Forse era una trappola per licenziarla, o probabilmente voleva mangiarla come barretta energetica dopo la lunga giornata d'allenamento, no? Qualcosa sotto doveva esserci per forza!
Lauren, la mattina seguente, le aveva rammentato del loro incontro parlottando sottovoce, lasciando intuire che non voleva si sapesse a giro. Forse voleva ucciderla. Beh, non era neanche un'alternativa così spregevole contando che la morte sarebbe stata breve e indolore, le ore trascorse insieme alla corvina una tortura intermabile di angoscia e agitazione. Peggio della volta in cui era stata candidata a reginetta del ballo e sua madre le aveva imposto di indossare dei tacchi talmente vertiginosi che per tutta la sera aveva dovuto ricordare a sé stessa come si camminava. Adesso doveva ricordarsi come respiare, e un promemoria sullo smartphone non era abbastanza.
«L'auto di Lauren fa faville,» sorrise smagliante Shawn, contento di potersi vantare della sua novellina. «Siete stati bravi tu e i ragazzi.» Puliva le mani con uno strofinaccio annerito, fissando la vettura della corvina rombare più roboante ogni volta che sfrecciava vicino all'officina.
«Già, è stato un piacere.» Sorrise, ma la chiave inglese che stringeva fra le mani tremava visibilmente.
«Va tutto bene?» Domandò apprensivo Shawn. Non esitava più di un attimo a preoccuparsi.
«Si, alla grande.» Annuì, sperando che se ne andasse prima di avere un esaurimento nervoso.
«Non mi pare proprio.» Insistette, stavolta fronteggiandola a braccia conserte e con sguardo eloquente. Solo suo padre le riservava quell'occhiata, capace di estorcergli qualsiasi informazione. Forse si erano messi d'accordo: Alejandro aveva barattato qualche modello vecchio stile per un paio di occhi austeri.
Camila prese un bel respiro, la stretta sulla chiave inglese si intensificò: «Ok, te lo dico, ma non dare di matto.» Si guardò attorno con aria circospetta. Per la lentezza con cui Camila si approssimò, Shawn si sentì catapultato in un film di spionaggio. «Credo che Lauren voglia uccidermi.»
I suoi occhi schizzarono all'infuori come bulloni impazziti. Shawn non sapeva se chiudere la bocca o spalancarla ancora di più per sbellicarsi. «Come, scusa?»
«Sai per caso se la sua fedina penale sia macchiata? No perché, io credo che potrebbe... Mi ha guardato con quello sguardo, capito?» Provare ad emularlo indolenziva solo maggiormente il sorriso contratto di Shawn. «No, tu non la stai prendendo sul serio!» Lo colpì con un guanto, e per quanto la situazione lo divertisse, non poteva far a meno di notare lo sguardo severamente intimidito dell'amica.
«Ok, Camila. No. Ho ascoltato tutto, e sono solo delle grosse sciocchezze.» La scosse sperando che avesse non solo la forza di aggiustare un motore malridotto, ma anche di riordinare un cervello malconcio. «Lauren può anche intimorire, ma can che abbia non morde. È la persona più innocua che conosca. Perché pensi voglia ucciderti?» Ripeterlo increspava ancora le sue labbra.
«Perché ieri sera ho ascoltato una mezza conversazione fra lei e non so chi. Poi mi ha chiesto di restare sole, capisci? Io e lei! Sole! Dopo l'orario di lavoro. Dice che vuole fare ulteriori test sull'auto.»
Effettivamente adesso le risate avevano lasciato posto solo per un cipiglio, il che non rassicurò le ansie di Camila. «Oh mio Dio, lo sapevo.»
«No, calmati.» Provò a riacquistare la calma di prima, ma un dubbio adombrava il suo sguardo rendendolo incapace di conforto. «È strano, questo si, ma solo perché Lauren chiede aiuto solo a chi conosce da sempre, ma evidentemente hai solo avuto un'impressione positiva su di lei.» Si strinse nelle spalle e al contempo strinse quelle di Camila, rasserenandola.
«Già, abbastanza positiva che invece di assassinarmi di fronte a tutti lo farà in privato. Grazie tante.» Sospirò prendendosi la testa fra le mani. In fondo nemmeno lei credeva davvero a quanto stava esprimendo, ma supponeva ci fosse un secondo fine alquanto losco all'invito di Lauren che non riusciva a mettere a fuoco, ma che di sicuro avrebbe implicato un'ambulanza.
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Finish Line
FanfictionLauren Jauregui è uno dei piloti più promettenti della nazione. Sotto il nome della scuderia Jauregui ha collezionato una striscia di vittorie encomiabile, motivo per cui i riflettori e la pressione la inseguono non solo durante i giri in pista, ed...