22° CAPITOLO

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Pov's Emily
Apro gli occhi e vedo uno sfondo bianco e due figure avvicinarsi a me, sfocate. Di nuovo quelle figure, di nuovo quel posto, ma non riesco a capire.
Le due figure si avvicinarono a me, quando un lampo di luce verde le colpi ed esse si accasciarono a terra prive di vita. I loro corpi l'una accanto a l'altro e le loro mani che si sfioravano. Sentii un rumore, come di qualcosa che andava in frantumi. Era il mio cuore. Io un attimo mi ritrovai ad urlare, piangere per quelle due figure ignote davanti a me. Mi strinsi le gambe al petto e piansi lacrime amare.

Mi sentivo scuotere e c'era qualcuno chiamava.

"Williams, Williams svegliati"

Apro gli occhi e scatti a sedere subito.
Sentivo le guance bagnate e il respiro affannato. Per di più ero anche sudata.

"Che è successo?"

Mi voltai e trovai il professore seduto accanto a me che mi fissava. Quegli occhi neri, profondi e stupendi che sembrano leggerti l'anima, nei quali ti perdi e non trovi via d'uscita. Due tunnel dove vale la pena perdersi.

Cosa vado a pensare?

Emily riprenditi.

"Niente è stato solo un incubo" dico io passandomi una mano sul viso e tra i capelli.

Lui mi guarda ed alza un sopracciglio.

"Venga di là con me, le do qualcosa per dormire"dice alzandosi.

" No, davvero professore non c'è ne bisogno. Anzi mi scusi se l'ho svegliata, non era mia intenzione "dico io.

" Tanto non stavo dormendo, venga ora non può dormire così "

" Si preoccupa per me? "chiesi involontariamente.

" Dorma pure con i suoi incubi allora "fa per andarsene.

" No, mi scusi non volevo. Mi aiuti, per favore"

"Mi segua" disse soltanto per poi uscire e andare via.

Io mi alzai e lo segui ancora scombussolata dall'incubo.
Entria nell'ufficio privato ei fece sedere sulla poltrona, mentre lui prendeva una pozione.

"Beva questa e non avrà problemi a dormire" mi dice progendomi la pozione che presi.

Lui mi fissava e io non riuscivo a staccare gli occhi dai suoi, mi risultava impossibile. Era come se fossi ipnotizzata. Quei due occhi erano come magneti per me, non riuscivo a staccarmi e non pensare ad altro.

Fu lui a distogliere lo sguardo per primo.

"Sarà meglio che vada a dormire ora. Domani sarà un a lunga giornate così come le prossime per la preparazione del nuovo anno scolastico." dice freddamente.

"S-si..vado" mi alzo e vado verso le mie stanze seguita da lui.

"Buonanotte professore e grazie" dico io una volta arrivata davanti la porta che era rimasta aperta.

Lui mi guarda e fa un cenno del capo come al solito.

Io entro, mi stendo sul letto e bevo la pozione. Dopo poco mi addormentai e non feci nessun incubo.

Come aveva detto Piton il giorno dopo fu una lunga giornata così come tutto il mese di agosto impiegati tra preparativi e ripassi per le assistenti. Che pensandoci non mi sarebbero serviti a molto, dato che Piton aveva intenzione di farmi fare solo da cavia con gli studenti.
Oltre a questo, avevamo un nuovo collega. Er il prefessore di Astronomia Albert Smith, in tipo abbastanza carino. Alto, occhi marroni, capelli scuri e un po' palestrato. Non ci avevo mai parlato prima d'ora, ma sembrava un tipo apposto.

Per il ballo tutto procedeva bene:si sarebbe tenuto una settimana dopo l'apertura del nuovo anno scolastico, gli studenti dovevano partecipare anche quelli del primo anno, vestiti elegantemente. Per i professori era il contrario. I professori dovevano andare al ballo in coppia. Fin qui tutto normale, perché io non potevo lamentarmi io non ero una professoressa.

Ed invece mi sbagliavo, perché il giorno prima del 1° settembre, Piton entrò nelle mie stanze senza la decenza di bussare ed io che stavo leggendo tranquillamente immersa nel storia, sobbalzo per lo spaventoe epr poco non cadevo dal letto.

"Si può sapere che le prende? Non potrebbe bussare? Sa, si chiama educazione!" sbotto io portandomi una mano al cuore e guardandolo.

Cosa sarà successo stavolta?

"Ci sono novità sul ballo di inizio anno" dice ignorando totalmente la mia domanda.

"Quali?" chiedo.

"Per quanto mi sia potuto opporre a questa scelta di quei due pettegoli...per i professori che hanno l'assistente sono obbligati a presentarsi al ballo con loro." dice glaciale.

"Che cosa?!" dico io alzandomi di scatto.

"Non garba neanche a me l'idea, Williams! Ma Minerva dice che 'aiuta Hogwarts a riprendersi' come se fosse malata..di malata è malata con tutte ste teste di legno che ci saranno" dice dicendo l'ultima parte più a sé stesso che a me.

Bella la battuta. Aspetta.

Piton? Una battuta? O è sarcasmo?

"Ma non si può fare niente? Cioè non possiamo tentare di convincerli a cambiare idea?" dico attaccandomi all'ultima speranza ormai rimasta.

Lui mi guarda e alza un sopracciglio.

"Sarei venuto a dirle questo se non li avessi convinti?" mi guarda e poi porta lo sguardo sul materasso del letto e sgrana gli occhi.

Io lo guardo e poi seguo il suo sguardo fino ad osservare il punto che stava guardando sul materasso.

NO!

Non può essere...tutto ma non questo!
Ecco perché avevo fame e mi faceva male la pancia.

Io divenni bordeaux in viso.

Questo vuol dire che avrò i pantaloni sporchi.

Lui sembra rimasto immobile, poi riprende il controllo dopo un po'.

"Le conviene far una doccia e chiami un elfo per risolvere il suo...problema" disse freddamente senza guardarmi, poi girò i tacchi e se ne andò.

"No! Ma perché proprio ora?" dico io maledicendomi per non aver guardato la data del calendario.

Che figura...

Certo che però non accorgersi di ciò è davvero da idioti...

Zitta tu! Ero immersa nella lettura per questo non ci ho fatto caso.

Ora sarà meglio sistemare prima che torni di nuovo.

Domani sarebbero arrivati gli studenti e, tra una settimana ci sarebbe stato il ballo...e ci sarei dovuta andare con Piton..questo vuol dire che Rose ci andrà con Lupin.

Al pensiero mi misi a ridere.
Domani ci avrei parlato.

⁣Light On Truth: ʟ'ɪɴɪᴢɪᴏ ᴅɪ ᴛᴜᴛᴛᴏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora