Capitolo 20: Marina "Il Compleanno"

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Oggi finalmente è il 19 di giugno e a mezzanotte io e Sara compiremo 16 anni. Abbiamo deciso di fare la festa, che inizierà alle 20, in giardino e anche se non saremo tanti va bene lo stesso perché, come dice sempre la nonna, meglio pochi ma buoni.

«Sorellina buongiorno. Sveglia è ora di fare colazione» dice Sara entrando in camera mia ed aprendo la finestra per far entrare l'aria.

«Spiegami perché mi svegli così presto, sai che durante le vacanze mi piace dormire fino a tardi, quindi come ti salta in mente di svegliarmi alle...» guardo la sveglia per vedere l'ora.

«Alle 9?» gli chiedo alterata.

«Adesso facciamo una cosa tu richiudi immediatamente quella finestra ed esci di qui e faremo finta che tutto questo è stato solo un brutto sogno, okay?»

«No per niente, consideralo un pareggio di conti per tutte le volte che mi hai svegliato te per andare a scuola. Comunque mamma e papà vogliono fare colazione con noi, hanno detto di avere qualcosa da darci»

«La cosa è un po' diversa comunque va bene arrivo, il tempo di lavarmi il viso, tanto scendo in pigiama»

«Sì, tanto anche io sono sempre in pigiama, ma muoviti ti aspetto qui» dice.

Dopo che mi sono "sistemata" Sara ed io scendiamo in cucina dove i nostri genitori ci stanno aspettando. Varcata la porta notiamo sul tavolo due pacchetti e siccome siamo molto curiose corriamo a prenderli, ma quando siamo a pochi centimetri vengono levati dal tavolo.

«Ma papà!» esclamiamo io e mia sorella contrariate.

«Niente ma, prima la colazione e poi i pacchetti» risponde lui.

«Non è giusto, sai che siamo curiose!» esclama Sara.

«Sì, è vero perché non possiamo aprirli ora?» continuo io.

«Perché è una sorpresa che vi gusterete meglio a pancia piena» risponde lui.

«Uffa va bene!» acconsentiamo.

«Allora emozionate per stasera?» chiede la mamma.

«Sì, non vedo l'ora di sapere cosa ci hanno regalato i ragazzi» dico io mentre iniziamo a fare colazione.

«Infatti, è una settimana che lo vogliamo sapere, soprattutto da quando ci hanno detto che è qualcosa che non ci aspettiamo» continua Sara.

«Dai tranquille ormai mancano poche ore a saperlo, dovete resistere un altro po'» ci dice papà.

«Riusciremo a resistere anche se sarà dura, menomale tra poco scarteremo i vostri pacchetti»

Finiamo di far colazione in silenzio e appena terminiamo io e Sara guardiamo imploranti i nostri genitori.

«Va bene, ecco a voi» dice papà porgendoci i pacchetti.

Li afferriamo immediatamente e iniziamo a scartarli, si tratta di una scatolina abbastanza piccola, ma quello che c'è all'interno ci lascia senza parole.

«Siete contente?» chiedono mamma e papà.

«Queste sono chiavi di macchine vero?» chiedo per aver conferma.

«Esatto e sono vostre» dice mamma.

«E dove sono le macchine voglio vederle» dice Sara mentre io annuisco concorde.

«Sono fuori» dice papà «Forse però è il caso che vi andate a vestire prima, non vorrete mica uscire in pigiama» ci dice papà ridendo.

Non fa in tempo a finire di parlare che noi corriamo di sopra a vestirci e in soli dieci minuti siamo pronte per vedere i nostri regali.

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