Prologo.

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«Ho detto a Caroline che può crescere,
prendere le sue cose e poi partire..»

Il suo volto angelico, tormenta ancora i miei sogni più oscuri

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Il suo volto angelico, tormenta ancora i miei sogni più oscuri.
I suoi occhi azzurri come il ghiaccio e le sue labbra rosse come il sangue.
Ho desiderato ardentemente di poterle assaggiare e farle mie una volta per tutte, nonostante la sua giovane età è diversa da tutte le altre donne del paese. Ha quella innocenza che la contraddistingue, prende tutto così alla leggera che quasi la odierei se non la conoscessi già.

«Andiamo adesso?»
La soave voce interrompe i miei pensieri, cosa vorrà adesso da me?
Torturare ancora quello che ne resta della mia anima? «Credi che starò qui tutto il giorno a non fare assolutamente niente Harry?»
È irritante, a volte vorrei proprio farla stare zitta in qualche modo.
Forse premendo le labbra sopra le sue non parlerebbe più, dovrei metterlo nella lista delle cose da fare.

Ma non posso di certo negare cosa provo quando è al mio fianco, sento dei brividi lungo la schiena ogni volta che mi sfiora persino per sbaglio.
Mi fa impazzire l'idea di non poter toccare ogni singola parte del suo corpo, è così ingenua a volte che mi diverto a farla arrossire sotto il mio sguardo intimidatorio.

«Certo, non prima però dello spettacolo di stasera.» Dico con tono fiero, è il primo dell'anno e dobbiamo essere tutti pronti.
Il nostro show è il più pagato al mondo, alla gente piace vedere non solo i clown ma qualsiasi altra cosa che li faccia ridere, a volte mi chiedo se quelli strani siamo davvero noi.

«Non ne ho voglia, abbiamo provato tutto il giorno!» Dice mordendosi il labbro inferiore, quelle labbra..
Non sa nemmeno l'effetto che provoca e continua a farlo ripetutamente, si diverte sicuramente a far immaginare mille cose dentro la mia testa, sa quali sono i suoi punti forti e li usa contro il sottoscritto.

«Ti prometto che poi andremo in quel Luna Park, so che lo vuoi.»

«Non ci credo più alle tue promesse.»
Sta guardando verso il basso, come se la mia presenza la intimorisse in un certo senso.
La cosa m'intriga alquanto, ho sempre provato godimento nel far provare a chi mi sta accanto un po' di timore, non voglio di certo passare per uno stupido.

«Dovrai provare a credermi stavolta.»

«Mhm ok, ti credo.»
La ragazza di fronte a me sorride, come se nulla importasse in questo preciso momento e guarda oltre le mie spalle, anche se giurerei di aver visto i suoi occhi brillare alla vista di quel parco.

È sempre stato il suo sogno proibito, ognuno di noi ha sempre quel tipo di idea nascosta che non può o non vuole rivelare al mondo intero.
È più che normale, ma Selene è così ambigua e tende sempre a ignorare le cose che gli dico, m'incuriosisce per questo.

«Non vorrai stare tutto il giorno a fissarmi vero?» Mi sembra di aver già sentito questa frase, forse da parte sua o da qualche altra ragazza.
Ammetto che non smetto mai di restare affascinato dalle donne e dai propri pregi, le considero delle dee.
Selene assomiglia più a me, testarda e manipolatrice, però è piuttosto timida.

«Non ti guardo proprio.» Metto il vestito che mia madre mi ha già fatto trovare nella roulotte, finalmente il mio numero avrà il successo che merita.

È tempo che le persone sappiano del Freak Show, non è un semplice circo anzi è molto meglio di qualsiasi altro spettacolo al mondo.

𝐂𝐚𝐫𝐨𝐮𝐬𝐞𝐥 |𝐇.𝐒|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora