Sono appena rientrata a casa da scuola e sono stanca morta perché questo è uno di quei periodi dell'anno in cui i professori ci riempiono di compiti e interrogazioni. Vado subito in camera mia, butto lo zaino in terra e mi dirigo verso la sala da pranzo, dove mi aspettano i miei genitori e mia sorella per pranzare.
«Ce l'hai fatta ad arrivare, non ne potevo più di aspettare» si lamenta subito lei
«Non è colpa mia se a quest'ora Roma è bloccata dal traffico»
«Dai ragazze non litigate, vostro padre ed io dobbiamo dirvi una cosa importante» ci interrompe la mamma.
Una cosa importante? Di cosa starà parlando? penso tra me e me.
«Sapete benissimo che ci trasferiremo in America, ma purtroppo non a Giugno, dovremo partire tra due settimane. Approfitteremo delle vacanze di Natale»
«Tra due settimane?!» ripeto infuriata.
«Ci dispiace tesoro ma abbiamo dovuto anticipare la partenza per...»
Nemmeno finisco di ascoltarla, mi alzo di scatto e corro in camera mia. Come possono farmi questo? Io sono felice di partire, mi piacciono i cambiamenti e gli Stati Uniti sono fantastici per quel che so e da quello che mi dicono le mie cugine, ma non voglio partire tra sole due settimane.
Ero così entusiasta quando mi avevano detto tempo fa che ci saremmo trasferiti, certo avrei dovuto lasciare l'Italia e i miei amici, ma la partenza sarebbe stato un nuovo inizio per me; una nuova vita. Questo inizio, però, doveva essere a giugno, era tutto perfetto: avrei finito con tranquillità l'anno scolastico, avrei avuto molto tempo per prepararmi alla parenza, per salutare i miei amici e i nonni di Firenze. Avevo anche già in mente di passare un Capodanno da favola, perché sarebbe stato l'ultimo qua e volevo festeggiare in grande il nuovo anno, e avevo pensato anche di dare una festa per la mia partenza. Ma adesso è cambiato tutto e non sono più così entusiasta di partire.
Mentre sono seduta sul letto che penso entra mia madre: con lei ho sempre avuto un buon rapporto e mi ha sempre capita, per questo sono un po' delusa dal fatto che mi abbia mandato a rotoli tutti i piani.
«Ehi tesoro, mi dispiace aver dovuto anticipare la partenza, so che ci tenevi a stare ancora qualche mese qui, ma a tuo padre hanno offerto di iniziare prima il nuovo lavoro in America»
«Poteva rifiutare no?» rispondo io spazientita.
«Sai che è un incarico importante, non si può permettere di fare come vuole»
Non riesco a credere che lo stia difendendo, lei è sempre stata dalla mia parte e adesso neanche pensa a come sia difficile per me pensare di partire prima.
«So che adesso sei arrabbiata, ma devi stare tranquilla, avrai lo stesso il tempo di salutare i tuoi amici e potrai comunque dare la festa. Per la scuola non ti devi preoccupare, ho già parlato con la zia e mi ha detto che la scuola che frequentano Sara e Marina è molto buona quindi vedrai che anche se inizi a metà anno gli insegnanti saranno comprensivi» cerca di tranquillizzarmi mia madre.
«Non me ne frega nulla della scuola a Los Angeles, volevo finire l'anno qui, sarebbe stato tutto più semplice. Avrei avuto l'estate per ambientarmi e una volta iniziato il nuovo anno sarei stata una studentessa come le altre, non la nuova arrivata che non sa neanche formulare un discorso in inglese. E per la cronaca non voglio la pietà dei professori.»
«Sai che non intendevo questo, volevo solamente farti capire che non è un gran problema se partiamo in anticipo, potrai fare ugualmente quello che ti eri prefissata e poi Sara e Marina ti aiuteranno ad ambientarti. Per l'inglese non ti devi preoccupare, lo parli già benissimo e in poco tempo riuscirai ad imparare molto bene ad interagire. Eri così felice di partire, non rovinarti l'entusiasmo per un dettaglio che è cambiato»
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Change-Il cambiamento
Teen FictionPremetto che la storia deriva da un mio pazzo sogno fatto qualche anno fa con protagoniste due gemelle, è una storia scritta a quattro mani, speriamo vi piaccia. Tratto dal testo: La vita delle due gemelle viene sconvolta improvvisamente. All'età di...