Mi alzo al suono della sveglia, oggi è il 19 di marzo, finalmente partiremo per l'Italia e rivedremo i nonni dopo quasi sei mesi. Saremo solo in quattro perché Ian non può venire dato che passerà il weekend da suo padre a New York.
«Sorellina, hai finito di fare i bagagli?» mi chiede Sara entrando in camera.
«Certo, ho finito ieri te?»
«Ho appena fatto, hai preparato Zac?»
«Preparato Zac? In che senso?»
«Al terzo grado dei nonni»
«Del nonno vorrai dire, comunque si l'ho avvisato tranquilla. Lo sai che ieri mi ha chiesto lezioni d'italiano per fare bella figura?»
«Ahahah non ci credo, si doveva svegliare un po' prima no?»
«È quello che gli ho detto e sai che mi ha risposto?»
«Cosa?»
«Mi insegni in aereo tanto sono 16 ore di volo no?!»
«È matto, non ha intenzione di dormire un po'?»
«Non chiederlo a me, io sicuramente dormirò, al massimo gli presto il mio lettore mp3 con gli 883» dico io ridendo.
Le notti non finiscono
All'alba nella via
Le porto a casa insieme a me
Ne faccio melodia
E poi mi trovo a scrivere
Chilometri di lettere
Sperando di vederti ancora qui«Dove ho messo il cellulare?» dico cercandolo nella stanza appena sento la suoneria.
«Eccolo» dice mia sorella porgendomelo.
«Grazie... Ehi Marty dimmi tutto» dico rispondendo al telefono.
«La nonna vuole sapere a che ore arrivate domani»
«Il volo parte di qui tra tre ore, alle 12 quindi saremo a Firenze intorno alle dieci di domani mattina, chi viene a prenderci?»
«Vengo solo io così basta una macchina»
«Vai perfetto ora ti saluto che dobbiamo andare a vedere se Zac e lo scricciolo sono pronti»
«Vai a domani»
Prendo la valigia e la borsa e scendo in salotto dove trovo mia sorella e i miei che parlano.
«Mi raccomando chiamate appena arrivate» dice la mamma.
«Mamma forse è meglio un messaggio dato che qui sarà notte fonda no?» gli domando ironica.
«È vero mi ero dimenticata che arrivate lì alle 10, comunque ricordatevi il messaggio sennò sto in pensiero»
«Sì mamma, non preoccuparti» le dice Sara mentre suonano alla porta.
«Questo deve essere Zac, noi andiamo, ci vediamo lunedì sera» dico ai miei mentre li saluto.
Sara, Silvia, Zac ed io siamo appena saliti sull'aereo, ovviamente io e Zac siamo accanto e lui mi sta tormentando per insegnargli un po' d'italiano per far bella figura con i nonni anche se loro sanno bene l'inglese.
«Amore ti prego basta, i nonni parlano l'inglese senza problemi, te l'ho setto hanno vissuto due anni in America quando il nonno era nell'esercito, perché ti vuoi complicare la vita?»
«Dai almeno la presentazione la voglio dire in italiano» mi supplica lui.
«E va bene cosa vorresti dirgli?»
«Non so qualcosa tipo »
«Qualcosa di più corto no vero?»
«No, allora come si dice?»
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Change-Il cambiamento
Teen FictionPremetto che la storia deriva da un mio pazzo sogno fatto qualche anno fa con protagoniste due gemelle, è una storia scritta a quattro mani, speriamo vi piaccia. Tratto dal testo: La vita delle due gemelle viene sconvolta improvvisamente. All'età di...