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We live, we love, we lie.

Settimane dopo

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Settimane dopo...

Scarlett

«Dio, che goduria.» Mi lecco le labbra massaggiandomi il ventre leggermente gonfio.

«È davvero soddisfacente», Enly biascica portando in bocca l'ottavo biscotto al cocco.

Loren è riuscita a prepararci un po' dei suoi dolcetti super squisiti.

All'inizio negava con la testa rifiutandosi di cucinare qualcosa che non fosse sul menù del giorno.

Ma dopo vari tentativi di ripeterle il fatidico per favore, ha ceduto.

Non avere Aiden in casa per più di una settimana è stata una cosa straordinaria.
Ho dormito nella mia vecchia camera in compagnia di Enly e lontana dai pianti striduli di Sofì.

Magdalena non ha fatto altro che minacciarmi dicendomi che gli avrebbe riferito tutto al suo arrivo.

Trova ogni singola scusa per ricattarmi di continuo.

Nonostante ciò, l'ho ignorata nei migliori dei modi comportandomi come io desideravo.

In seguito, ho sfruttato tutto il tempo per passarlo assieme a mia nonna.
Non è mancato il suo meraviglioso interrogatorio da nonnina curiosona, al quale non ho assolutamente risposto a nessuna delle sue domande.

«Terra chiama Scarlett...» l'unica amica che mi è rimasta mi agita una mano davanti la faccia richiamando la mia attenzione.

Riporto lo sguardo su di lei spostando il vassoio ancora pieno di godurie e mi concentro al passaggio marcato di Magdalena.

«Loren, stasera arriverà il signor Aiden.» Pronuncia informandola.

Annuisce apprestandosi a sparecchiare per ripulire tutto.

Mi irrigidisco.

La sedia risulta scomoda e stracolma di spine che mi perforano il sedere.

«Dov'è mia nonna?» chiedo preoccupata.

Quando lui è nei paraggi cerco sempre di tenerla lontano.
Non vorrei che dicesse qualcosa di scomodo in sua presenza.

«Sta facendo una passeggiata in giardino, e sta infastidendo Brad.»
Puntualizza la serpe velenosa.

«Vado a chiamarla», faccio stridere la sedia sul pavimento correndo via verso la porta.

Arrivata lì davanti, la vedo punzecchiare Brad al limite della pazienza.

«Nonna, vieni dentro.» La rimprovero agitata.

«Aspetta cara, sto dicendo una cosa al ragazzo.» Mi urla scrollando le spalle.

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