Tre settimane dopo...
Camila riusciva ad attivarsi solo bevendo caffeina prima di svolgere qualsiasi altra attività, solo che in assenza di Shawn dimenticava più spesso la sua tazza di caffè, sopraggiungendo in officina con le palpebre ancora socchiuse. Dinah, però, aveva dovuto osservare le sue occhiaie solo qualche giorno per presentarsi il lunedì successivo con un bicchiere di caffè in più. Lentamente la cubana aveva integrato gli schemi del suo nuovo impiego e allo stesso modo i suoi nuovi colleghi avevano implementato i suoi.
Si era reso conto di cosa Juan intendesse quando parlava di "competitività". Ve ne era più fra i meccanici che i piloti, in alcuni momenti, ma Camila comprese che era anche giusto si respirasse un po' di sana competizione fra meccanici tanto giovani. Era sinonimo di ambizione. Dinah ed Ally, però, non nutrivano tale valvola, ritenendosi già realizzate e soddisfatte dei loro successi professionali. Dopo aver conosciuto Lauren, poi, si erano convinte che le loro illazioni fossero utopie senza senso, e avevano accantonato le teorie su Mike e Sirius, concentrandosi invece su domande molto più pericolose inerenti matrimoni e convivenze.
Le cose con Lauren andavano meglio adesso che prima. Non vedersi durante tutto il giorno accresceva la voglia di stringersi alla sera, e avevano anche più avventure con cui arricchire il contorno della cena. La corvina le raccontava delle prove, di cosa la sbadataggine di Vince avesse combinato, mentre Camila le descriveva come avevano approntato una nuova auto per una nuova gara, o di quanto Dinah pungolasse il cipiglio di Ally. Erano entrambe molto contente delle loro scelte.
«Dopo che questa storia sarà finita,» le aveva detto fra un boccone e l'altro Lauren, una sera, «potremmo fare un viaggio, andare da qualche parte per un po'. Potresti conoscere mia sorella e mio fratello, qualcosa del genere.» Si era stretta nelle spalle minimizzando l'intenzione di fondo, ma Camila sapeva che teneva gli occhi bassi per prepararsi ad un'eventuale risposta negativa.
«Mi piacerebbe, certo.» Aveva ribattuto con alpomb, assecondandola. «Anche mio padre sarebbe contento di conoscerti. Dice che sei il suo secondo pilota preferito della nazione.» Forse l'imbarazzo seguiva la forza di gravità, ma l'egoncetrismo le fece scattare il capo all'insù, ancoando i suoi occhi strabuzzati ai suoi.
«E il primo chi sarebbe?» Farfugliò.
Camila arricciò le labbra in un sorriso vanaglorioso, senza abbisognare di altre spiegazioni.
«Ohh, certo,» annuì la corvina occultando un sorriso, «chi se non sua figlia.»
La cubana si alzò dalla sedia e si andò ad accomodare sulle gambe dell'altra, avvolgendo le braccia al suo collo per magnetizzare i suoi smeraldi anche se era già naturalmente calmitati verso di lei. «Sono anche il tuo pilota preferito.» Non suonava affatto come una domanda.
«Ah,» inarcò le sopracciglia l'altra, facendo attenzione a non imitarle con gli angoli della bocca. «Sei sicuramente il mio meccanico preferito.» Aveva rimbeccato, ottenendo un pugno sul braccio.
«Scherzi a parte. Come ti trovi con il nuovo lavoro?» Le aveva domandato mentre Camila era ancora comodamente acciambellata sul suo grembo.
«Bene, devo solo abituarmi, ecco tutto.» Aveva fatto una pausa, sospirando grevemente. «Mi dispiace non poter dir loro la verità riguardo tuo padre, ma è la cosa migliore. Si sono dimenticate di questa storia grazie a te, perciò non voglio creare ulteriori problemi.» Sapeva che i segreti non erano la base per un legame solido, ma non poteva dire loro la verità, anche se l'amicizia con le due ragazze diveniva sempre più forte, come la stretta delle braccia di Lauren attorno al suo bacino in quel momento.

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Finish Line
FanfictionLauren Jauregui è uno dei piloti più promettenti della nazione. Sotto il nome della scuderia Jauregui ha collezionato una striscia di vittorie encomiabile, motivo per cui i riflettori e la pressione la inseguono non solo durante i giri in pista, ed...