Capitolo 15: Sara

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08/03/'99

Gli ultimi mesi sono davvero volati. Io e Ian abbiamo passato il nostro primo San Valentino insieme, ma non abbiamo fatto grandi cose. La mamma e il papà sono partiti per qualche giorno e io sono rimasta a dormire da lui due notti dato che sua mamma era fuori città. La prima di queste Zac è stato a casa con Marina e hanno avuto la loro prima volta insieme. È stato davvero epico quando la mattina dopo io e Ian, ignari di tutto, siamo entrati in casa e li abbiamo visti mezzi nudi. Anche Silvia e Mason hanno passato il San Valentino insieme. Dopo la partita di Ian, infatti, hanno cominciato a scriversi e a passare parecchio tempo insieme e alla fine si sono fidanzati. Sono davvero carinissimi. Anche la scuola procede bene, ma nonostante la fine degli esami, i professori ci riempiono ancora di compiti ed è per questo che ho dovuto fare più ore come tutor in modo da aiutare altri ragazzi e ragazze.

Marzo è arrivato e, nonostante qualche giorno di pioggia, le temperature stanno aumentando.

Oggi è l'8 ed è la Festa della Donna; Ian stasera mi porterà a cena fuori con sua mamma. Sono davvero felice ed emozionata perché per la prima volta la conoscerò. Per Ian è sempre stato difficile parlare della famiglia data la situazione del divorzio dei suoi, ma finalmente le acque si sono calmate: suo padre è a New York e sono tornati in buoni rapporti e sua mamma sembra essersi tranquillizzata. Mi ha invitata a cena qualche giorno fa quando, mentre ci stavamo baciando in camera sua, mi ha detto che gli avrebbe fatto piacere portare a cena le sue due donne e io non ho potuto fare a meno di dirgli di sì.

Sono appena tornata da scuola e, anche se è solo lunedì, sono a pezzi. Butto lo zaino in terra e mi sdraio sul letto chiudendo gli occhi. Resto in quella posizione per qualche minuto poi mi viene in mente che è un bel po' che non sento Ale; l'ultima volta è stato per il suo compleanno il 22 gennaio, mi manca e in più posso approfittare della chiamata per fare gli auguri a sua mamma e dirgli una novità, così prendo il telefono e lo chiamo.

Risponde dopo poco:

«Ehi straniera, come va?»

«Ciao scemo, tutto bene, tu?»

«Bene anch'io»

«Sono contenta. Senti volevo fare gli auguri a tua mamma»

«Perché?»

«Perché oggi è la Festa della Donna. Ti sei dimenticato vero?»

«Ehm sì»

«Mai che ti ricordassi di qualcosa tu»

«Ehi, piano con le offese»

«Scusa. Ma insomma me la passi?»

«Sì, aspetta un attimo»

Lo sento scendere le scale e scambiare un paio di battute con sua mamma prima di passarle il telefono.

«Ciao tesoro, come stai?» chiede

«Tutto bene Cri. Tu? Volevo farti gli auguri per la Festa della Donna»

«Grazie tesoro, anche a te. Sai che quel disgraziato di mio figlio se n'è dimenticato?»

«Ah lo so, ma che ci possiamo fare!»

«Io ho perso le speranze. Ora te lo ripasso ciao tesoro, salutami la mamma e il papà»

«Lo farò, un bacio»

«Allora? Hai chiamato solo per parlare con mia mamma?» chiede Ale appena ripreso il telefono

«No scemo, ho una bella notizia da darti, dovevo farlo prima ma mi sono dimenticata quindi perdona il poco preavviso»

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