e come se non bastasse ho anche il compito di spagnolo, ma questo non m'impedisce di essere felice di andare a scuola perché non vedo l'ora di rivedere Zac, così velocemente vado in bagno a lavarmi, mi vesto, prendo lo zaino e scendo per fare colazione.

«Allora signorina vuoi spiegarci come mai ieri sera hai fatto così tardi?» mi domanda papà.

«Ero a mangiare una pizza con Zac e non ci siamo resi conto dell'orario»

«E che ci facevate te e Zac a cena fuori da soli senza che tu ci chiedessi cosa ne pensavamo?» dice papà geloso.

«Non vi ho detto nulla perché eravate in riunione e non volevo disturbarvi e poi è successo tutto all'improvviso. Comunque, l'avevo chiesto anche a Sara, ma lei ha rifiutato invitando me e Zac ad andare anche senza di lei»

«Ok per questa volta te la cavi con poco, ma la prossima volta avvisa sennò niente uscite il sabato per un mese»

«Ok papà»

Guardo l'orologio, mancano cinque minuti alle sette, tra poco arrivano i ragazzi a prenderci e mia sorella non è ancora scesa.

«Vado a vedere a che punto è Sara» dico ai miei salendo le scale.

Arrivo davanti la camera di mia sorella, busso ma non ricevendo risposta decido di entrare e la trovo ancora nel letto.

«Sveglia dormigliona!!» le urlo, ma lei infila la testa sotto il piumone per non sentirmi.

«Muoviti! Non hai sentito la sveglia?» continuo provando a farla uscire, a quel punto la vedo schizzare fuori dal letto e correre in bagno con i vestiti.

Mentre lei è in bagno mi vibra il cellulare, lo prendo dalla tasca e vedo un messaggio di Zac.

«Ehi tesoro noi siamo qui tra quanto siete pronte?»

«Mia sorella non ha sentito la sveglia, massimo dieci minuti e siamo lì»

«Ok, vi aspettiamo, cercate di fare presto. Ian è qui che si lamenta»

«Si, tranquillo Sara è appena uscita dal bagno, tempo di una colazione al volo e ci siamo <3»

Metto il telefono in tasca e scendo in cucina dove trovo mia sorella bere un bicchiere di latte e salutare velocemente mamma e papà.

Non so come ma siamo arrivati a scuola puntuali, il compito di matematica fila liscio, sono la prima a consegnare ed aspetto mia sorella fuori per sapere come pensa le sia andata, quando esce non è molto convinta del risultato, ma non abbiamo tempo per discuterne perché le lezioni ci attendono.

La mattinata è finita, siamo a mensa e con Zac non facciamo altro che scambiarci effusioni e parlare sottovoce.

«Com'è andato il compito di mate?»

«Bene, ma dopo pranzo ho quello di Spagnolo, spero vada bene»

«Vedrai che sarà così»

«Grazie, ci vediamo dopo alla macchina, vado in classe»

«A dopo tesoro»

Saluto mia sorella dicendole di aspettarmi fuori dalla segreteria dopo le lezioni perché devo ritirare l'orario per dare ripetizioni. Anche il compito di spagnolo penso sia andato bene, sono in segreteria che aspetto l'orario, ma la segretaria ci mette una vita a trovarlo. Esco velocemente dalla segreteria dove trovo mia sorella.

«Eccomi scusa il ritardo, ma la segretaria non riusciva a trovare i miei orari»

«Tranquilla nessun problema» risponde mentre ci incamminiamo fuori «Comunque non abbiamo avuto tempo di parlare di ieri seri. Allora com'è andata con Zac?»

Io inizio a raccontarle della cena ed elettrizzata gli racconto del bacio, ma mentre gli sto per finire di raccontare la serata, una scena attira la mia attenzione.

Zac e Violet si stanno baciando appoggiati alla macchina di lui, distolgo subito lo sguardo cercando di trattenere le lacrime e guardo un secondo mia sorella prima di scappare diretta a casa.

«Ehi Alex ferma posso spiegare» mi sento urlare.

Non voglio ascoltarlo è solo uno stronzo che si è divertito ad illudermi, mi sento afferrare per un braccio e so già chi è.

«Alex ti prego lascia che ti spieghi non è come credi te»

«Si certo dite tutti così, ma io so bene quello che ho visto, credevo tu fossi diverso dagli altri»

«Io sono diverso, non l'ho baciata io è stata lei, non so che gli sia preso è più di un anno che ci siamo lasciati e non ha mai fatto così»

«Si certo, sarà anche stata lei a baciarti, ma te non ti sei certo tirato indietro, sei uno stronzo» dico in lacrime cercando di scappare da lui, ma la sua presa sul mio braccio me lo impedisce.

«Non te ne andare, ti prego mi devi credere io non voglio lei, voglio te. È vero non mi sono staccato, ero scioccato, ma appena ho realizzato l'ho staccata da me e vedendoti correre via ti sono venuto dietro per spiegarti»

«Tu puoi spiegarti quanto vuoi, ma io non ho intenzione di ascoltarti, lasciami andare»

Lui però non molla il mio braccio allora per poter scappare da lui gli tiro uno schiaffo.

«Vaffanculo Zac non ti voglio più vedere» esclamo andandomene mentre lui è ancora scioccato dallo schiaffo.

Appena arrivo a casa vado subito in camera di Sara per raccontarle della litigata di Zac e del fatto che non lo voglio più vedere.

«Credo sia improbabile non vederlo, ma se vuoi evitarlo sappi che farò di tutto per aiutarti» mi dice. Passiamo la serata a vedere film strappalacrime, è quasi l'una di notte quando ci addormentiamo entrambe sul suo letto.

Apro gli occhi, sono già le 12, mia sorella dorme sempre quindi vado in cucina per preparare qualcosa, stamani ho sentito i miei uscire e non credo siano ancora tornati. Arrivo in cucina e trovo un biglietto sul ripiano

"Ehi principesse, io e la mamma siamo usciti per stare un po' da soli, ci vediamo stasera. Comportatevi bene, vi amiamo.

Mamma e Papà <3"

Quando mia sorella scende sono già le 14.

«Dove sono mamma e papà?» mi chiede.

«Fuga romantica, hanno detto che tornano stasera dopo cena» dice con voce tremante.

«Ehi tranquilla, andrà tutto bene e se devo spaccare la faccia a Zac per fargli capire che ha sbagliato sai che lo farò»

«No, ti prego niente scenate non voglio dargli più importanza di quella che ha. Comunque ti ho lasciato un po' di pasta nel forno a microonde io vado in camera a leggere un po'»

«D'accordo»

Mentre scelgo il libro da leggere sento suonare il campanello «Vado io» urla mia sorella dalla cucina.

Mi affaccio alla finestra per vedere chi è e appena noto la capigliatura di zac mi butto sul letto con le cuffie per non sentire cosa si dicono lui e mia sorella.

Spazio Autrici:

Ecco qui il nuovo capitolo, che ne pensate della situazione tra Zac e Marina?

Vi lasciamo con una piccola anticipazione:

"Dio quanto la odio" dico tra me e me uscendo.

Chi lo dirà e sopratutto a chi sarà riferito?

Ringraziamo chi ci segue e i lettori silenziosi, ci vediamo venerdì.

Baci Sara e Marina

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