"non ti amo più" sento dire dal biondo, il mio fidanzato Nagito Komaeda.
"cosa....aspetta ti prego Nagito" urlo cercato di ricorrerlo, ma più mi avvicino, più lui si avvicina.
"no, non andare Nagito, io ti amo" continuo io, cercando di afferrarlo allungando il braccio.
Mi sveglio di soprassalto, noto che Nagito non sta dormendo, ma mi sta abbracciando.
"va tutto bene, non ti lascio" dice lui dolcemente, non è mai così dolce con gli altri, ma quando siamo da soli mi coccola e mi tratta come una principessa.
"io sono qui" continua lui, massaggiandomi la schiena e dandomi dei bacini sulla testa. Io ricambio e dopo un pò mi riaddormento; da quando sono in questo istituto sono sempre in ansia e faccio sempre brutti sogni.
Mi chiamo (t/n) (t/c), ho dei (l/c) capelli (c/c), occhi (c/o) e pelle (c/pe). Mi sono ritrovata in questo istituto, abbiamo incontrato una specie di pupazzo a forma di orso che ci diceva che dovevamo uccidere tutti gli studenti dell'istituto e l'ultimo che rimaneva si guadagna il diploma, già dei ragazzi sono morti. Però devo ringraziare quell'orso per una cosa, dopo un mese mi sono fidanzata con Nagito Komaeda e adesso sto dormendo nella mia camera, ma lui come sempre dorme con me, mi rassicura molto e me ne sono innamorata a prima vista.
Cullata dalle sue coccole cadiamo di nuovo tra le braccia di morfeo.
***********************************************************************************************"cosa...." esclamo guardando sul pavimento. Vedo una cosa che non avrei mai voluto vedere, il corpo Nagito a terra pieno di sangue e senza vita, mi accascio accanto al suo viso e lo sollevo, gli do un bacio sulle labbra, sono così fredde e senza vita, lacrime amare mi bagnano le guance, stringo a me il suo corpo e piango dal dolore, pure lui no, perché mi ha abbandonato così. Lo abbraccio piangendo. Il suo sangue scarlatto macchia i miei vestiti, le mie mani e le mie gambe
"(t/n)... (t/n).... (t/n) svegliati" urla una voce, una voce a me molto conosciuta, mi alzo di nuovo soprassalto, è stato per l'ennesima volta un brutto sogno, guardo Nagito che mi guarda preoccupato, io lo abbraccio piangendo. Lui massaggia la mia schiena mentre io singhiozzo il suo nome e altre parole incomprensibili.
"avevo tanta paura, pensavo fossi morto" dico tra le lacrime e i singhiozzi, lui mi stringe e continua ad accarezzarmi la schiena.
"io non ti lascio sono qui per te" dice lui, ci stacchiamo e scrutiamo i nostri corpi, i nostri sguardi si incrociano, il mio (c/o) si mescola con il suo grigio. Ci avviciniamo, i nostri visi sono vicini e i nostri fiati si mescolano e i nostri nasi si scontrano, ci baciamo, lui mi stende sul letto e alza le mie braccia tenendole con una mano, le nostre lingue si incontrano, ci baciamo con foga, anche troppa.
Lui si stacca a malavoglia e mi bacia il collo scendendo fino alla clavicola, incomincia a fare anche dei succhiotti, io strofino le mie gambe tra di loro, sento del bagnato e appiccicume tra le mie gambe. Lui infila una gamba tra le mie gambe e nota il mio liquido (ma che ca... 😂), mi guarda negli occhi e ghigna. Incomincia a strofinare il ginocchio tra le mie gambe mentre io gemo il suo nome stringendo la sua schiena. Nel mentre la mia vestaglia molto scollata e corta si alza
Apre le mie gambe ed inizia a baciare l'interno guardandomi negli occhi, io sospiro.
"ti-ti prego Nagito di più" chiedo io vogliosa di altro, lui ghigna e mi dice:
"cosa vuoi?" mi chiede, io lo guardo supplichevole
"T-toccami" dico io, allargando di più le gambe, lui ghigna e avvicina la faccia alla mia intimità.
Pov's Nagito
è così bella, sono fortunato ad averla, è la ragazza più dolce che io conosca, il suo viso arrossato, dalle sue labbra dischiuse escono dei sospiri e dei gemiti confusi dove mi chiama, la sua voce è così dolce. Anche se non lo dimostro sono innamorato follemente di (t/n). Ho fatto molti incubi dove vedevo (t/n) morire e ho molta paura di perderla.
Incomincio leccare la sua intimità, lei geme e stringe tra le sue dita i miei capelli biondi, avvicino le mie dita alla sua intimità, dopo qualche minuto infilo due dita dentro di lei, lei urla il mio nome dal piacere e viene velocemente.
Lei mi toglie i pantaloni del pigiama e i boxer, la mia erezione fa male, molto male, avvicino il mio membro dentro la sua intimità. Inizio a spingere, mentre lei graffia la mia schiena, geme il mio nome, io incomincio a spingere sempre più velocemente, mentre lei geme il mio nome e io gemo il suo nome, lei si tappa la bocca per coprire il suo urlo e viene. Io esco da lei e la raggiungo venendo e gemendo il suo nome.
Sospiriamo soddisfatti e ci corichiamo esausti; ci addormentiamo. Usciti da questo istituto potremmo vivere tranquilli.
ANGOLO CESPUGLIO
FINITOOOOO, SPERO VI SIA PIACIUTO QUESTO CAPITOLO E SCUSATE GLI ERRORI GRAMMATICALI.
CIAOOOOOOO
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