Capitolo 4.1: Sara

51 3 2
                                    


«Sveglia dormigliona!!» urla mia sorella entrando in camera.

Non voglio sentirla così prendo il piumone e infilo la testa sotto.

«Muoviti! Non hai sentito la sveglia?» continua lei sedendosi sul letto e cercando di farmi uscire da sotto le coperte.

A quelle parole mi alzo di scatto rischiando di farla cadere. Cavolo sono le 7 e oggi è ho il compito di matematica, avevo messo la sveglia prima del solito per poter riguardare gli appunti e ora rischio addirittura di non arrivare in tempo.

«Cavoloooo!! Perché non mi hai svegliata?» dico furiosa a mia sorella

«Ehi non te la prendere con me, credevo fossi già sveglia» risponde lei sulla difensiva mentre esco di camera con i vestiti in mano e diretta al bagno.

Non so come, ma riusciamo ad arrivare in tempo e al secondo suono della campanella mi siedo al mio banco.

«Buongiorno a tutti» esclama la professoressa «Come sapete oggi c'è il compito, quindi via tutto dal banco tranne penna, foglio e calcolatrice.»

Faccio come dice e mentre lei passa tra i banchi consegnando i compiti prendo la testa tra le mani cercando di farmi tornare in mente tutte le cose studiate. Vedendomi in quello stato Marina mi dice «Tranquilla, andrà tutto bene». Le sorrido e una volta avuto il mio compito e dopo il via della professoressa comincio a svolgerlo.

Al suono della campanella Marina è la prima ad alzarsi per consegnare il compito seguita da altri, fino a che in classe non rimaniamo solo in tre «Forza ragazzi il tempo è scaduto, consegnate i compiti» dice la professoressa alzandosi. Sto cercando di finire in fretta l'ultima equazione quando la professoressa arriva davanti e prendendo il mio compito dice «Signorina Bova ho detto che il tempo è finito»

«Sì mi scusi volevo solo finire l'ultimo...» cerco di spiegarle

«Niente storie ha avuto tempo a sufficienza ora fuori o farà tardi alla prossima lezione»

"Dio quanto la odio" dico tra me e me uscendo.

«Chi la professoressa? È andato male il compito?» mi chiede Marina che mi stava aspettando fuori dalla porta

«Sì e no. Il compito credo sia andato abbastanza bene, ma non sono riuscita a finire l'ultimo esercizio perché quella vecchia megera ha detto "Ha avuto tempo sufficiente signorina Bova"» dico facendole il verso e facendo ridere mia sorella.

Il resto della giornata trascorre tranquillo per fortuna, a pranzo Zac e Marina stanno sempre appiccicati a farsi le coccole e parlottare nell'orecchio, ieri sera deve essere successo qualcosa, dopo mi farò dire tutto, sono contenta di vederla così quindi per adesso non gli chiedo nulla. Ian, invece, come capita spesso ultimamente, ha deciso di sedersi al tavolo delle cheerleader dove ha passato l'intera pausa pranzo a baciarsi con Amanda.

Amanda, bionda, occhi azzurri, fisico da paura e chiamata da tutti Mendy, da quanto ho capito osservandola, è la capo delle cheerleader; il suo braccio destro Violet, invece è mora, ma anche lei ha gli occhi azzurri e un fisico perfetto, stanno sempre insieme e amano mostrare la loro superiorità.

Prima di uscire decido di aspettare Marina che si è dovuta fermare in segreteria per avere gli orari delle lezioni di matematica che deve dare emi ha detto di aspettarla lì fuori.

«Eccomi scusa il ritardo ma la segretaria non riusciva a trovare i miei orari»

«Tranquilla nessun problema» rispondo mentre ci incamminiamo fuori «Comunque non abbiamo avuto tempo di parlare di ieri seri. Allora com'è andata con Zac?» aggiungo.

Change-Il cambiamentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora