Capitolo 14.1: Marina

33 1 2
                                    

Caro diario,

è passato un mese dall'ultima volta che ti ho scritto; la partita di Ian è andata bene, non sappiamo ancora se gli verrà data la borsa di studio e mia sorella non credo sappia neanche di questa possibilità perché non mi ha detto niente, però siamo fiduciosi che il responso del talent scout sia positivo.

La sera della partita oltre alla vittoria c'è stata anche un'altra novità a scuola, Mendy. Finalmente ha smesso di rompere le scatole a Ian ed è un po' meno acida con il resto della scuola, questo suppongo sia merito di mia sorella che quella sera, stufa dei suoi atteggiamenti, gliene ha dette quattro, speriamo duri.

Oggi è il 13 febbraio e sono sola in casa. Mamma e papà sono andati a New York per una vacanza romantica e mia sorella dorme da Ian; doveva venire a dormire Zac, ma poco fa mi ha mandato un messaggio dicendomi che aveva avuto un imprevisto e non possiamo vederci fino a domani.

Ora ti lascio, vado a prepararmi la cena.

Rimetto il diario al suo posto e scendo in cucina. Sono davanti alla porta della cucina quando sento suonare il campanello, chissà che sarà. Apro la porta e non posso crederci, è Zac.

«Amore, non ci dovevamo vedere domani?» gli chiedo sorpresa

«Lo so, ma ti volevo fare una sorpresa, per cui eccomi qui» dice baciandomi.

«Vieni entra, stavo per preparare la cena»

«Vuoi una mano?»

«Non importa tanto faccio le omelette al formaggio»

«Buone, allora mentre te cucini io apparecchio la tavola»

«Affare fatto»

«Siamo solo noi a cena?»

«Sì sì»

Lascio Zac in salotto mentre io vado in cucina dove, dopo aver preso tutto l'occorrente per le omelette, mi metto ai fornelli.

Ho appena chiuso le omelette quando Zac mi cinge la vita e inizia a baciarmi il collo. In un primo momento mi lascio andare contro il suo petto chiudendo gli occhi, ma poco dopo mi riprendo per non bruciare la cena.

«Dai amore, fermo sennò brucio tutto»

«Perché ti distraggo?»

«Sì abbastanza, renditi utile invece e portami i piatti così mangiamo»

«Ok»

Dopo aver mangiato inizio a riordinare la cucina mentre Zac sceglie un film da guardare.

«Ehi amore che film guardiamo?» mi urla dalla sala.

«Non so scegli te tra le videocassette sotto il televisore» gli rispondo mentre mi asciugo le mani per poi andare di là da lui.

«Hai scelto?»

«Si sono indeciso tra Pretty woman e Top gun sono gli unici che non ho mai visto»

«Vada per Top gun almeno non lo so a memoria» gli dico rubandogli la cassetta dalle mani e dando il via al film.

Siamo accoccolati sul divano a guardare il film quando decido che è l'ora di riprendere il "discorso" iniziato a casa sua l'altro giorno prima dell'interruzione di mia sorella.

Giro la testa verso Zac ed inizio a lasciargli una scia di baci sul collo, lui si gira verso di me e fa congiungere le nostre labbra. I baci si fanno sempre più appassionati e Zac mi fa sdraiare sul divano mentre io porto le mie mani al bordo della sua maglietta per sfilargliela.

Change-Il cambiamentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora