51°CAPITOLO

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Pov's Severus
"Severus... Emily dov'è?" mi chiese Minerva non appena mi sedetti al tavolo della Sala Grande per il pranzo.

"Non sono la sua balia. Non ne ho idea, Minerva.." dissi in tutta risposta,però avrei tanto voluto saperlo.

Erano passati due mesi e non c'era giorno in cui le parole di mia madre non mi ronzassero in testa. Forse aveva ragione...forse no...ma una cosa era certa e dovevo ammetterlo:Emily Williams era riuscita a varcare le le porte del mio cuore, già rovinato ed occupato. Mi ci ero affezionato si,ma non l'avrei mai amata. L'avrei solo rovinata e fatta soffrire. Non se ne parlava nemmeno.

"Oh...pensavo lo sapessi...vi ho visti abbastanza vicini, in questi mesi..." ghignò lei.

"Credo che la vecchiaia ti giochi brutti scherzi, Minerva. Proprio brutti..."

"Ma non sarebbe mica male, Severus...anzi! Ho notato che la ragazza riesce a tenerti testa e non si butta giù quando le parli male. Per non parlare di come ti guarda..."

Alzai un sopracciglio e la fissai.

"Come dovrebbe guardarmi, Minerva?"

"Con gli occhi di chi è innamorato..."

Mi andò di traverso il vino e lo nascosi con un colpo di tosse.

Non avevo pensato ai sentimenti della ragazza nei miei confronti perché non c'è ne era bisogno. Una ragazza bella, solare e piena di vita come lei non si potrebbe mai innamorare di uno come...me.

"Vedo che ha Severus Piton è sfuggito questo piccolo, ma grande dettaglio.."

Io la fulminai con lo sguardo.

"Cosa diavolo stai insinuando, Minerva?"

"Oh, niente..scorbutico pipistrello...ho già avuto le mie risposte così.." rise lei.

"Razza di gattaccio spelacchiato...c'entra Albus in tutto questo? Perché se è così..."

"No, mio caro. Lui non c'entra...riesco ancora a comprendere quando due sono innamorati.."

"Ti prego di non dire idiozie, Minerva...la sai come la penso.."

"E tu sai come la penso io, Severus."

"Benissimo. Lo sappiamo entrambi, ora se permetti.." dicendo ciò feci per alzarmi quando la Boston arrivò correndo in Sala con una faccia preoccupata.

"Minerva hai visto Emily?!" chiese subito, appena raggiunse il tavolo dei docenti.

"No, mia cara.. Perché? È successo qualcosa?"

"È sparita! E da stamattina che la cerco e non la trovo!" disse preoccupata.

"Che cosa diavolo dici, Boston?!" chiesi subito cercando di non apparire preoccupato.

Com'è era possibile che era scomparsa?

Un'idea mi balenò in mente...la voce...le scritte... Non fui l'unico a pensare ciò.

"Professore...secondo lei..." cominciò la Boston.

"Minerva non far spargere la voce tra gli studenti. Boston con me, andiamo a cercarla." dissi solamente mentre uscivo a passo di carica dalla Sala Grande seguita dalla ragazza.

"Hai perlustrato tuttte le aree del castello?"

"No, non tutte..."

"Sai dove potrebbe essere stata?"

"Ma certo! Posso vedere in Biblioteca!"

"Perfetto. Chiedi a Madam Pince , io cerco fuori. Se hai notizie, fammi sapere." dissi e mi allontanai spedito fuori, nei giardini.

Controllai ogni angolo dei giardini, intorno al Lago Nero, nella Foresta Proibita, nei dintorni di casa di Hagrid e, anche fuori dai confini della scuola, ma della ragazza nessuna traccia.

⁣Light On Truth: ʟ'ɪɴɪᴢɪᴏ ᴅɪ ᴛᴜᴛᴛᴏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora