29°CAPITOLO

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Pov's Emily
"Se le ho detto cinque minuti e non ne sono passati neanche due.. Si può sapere cosa si urla di prima mattina?" dico io mentre mi sistemo la camicia della divisa ed entrò, dalla porta che conduce all'ufficio privato, all'altro ufficio.

Quella mattina era il mio primo giorno di assistente e avevo già l'ansia per i fatti miei, non c'era bisogno che si ci mettesse anche Mister Tenebroso a farmi la ramanzina perché non mi sono alzata subito quando mi ha chiamato.

"Taccia e si sbrighi" dice mentre esce incamminandosi per i corridoi verso la Sala Grande.

"Ma.." dico io e lo seguo fuori.

Oggi sarebbe stato il mio primo giorno di lavoro e, tutti si immaginano che il proprio 'capo' vi avrebbe rassicurati... Si come no. Se avete uno come lui come 'capo' allora dovete convivere con sarcasmo, determinazione,bastardaggine, battutine che ti fanno salire l'ira e l'ansia...insomma un mix di serpeverde...inoltre devo fare anche la cavia,sicuro mi utilizzerà per ciò.

Arrivati in Sala Grande c'erano ancora pochi studenti e i professori erano già seduti al tavolo.

Io guardo Rose e la saluto con un gesto della mano, lei ricambia ma oltre al gesto si passa due ciocche di capelli dietro alle orecchie. Conosco quel gesto...significa:devo parlarti urgentemente.

Io mi sistemo una ciocca di capelli dietro l'orecchio(segno che vuol dire 'd'accordo' ) e la guardo. Lei annuisce e ritorna a fare colazione.

Mi vado a sedere e inizio a fare colazione mentre la Sala comincia a riempirsi di studenti. Poi pensandoci, mi volto verso Piton e mi schiarisco la gola.

"Con chi abbiamo lezione oggi?" chiedo.

Lui fissa davanti a sé senza guardarmi e mi passa un foglio, dopo si alza.

"Non faccia tardi" dice e se ne va.

Io lo guarda allibita e prendo il foglio.

"Calma Emily...calma." mi ripeto.

Apro il foglio e vedo con chi dovrei avere lezioni oggi: terzo anno corvonero-serpeverde. Non male, posso farcela. Poso il foglio nella tasca della gonna e finisco di fare colazione.

Mentre bevo il mio ultimo sorso di succo di zucca, arriva Rose.

"Andiamo" dice e mi prende per un braccio mentre mi fa alzare con ancora il calice del succo in mano. Lo poso di fretta e la seguo fuori dalla Sala.

Si ferma e mi guarda.

La guardo

"Cosa devi dirmi di tanto urgente?" dico.

"Ieri sera...ho provato a far parlare Lupin ma niente, cioè non mi ha detto niente di interessante o importante."

"Allora? Mi ha fatto preoccupare per questo?" la interrompo guardandola.

"No, fammi finire. Non avevo sonno e per di più l'idea di cercare informazioni mi incuriosiva, così.. -si guarda intorno e poi abbassa io tono della voce-sono andata in Biblioteca"

Io la guardo e sgrano gli occhi.

"E cosa hai scoperto, Watson?" le sussuro.

"Mio caro Holmes, questo." sussura e prende una foto dalla tasca della gonna.

Era una foto vecchia e in bianco e nero con quattro persone ritratte. La prendo in mano, mentre il mio cuore manca un battito.

"Papà.." sussuro passando una mano sul pezzo di foto dove era ritratto lui.

"E non solo...Questa è tua madre, questo è mio padre e questa è mia madre" dice lei indicando di volta in volta una donna accanto a mio padre e le due figure accanto. Sorridevano tutti e quattro.

⁣Light On Truth: ʟ'ɪɴɪᴢɪᴏ ᴅɪ ᴛᴜᴛᴛᴏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora