39° CAPITOLO

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Pov's Severus
Dov'è la Williams?

Quella ragazza mi farà impazzire.

Non è mai dove dovrebbe essere.

Mi incammino verso le mie stanze, magari era ritornata,ma una volta arrivato lei non c'era.

Avevo già chiesto a Madam Pomfrey se avesse ricevuto le pozioni, ma mi aveva risposto che non si era presentato nessuno e, se potevo sbrigarmi, di consegnare le pozioni che le servivano urgentemente.

Quindi, l'unico posto da controllare erano le mie scorte. Con passo spedito mi diressi verso la mia destinazione. Se la Williams aveva solo sbagliato a fare la minima cosa o il minimo movimento là dentro, le avrei fatto passare le pene dell'inferno.

Una volta arrivato davanti alle scorte, la porta era chiusa quindi non era nemmeno qui.

Ma...dov'è finita quella ragazza?

"C'è qualcuno?! Apri! Per favore! Fammi uscire!"

Sentii la Williams gridare da dentro e battere sulla porta.

È stata così idiota da riuscire a chiudersi dentro?!

Presi la bacchetta e aprii la porta.

La Williams era davanti a me e sembrava terrorizzata. Faceva bene.
Avanzo verso di lei con sguardo minaccioso, ma lei non si scompose,anzi. Rimase ferma immobile con lo sguardo perso nel vuoto. Riuscivo a leggere cosa provava, era semplice capirlo. Per me, almeno.

C'era paura, confusione e...sofferenza.

Che fossi io la causa?

"Williams..." la chiamai. Lei sussultò come se si fosse accorta solo ora della mia presenza e ripose subito la foto che aveva in mano, nella tasca della gonna.

Che fosse la stessa foto di ieri?

"Vado...Vado... Vado a portare questa a Madam Pomfrey. Ci vediamo a lezione..."dice a stento come se avesse paura e, tremando, prese la cesta con le pozioni e se ne andò senza darmi il tempo di dirle niente.

Ho spaventato la Williams così tanto?

Preoccupato, per caso?

Non sono preoccupato. Di solito la ragazza non si scompone nel mandarmi a quel paese, ora invece...neanche mi da il tempo di risponderle.

E la cosa ti infastidisce?

Ti interessa?

Sono te. Ricordalo.

Allontanai quei pensieri e guardai le scorte, era tutto apposto. Niente che non andasse.

Allora...cosa era successo? Perché ha detto 'fammi uscire'? Che qualcuno l'abbia chiusa là dentro? Se così fosse...chi era stato?

Troppe domande e troppo poche risposte, avrei dovuto parlare con la Williams.

Guardai un ultima volta le scorte, poi chiusi la porta e mi diressi verso l'aula per la lezione con i primini di tassorosso e serpeverde. Un'altro mal di testa in prospettiva.

Arrivato in aula, noto che c'era già la Williams seduta in un banco che fissava qualcosa che aveva in mano, sicuramente la foto.

Mi avvicinai lentamente e di soppiatto per vedere cose ritraessse quella foto, ma lei parve sentirmi perché si girò verso di me con uno scatto rapido e nascose la foto.

"È lei..." sussurrò e si alzò dal banco.

"Chi altro doveva essere?" chiedo io disinvolto e la sorpasso andando a sedermi alla cattedra.

⁣Light On Truth: ʟ'ɪɴɪᴢɪᴏ ᴅɪ ᴛᴜᴛᴛᴏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora