La sveglia suona alle 8:30. Non ho mai amato svegliarmi presto, ma oggi ho una buona ragione per farlo. Mentre ripenso alla conversazione di ieri sera con Ian e a come mi ha baciata, mi alzo dal letto diretta al guardaroba. Non ho idea di dove mi porterà, ma fuori c'è il sole e ho visto che le temperature arriveranno fino a 25 gradi, nonostante sia ormai novembre, così decido di optare per qualcosa di comodo e carino: un paio di pantaloncini corti, maglietta a mezze maniche, felpa e scarpe da ginnastica. Per quanto riguarda il trucco metto solo un po' di mascara e matita. Una volta pronta scrivo un bigliettino a mia sorella per dirle dove vado poi scendo di sotto per fare colazione. Non ho ancora avuto modo di chiedere ai miei genitori il permesso di uscire così non trovando la mamma in cucina comincio ad urlare: «Mammaaaa?» nessuna risposta
«Mammaaaa?» ancora niente, forse non è in casa. Sto per chiamarla quando mi accordo di un rumore che viene dal giardino così esco e finalmente la trovo.
«Mamma non sentivi che ti stavo chiamando?»
«No, scusa tesoro, ma con questo rumore non sento niente»
«Che sta facendo papà?» le chiedo guardandolo
«Credo che abbia una crisi di mezza età. Stamattina si è svegliato dicendo di volersi dedicare al giardinaggio e si è messo in testa di falciare il prato» risponde con espressione dubbiosa
«Ma non avevamo un giardiniere?»
«L'ha licenziato. Ho provato a persuaderlo, ma non c'è stato modo. Comunque, volevi chiedermi qualcosa?»
«Sì, volevo sapere se potevi portarmi alla 10 da Chloe, passo la giornata con lei»
«Va bene, ma prima vai a fare colazione»
«D'accordo grazie mamma.»
Quando usciamo di casa noto che la macchina di Ian non c'è, quindi deduco che sia già là, infatti appena arriviamo a casa di Chloe lo vedo seduto in macchina poco lontano.
«Grazie del passaggio mamma ci vediamo stasera»
«A stasera, comportati bene e ringrazia la mamma di Chloe»
«Certo»
Aspetto che svolti l'angolo per raggiungere Ian e sedermi al posto del passeggero.
«Ciao» gli dico. Lui non risponde, ma mi prende il visto tra le mani e mi bacia con passione.
«Questo per cos'è?» gli chiedo
«Mi sei mancata» risponde lui sorridendo
«Ci siamo visti ieri sera, non starai cominciando a diventare un romanticone pure tu?»
«No, mai»
«Ecco ora sì che ti riconosco» dico mentre mette in moto la macchina e parte «Dove andiamo?»
«A vedere Los Angeles. Torneremo per cena» si limita a dire
«Nessun problema ho detto ai miei che sarei stata da Chloe tutto il giorno»
«Perfetto»
Dopo circa venti minuti di macchina arriviamo ad un parco meraviglioso che da quanto vedo nel cartello si chiama "Lake Hollywood Park". Dopo aver lasciato la macchina, Ian mi prende la mano e comincia a camminare velocemente.
«Ehi, rallenta voglio vedere il parco» gli dico
«Non siamo qui per quello. Vieni voglio farti vedere una cosa» risponde continuando a camminare.
Arrivati al centro del parco mi dice: «Guarda»
«Cosa devo guardare? Ci sono solo alberi qui»
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Change-Il cambiamento
Teen FictionPremetto che la storia deriva da un mio pazzo sogno fatto qualche anno fa con protagoniste due gemelle, è una storia scritta a quattro mani, speriamo vi piaccia. Tratto dal testo: La vita delle due gemelle viene sconvolta improvvisamente. All'età di...