Sono passate due settimane dall'inizio della scuola, Marina si è iscritta a un sacco di corsi extra per accumulare più crediti, mentre io ho dato la disponibilità per essere una tutor data la mia media molto alta. Fra poco inizieranno i primi esami e sono abbastanza tranquilla; l'unica materia che mi preoccupa è matematica, se non prenderò almeno una B la mia media si rovinerà e non voglio assolutamente che succeda.
Oggi la giornata è stata davvero lunga e sono stanca morta, ma devo aspettare che Ian, Zac e Marina finiscano gli allenamenti di Football, Basket e Pallavolo, così decido di andare nell'unico posto di questa scuola in cui non ci siano insopportabili cheerleader, presuntuosi atleti e dove si possa studiare in pace, la biblioteca. Essendo amante dei libri e dello studio, la biblioteca è forse il luogo che preferisco in tutta la scuola; è davvero enorme, suddivisa in due piani dove ai lati ci sono gli scaffali con i libri e al centro i tavoli per lo studio.
Dopo aver salutato educatamente la signorina White, la responsabile della biblioteca, mi dirigo verso il fondo della biblioteca dove c'è un unico tavolo messo a ridosso della parete e quasi nascosto dagli scaffali dove nessuno si siede mai. L'ho scoperto da poco e me ne sono subito innamorata perché una volta seduta all'estremità non posso vedere nessuno e nessuno può vedere me. Tiro fuori l'enorme libro di matematica e comincio a cercare di capire le equazioni.
Dopo circa 30 minuti non ho combinato gran che, così sfinita e rassegnata appoggio la testa sul libro, «Ehi hai trovato il mio tavolo preferito» dice qualcuno.
Alzo la testa per vedere chi è a parlare «Ehi Zac, che ci fai qui, non avevi gli allenamenti?»
«Sì, ma abbiamo finito prima così sono venuto qui per studiare un po' mentre aspettavo voi altri» mi dice sedendosi accanto a me per poi aggiungere «Matematica eh?»
«Già. La prossima settimana abbiamo il compito» rispondo annodando i capelli alle dita come faccio quando sono nervosa.
«Ma tua sorella non è un genio a matematica? Non potrebbe aiutarti?»
«Beh si, ma si è iscritta ad un sacco di corsi ed è sempre impegnata. Non so davvero come fare non voglio rovinare la media, per caso conosci qualcuno che possa aiutarmi?» gli chiedo implorante.
«Mmmm, fammi pensare!! Sì, okay lo faccio»
«Fai cosa?»
«Aiutarti con la matematica. Si da il caso che io sia molto bravo ed essendo più grande di te ho già fatto quelle cose quindi posso aiutarti»
«Lo faresti davvero?» dico alzandomi per abbracciarlo.
«Si certo mi fa piacere. Allora, se a te va bene possiamo vederci nell'ora tra la fine delle lezioni e l'inizio degli allenamenti»
«Certo nessun problema, avevo detto in segreteria che sarei stata disponibile per fare la tutor, ma andrò a dire che lo farò da dopo il compito»
«Perfetto. Abbiamo ancora 15 minuti prima che arrivino gli altri vuoi iniziare a fare qualcosa?»
«No per oggi ho dato andiamo ad aspettarli fuori»
«Okay come vuoi»
Una settimana dopo...
Durante questa settimana Zac mi ha aiutata davvero molto, ogni giorno ci siamo visti in biblioteca al "nostro" tavolo e grazie al suo aiuto sono riuscita a capire qualcosa delle equazioni. Domani ho il compito così ho chiesto a Zac se poteva venire a casa mia dopo gli allenamenti per ripassare un altro po'. Sono quasi le 20 quando Marina entra in camera mia esclamando: «Basta studiare! Io ho fame andiamo a mangiare una pizza»
I nostri genitori non ci sono perché entrambi hanno delle riunioni a lavoro e torneranno solo a tarda sera.
«Io passo, voglio ripassare un altro po'» rispondo non alzando lo sguardo dagli appunti.
