47°CAPITOLO

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Pov's Emily
Non sapevo cosa stava succedendo...è stato tutto così veloce. Un attimo prima stavo ballando con Albert, subito dopo mi ritrovai per mano con Severus Piton che mi stava portando fuori dalla Sala...

PER MANO CON SEVERUS PITON?!

Portai, immediatamente, lo sguardo sulle nostre mani intrecciate e il mio cuore accelerò.

"Professore...professore perché mi ha portato via? È successo qualcosa?" chiesi cercando di tenere il passo, ma con i trampoli ai piedi che mi ritrovavo era un impresa.

Per questo stesso motivo io e Rose avevamo ritardato, perché io mi stavo quasi ammazzando con i tacchi ai piedi per salire le scale e, per lo stesso motivo, camminavo lentamente.

"La prego...vada più piano, non riesco a starle dietro..."

Ma non voleva sentir ragione.
Ogni sua falcata erano dieci passi dei miei ed era difficile stargli dietro.

"Professore si fermi!"

Lui si fermò e rimase di spalle, mentre io cercavo di riprendere l'equilibrio, ma senza staccare la mano dalla sua.

Era una bella sensazione.

Era calda e la sua presa salda, molto differente da come pensassero tutti.

"Professore...come mai mi ha portato via?" chiesi, ancora una volta restando alle sue spalle, ma per un bel po' non ricevetti risposta.

"Quando lo saprò, glielo dirò." mi disse solamente e mollò velocemente la mia mano come se si fosse scottato.

Ci restai male, molto male, ma non glielo volli far notare.

"Comunque...la ringrazio...il volume era un po' troppo forte..stavo per diventare sorda..." dissi cercando di alleggerire quella tensione che si era creata, mentre mi facevo avanti, affincandolo.

"Non mi deve ringraziare." disse solamente e guardò avanti, immergendosi nei suoi pensieri.

Io mi guadai intorno e poi guardai su, verso il cielo.

Era bellissimo.

Non si vedeva nemmeno una nuvola e le stelle brillavano che era una meraviglia;la luna rifletteva la sua luce sul lago nero.

Mi voltai verso di lui e lo guardai.

Perché mi hai portato via?

Perché hai preso la mia mano?

Cosa è successo?

Di nuovo, la mia testa piena di perché ed io non sapevo rispondere a nessuno di loro.

"È successo qualcosa prima che lei e la Boston arrivaste al ballo?" mi chiese d'un tratto, con lo sguardo perso nel vuoto.

"Oh, no...cioè niente di tanto importante...mi stavo solo uccidendo per salire le scale. Maledetti tacchi e maledetta Rose che riesce a convincermi.."

"Ma non mi dica...- ghigna - per questo cammina lentamente..."

"Esattamente...perché quel ghigno?" chiesi guardandolo.

"Niente...venga.. Camminiamo un po'..." dicendo ciò, iniziò a camminare, ma lui non è che faceva dei passi, quello con due falcate arriva al Ministero e poi ritornava.

"Si, però vada piano..." dissi io e lentamente mi incamminai verso di lui.

"Fino a prova contraria, Williams, è lei che sta andando piano.."

"Lei lo sta facendo apposta! Dica la verità...vuole vedermi cadere, professore?" sorrisi guardandolo e avvicinandomi.

"Sia mai...non sono così perfido..."

⁣Light On Truth: ʟ'ɪɴɪᴢɪᴏ ᴅɪ ᴛᴜᴛᴛᴏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora