Siamo appena scesi davanti la nostra nuova casa a LA, mia sorella si è nuovamente incantata ma decido di lasciarla stare, sicuramente sta pensando all'Italia e agli amici che ha lasciato; a me non manca più di tanto, ho sempre desiderato venire in America, mi ricordo che da piccola per addormentarmi la mamma mi raccontavo della sua giovinezza passata qui a LA, erano le uniche storie in grado di farmi dormire e adesso posso sognare ad occhi aperti perché vivrò nella città dei miei sogni.
«Papà aspetta ti aiuto!»
«Grazie tesoro, io provo a far scendere tua sorella dalle nuvole».
Entro in casa ridacchiando per la "battuta" di mio padre.
«Mamma vorrei andare a disfare la valigia qual è la mia stanza?»
«Appena Sali le scale la terza a sinistra»
«Grazie mamma».
Salgo le scale e raggiungo la mia nuova camera, mentre poso la valigia sul letto per disfarla vedo dalla finestra mia sorella con un ragazzo biondo, appena sale mi dovrà raccontare qualcosa. Inizio a sistemare i panni nell'armadio quando sento il mio telefono squillare.
«Pronto?»
«Ehi cuginetta siete atterrati?»
«Ciao Marty, si siamo atterrati, sono nella mia nuova camera a disfare la valigia mentre aspetto Sara, mi dovrà raccontare qualcosa l'ho vista parlare con un ragazzo mentre scaricava la sua valigia di macchina.»
«Un ragazzo, chi è? Quanti anni ha? Come lo conosce?»
«Ehi rilassati, e la risposta a tutte le tue domande è non lo so ma domani mattina ti farò sapere tranquilla»
«Ok va bene ci sentiamo domani ti voglio bene e mi manchi»
«Mi manchi anche te pazza di una cugina, a domani ti voglio bene anche io, salutami Silvia e gli zii!».
Riattacco la chiamata con mia cugina Martina in tempo per sentire mia sorella urlare «Aleeeeex!» ed entrare come una furia in camera mia.
«Eccomi sono qui non importa urlare ci sento benissimo»
«Si lo so che non sei sorda ma ho bisogno di raccontarti una cosa urgentemente»
«Tipo chi era il ragazzo biondo con cui stavi parlando prima?»
«E tu come fai a saperlo? Va be non mi interessa comunque si e no quindi zitta e ascoltami»
«Ok» mi metto a sedere sul letto insieme a Sara mentre lei mi racconta di quanto sia stato gentile questo Zac e dei meravigliosi occhi di Ian che però è uno stronzo e secondo lei anche donnaiolo, quando mia sorella ha finito di raccontarmi di Zac e Ian va in camera sua a sfare la valigia e riposarsi un po' perché distrutta dal jet-lag.
Finito di sfare la valigia decido di mettere in ordine lo scatolone dei libri nella meravigliosa libreria a muro che i miei mi hanno messo in camera. Sono le 17 e decido di fare una doccia e poi andare a fare un giro per il quartiere per iniziare ad ambientarmi, vado in camera di mia sorella per sentire se viene anche lei ma sta dormendo, così torno in camera a fare la doccia e a scegliere l'outfit, dato che fa caldo anche se è settembre opto per qualcosa di leggero una maglia a maniche corte, degli shorts e un paio di sandali neri.Scendo in cucina e trovo mia madre.
«Mamma esco a fare un giro, camera la finisco di riordinare tra domani e domenica tanto mi manca solo da finire di sistemare la libreria»
«Va bene tesoro, stai attenta, massimo le 19:30 ti voglio a casa»
«Si si mamma tranquilla, Sara dorme se si sveglia prima del mio rientro digli che sono fuori».
Esco di casa e inizio ad ascoltare la mia playlist degli 883 dal nuovo mp3, mentre cammino per il quartiere un ragazzo mi urta facendomi cadere.
«Scusa non ti avevo vista mi dispiace, ti sei fatta male?»
«Scusa tu ero distratta dalla musica e non stavo prestando attenzione a dove andavo, comunque non mi sono fatta niente grazie» esclamo io sollevando lo sguardo sul ragazzo davanti a me, appena i miei occhi incrociano i suoi rimango imbambolata da quell'azzurro e da quel sorriso abbagliante, il ragazzo mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi e io accetto senza esitazioni ancora incantata.
«Scusa ancora per lo scontro, mi chiamo Zac» appena sento il suo nome ripenso alla conversazione avuta con mia sorella, chissà se è lo stesso Zac che l'ha aiutata con la valigia.
«Piacere, io sono Marina. Ti dispiace se ti faccio una domanda?»
«In realtà me l'hai appena fatta, comunque a parte gli scherzi chiedi pure»
«Sei per caso te lo Zac che oggi nel primo pomeriggio ha aiutato una ragazza di nome Sara con la valigia?»
«Si sono io ma tu come fai a conoscerla? Da quanto mi ha detto si è appena trasferita»
«Siamo gemelle per quello la conosco, colgo l'occasione per ringraziarti per averla aiutata»
«Ora che me lo dici avete gli stessi colori anche se la somiglianza si ferma li per quel poco che ho visto»
«Si siamo gemelle eterozigote e non ci somigliamo, purtroppo, mi sarebbe piaciuto fare cambio nei compiti d'italiano a scuola»
«Italiano? Non siete americane?»
«No fino ad oggi non eravamo mai state in America, veniamo da Roma!»
«Wow, complimenti, dal vostro accento non lo avrei mai detto. Io sto tornando verso casa se vuoi ti faccio compagnia dato che stiamo uno difronte all'altra» mentre mi offre di accompagnarmi guardo l'ora e sono già le 19.
«Accetto volentieri la compagnia grazie, comunque l'accento è dovuto a nostra madre che è cresciuta qui a LA e in Italia abbiamo frequentato una scuola americana» ci incamminiamo verso casa continuando a parlare del più e del meno ed il tempo passa velocemente tanto che mi sembra di arrivare a casa in un battibaleno anche se in realtà ci abbiamo messo 20 minuti.
«Grazie ancora della compagnia Zac ma ora devo andare o i miei si arrabbiano, ci vediamo.»
«Ha fatto piacere anche a me la tua compagnia, spero di vederti presto» esclama dandomi un bacio sulla guancia.
Mentre si avvia verso casa rimango imbambolata a guardarlo fino a che non sento qualcuno chiamarmi «Ehi Alex che ci fai li imbambolata» esclama mia sorella Sara risvegliandomi da quella trance.
«Niente Sara dopo ti racconto ora entriamo sennò mamma si arrabbia è ora di cena.
Spazio Autrici:
Outfit Marina.
Ecco a voi il capitolo, spero vi piaccia, finalmente vediamo l'arrivo dal punto di vista di Marina.
Lasciate un commento e fateci sapere se vi piace.
Baci Sara e Marina <3
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Change-Il cambiamento
Teen FictionPremetto che la storia deriva da un mio pazzo sogno fatto qualche anno fa con protagoniste due gemelle, è una storia scritta a quattro mani, speriamo vi piaccia. Tratto dal testo: La vita delle due gemelle viene sconvolta improvvisamente. All'età di...