«Ma dai Sa, ormai sarai più brava di me e poi devi pur mangiare qualcosa» risponde lei apprensiva
«Tua sorella ha ragione abbiamo studiato ogni giorno e hai risolto tutti i probabili esercizi del compito ormai sei pronta dai andiamo!» aggiunge Zac
«Sì lo so, ma non mi sento ancora sicura su alcune cose. Voi andate pure davvero mi riscalderò qualcosa»
«Sicura di voler restare qui da sola?» mi chiede Marina
«Sì sono sicura. Forza andate!»
Dopo aver fatto un altro po' di esercizi non ce la faccio più, sono quasi le 21 quindi è troppo tardi per la cena, così decido di saltarla e andare a fare un bel bagno nell'enorme vasca da bagno che non ho ancora provato. Accendo tutte le candele profumate che trovo e metto nella vasca i Sali da bagno e il bagnoschiuma alla pesca, poi mi spoglio ed entro nell'acqua calda. Non faccio in tempo ad appoggiare la testa al bordo che qualcuno suo il campanello. "Cavolo Marina si è dimenticata di nuovo le chiavi". Nervosa afferro un telo e lo metto scendendo le scale, arrivata alla porta la apro urlando «Perché non ti ricordi mai le...» mi blocco vedendo che non è mia sorella, ma Ian.
«Che diavolo ci fai qui?» gli chiedo guardandolo male.
Lui al contrario mi squadra da capo a piedi soffermandosi sul mio seno per poi tornare ai miei occhi.
«Ho chiamato Zac per uscire, ma era con tua sorella che appena ha capito chi fosse al telefono lo ha rubato a Zac per dirmi che eri rimasta a casa a studiare e molto probabilmente non avresti cenato così ti ho portato del gelato».
Solo in quel momento stacco gli occhi dai suoi e noto che effettivamente ha in mano un sacchetto con il logo di una gelateria. Torno a fissarlo cercando di decidere se invitarlo ad entrare «D'accordo puoi entrare, ma solo perché ho fame».
Mi segue in soggiorno e poi in cucina dove prendo due ciotoline per il gelato e due cucchiai prima di sedermi ad uno sgabello dell'isola. Ian, invece, resta in piedi a fissarmi così gli chiedo «Tu non vieni?»
«Senti per quanto mi tu mi piaccia così penso che dovresti andare a vestirti altrimenti non posso prometterti di non saltarti addosso» risponde col solito sorrisetto da "so che mi permetterai di farti qualsiasi cosa".
A quel punto abbasso lo sguardo e mi rendo conto di avere addosso solo il telo al che mi alzo e correndo su per le scale gli urlo «Sei proprio un pervertito».
Una volta vestita scendo, ma Ian non c'è più, al suo posto c'è la vaschetta di gelato con sopra un biglietto "Spero di piaccia Fior di latte e Nutella!". Non so perché se ne sia andato così senza dire nulla, probabilmente una delle sue tante conquiste lo avrà chiamato facendogli una proposta migliore, così mi limito a mandargli un messaggio: «Grazie del gelato. Hai preso i miei gusti preferiti».
Non ottenendo risposta finisco il gelato, mi lavo i denti e vado a letto.
Sono le 22:45 quando sento i miei rientrare, ma sono troppo stanca per andare da loro quindi decido che li saluterò domani, chissà che fine ha fatto mia sorella. Prima di dormire le mando un messaggio «Ehi Alex io sono già a letto ti volevo solo avvisare che mamma e papà sono appena rientrati».
Domani dovrà raccontarmi tutto.
Spazio Autrici:
Eccoci a Martedì, se avessimo già finito di scrivere tutti i capitoli credo farei una pubblicazione al giorno, purtroppo però non si può fare per il momento e dobbiamo rimanere sulle due a settimana.
Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto, aspettiamo i vostri pareri, a Venerdì
Baci Sara e Marina
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Change-Il cambiamento
Novela JuvenilPremetto che la storia deriva da un mio pazzo sogno fatto qualche anno fa con protagoniste due gemelle, è una storia scritta a quattro mani, speriamo vi piaccia. Tratto dal testo: La vita delle due gemelle viene sconvolta improvvisamente. All'età di...