Parte modificata.
Harry fu caricato di peso nonostante il suo corpo non reagì a nessuno stimolo. Come se fosse già rassegnato alla sua sorte.
Durante gli anni passati a svolgere il suo lavoro, aveva imparato che al mondo c'erano persone che stavano molto più in alto di loro.
Erano i criminali, i corrotti, quelli che nessuna giustizia giusta, era in grado di sconfiggerli.
Avevano molta gente dalla loro parte, e credere di poterli sterminare tutti, era soltanto una misera illusione.
Un uomo abbastanza forzuto lo spintonò con violenza su una sedia alquanto fragile, poteva capirlo dallo scricchiolio del legno marcio.
Un sacco nero gli fu infilato in testa prima di entrare in un garage abbandonato nel nulla.
Durante il tragitto, non poté capire dove lo stessero portando.
Ad ogni respiro, la plastica gli si incollava al viso imperlato di sudore.
Ebbe la sensazione di soffocare da un momento all'altro.
Ormai, i minuti diventavano perfino ore e da quel momento capì che in quella posizione, doveva restarci ancora.
Inspirò lentamente cercando di non perdere il controllo quando una grande mano gli toccò la spalla sinistra, una stretta marcata e piena di potere. Quel gesto gli fece capire che tra non molto l'avrebbero torturato.
Si liberò dal peso opprimente al petto e urlò fortissimo, tanto da costringere uno dei sicari al suo fianco a colpirlo in pieno volto.
Cadde a terra sbattendo sul pavimento, percepì il terriccio umido sporcargli i vestiti, e sebbene la sua mente si annebbiò a causa del colpo ricevuto, in un attimo si rese conto di essersi sbagliato.
Quello che da fuori sembrava un vecchio garage, all'interno nascondeva qualcos'altro.
Giurò in silenzio che semmai fosse rimasto vivo, avrebbe fatto di tutto per scoprire quel posto e sbattere dietro le sbarre quei tre delinquenti.«Levategli le scarpe», sentì quell'ordine arrivargli dritto alle orecchie come un fulmine.
Si dimenò così tanto, da sentire i vestiti strapparsi da soli.
Le scarpe vennero sfilate e gettate lontano da lui, poco dopo, fecero lo stesso con le calze.
Le risate degli uomini che lo accerchiavano lo confusero abbastanza da provocargli un pianto tenue.
Non avrebbe mai creduto di versare una lacrima a causa del suo lavoro.
Voleva semplicemente aiutare una famiglia distrutta, due genitori che cercavano disperatamente la figlia.«Porti le calze delle femminucce, Harry», lo prese in giro un'altra voce.
Si sentì impotente e privo di forze, strinse le dita dei piedi rannicchiandosi in posizione fetale...
Si vergognò per quel gesto, ma la paura prese il sopravvento.«Cosa volete da me? Io non ho fatto nulla». Gridò alzando di poco il capo.
L'ossigeno stava per finire, e ad ogni parola la plastica gli si incollava alle labbra tremanti.
Solo in quel momento sì pentì di essersi messo in mezzo.
Doveva lasciar fare quel lavoro ai suoi colleghi, o almeno, confessare le sue intenzioni al suo superiore.«Cosa sei andato a fare a casa di quella ragazza?»
Pronunciò con freddezza il sicario prima di liberarlo dal sacchetto nero.
Lo strappò con forza e dopodiché si chinò alla sua altezza posando il ginocchio sul suo petto.
Harry riprese aria, fece dei lunghi respiri nutrendosi di tutto l'ossigeno di cui aveva bisogno.
E quando si calmò, lo guardò negli occhi provando una sensazione terribile.«Non so di cosa parlate, ve lo giuro», mentì di proposito.
Mentre lui cercò di essere credibile, uno dei tre uomini si avvicinò con una tronchesina porgendola con molta calma all'uomo che teneva bloccato il corpo di Harry.
Niente giri di parole, nessun avviso prima di posare le fredde lame sul trillice e premere con veemenza fino a quando il dito non si spezzò del tutto.
Il viso totalmente appagato del sicario fu il secondo colpo ricevuto per Harry, che di scatto urlò talmente forte da percepire le corde vocali strapparsi letteralmente.
Il suo viso diventò cadaverico a causa del forte dolore, e la sensazione di svenire gli fece aprire bocca prima del dovuto.
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Reflection
ChickLit1 Volume 🔞 Scarlett Wilson, ventenne dolcissima e con la testa sulle spalle. La sua vita sembra scorrere perfettamente, amici fidati e nessun segreto da tenere all'oscuro. Lavora in un rifugio per poveri ma lei, è ignara a tutto. Non sa cosa nascon...