56° CAPITOLO

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Pov's Emily
Era passata una settimana da quel giorno, ed eravamo ad inizio dicembre. Ero stata al cimitero con Rose dai miei zii e sua madre,dopo da mia madre e tutti i miei parenti.
Inoltre, avevo deciso che quel giorno sarei andata a trovare mio nonno dopo le lezioni della mattina, dato che nel pomeriggio Sev doveva correggere i compiti e tutto il resto.

"Williams mi faccia la grazia di andare a scrivere alla lavagna gli ingredienti della pozione di oggi" disse Sev in tono freddo e distaccato rivolto a me, davanti a una classe di studenti di serpeverde e tassorosso del quinto anno.

"Si, professore" sorrisi e andai alla lavagna a scrivere gli ingredienti della pozioni.

Con Sev andava tutto bene, cioè era normale. Come tutte le altre relazioni, se si può definire come tutte le altre perché mi stavo frequentando con Severus Piton. Ovviamente, la nostra relazione era segreta, quindi Rose, Minerva ed Albus lo sapevano, per fortuna non tutta Hogwarts.

"Ora, studenti scansafatiche, seguite per ordine ogni passo della pozione. Possibilmente senza far esplodere l'aula." disse Piton sedendosi alla cattedra, mentre io restavo affiancata alla lavagna a guardare gli studenti indaffarati nell'eseguire gli ordini del professore.

Decisi di farmi un giro tra i banchi, essendo annoiata a morte a fare il palo. Vidi una ragazza anticipare un passaggio prima di un altro, così mi avvicinai e le sussurai:

"Guarda attentamente la lavagna, le mosche morte devi aggiungerle dopo non prima"

La ragazza mi guardò poi guardò la lavagna e annuì ringraziandomi.

"Williams nelle sue mansioni non rientra quella di aiutare gli studenti. Stia in silenzio, grazie."  disse Sev seduto alla scrivania con un ghigno stampato in faccia e le mani incrociate al petto.

"Prego, professore." dissi sorridendo e continuai il mio giro.

Lo vidi alzarsi con la coda dell'occhio e passarmi accanto per andare infondo, verso gli armadietti. Quando mi passò accanto, mi pizzicò un fianco.

"Ahi!" urlai.

Tutti gli studenti sobbalzarono e mi fissarono, mentre quel bastardo di Sev si voltò con faccia scettica e mi fissò.

"Williams, cosa le prende? Qualcun le ha per caso detto che si può mettere ad urlare quanto vuole, quando vuole e dove vuole?"

Che bastardo...

"Mi scusi professore...una zanzara mi ha morso.."

"Una zanzara in pieno inverno? Massimo, poteva inventarsi una scusa migliore, come, per esempio, una mosca morta, ma non penso sia plausibile."

Tanto me la paghi.

"Appunto...non è plausibile..." dissi e poi ritornai a sedermi alla scrivania.

Lui ghignò e si fece il giro tra gli studenti per tutta l'ora. Quando suonò la campanella, gli studenti sparirono dall'aula, mi dedicai a lui.

"Professore...ho trovato la zanzara che mi ha punto.." dissi alzandomi e raggiungendolo.

"Oh, dovrebbe importarmi, Williams?"

"Si, dato che questa zanzara porta il suo nome..."

Lui si guardò intorno, poi rise lievemente.

"È stato divertente, ammetto le mie colpe..." sussura.

"Sei stato un bastardo...mi hai messo in imbarazzo davanti a tutti.." sussurai.

"Eri consapevole una settimana fa, nei miei alloggi..." mentre parlava si avvicinava ghignando.

"Ok ok ho capito, va bene.." dissi alzando le mani e ridendo.

⁣Light On Truth: ʟ'ɪɴɪᴢɪᴏ ᴅɪ ᴛᴜᴛᴛᴏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora