Chapter Fourteen.

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|𝐈 𝐤𝐧𝐨𝐰 𝐦𝐲 𝐟𝐞𝐞𝐥𝐢𝐧𝐠𝐬 𝐡𝐚𝐯𝐞 𝐜𝐡𝐚𝐧𝐠𝐞𝐝

𝐒𝐨𝐫𝐫𝐲 𝐈'𝐦 𝐚𝐜𝐭𝐢𝐧𝐠 𝐬𝐨 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐧𝐠𝐞𝐈 𝐝𝐢𝐝𝐧'𝐭 𝐞𝐱𝐩𝐞𝐜𝐭 𝐭𝐨 𝐟𝐞𝐞𝐥 𝐭𝐡𝐢𝐬 𝐰𝐚𝐲

𝐈 𝐝𝐢𝐝𝐧'𝐭 𝐤𝐧𝐨𝐰 𝐢𝐭 𝐰𝐚𝐬 𝐢𝐧 𝐦𝐲 𝐫𝐚𝐧𝐠𝐞.|

«Perché mi hai detto una bugia? Spiegamelo Selene

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«Perché mi hai detto una bugia? Spiegamelo Selene.» Svegliarsi con le urla di Jimmy che rimbombano dentro le orecchie non è proprio il massimo, ha trovato me e Harry abbracciati mentre dormivamo, è andato su tutte le furie solo perché gli ho detto una piccola bugia che non cambia assolutamente la mia versione dei fatti.

So che detesta quando qualcuno non dice la verità, che gli perdere le staffe e ne ha tutte le ragioni, però mi sembra strano che abbia reagito in questo modo esagerato.

«Avrei dovuto avvertirti sul fatto che Harry avrebbe passato la notte qui da me, ma non lo avresti permesso vero? Jimmy perché tenti in tutti i modi di farmi allontanare da lui?» Non capisco quale problema lo affligge, mi nasconde qualcosa che intendo scoprire al più presto o altrimenti non riuscirò a parlarci ancora, tutti questi tira e molla per dire una semplice frase di senso compiuto.

Ci sono troppe cose che non quadrano dentro il Freak Show, ogni giorno succede l'inaspettato, che come sempre mi lascia a bocca aperta.

«Se Elsa venisse a sapere che te la fai con suo figlio ti rispedirebbe da dove sei venuta, non è molto gentile come il sottoscritto credimi.» Gira le spalle e va dentro la roulotte di Ethel, spero non gli riferisca nulla o altrimenti lo racconterà subito a quella perfida donna, conoscendola sono sicura che non mi tradirebbe, anche se a dirla tutta non so di chi fidarmi qui dentro.

Harry in tutto ciò sta ancora dormendo come se niente e nessuno potesse disturbarlo, accarezzo la sua fronte e noto che sta letteralmente scottando, gli è salita la febbre questa notte? Dio e adesso? Nella mia vita sono stati sempre gli altri a fare le cose per me, quindi il risultato è che non so fare un bel niente e non so come ci si comporta in questi casi disastrosi.

La prima cosa che mi viene da fare è quella di prendere un'asciugamano e bagnarla con dell'acqua fredda, corro verso il bagno in preda al panico e cerco di sbrigarmi, per poco non scivolo sul pavimento bagnato prima di arrivare nuovamente vicino al letto.

«Starai bene Harry, te lo prometto.» Il suo volto pallido non fa presagire nulla di buono, provo ad accarezzare la sua fronte per qualche secondo sperando che apra gli occhi, in quello stesso istante la sua mano stringe forte la mia e capisco che sta cercando con tutte le forze di guardarmi anche se a stento riesce a respirare.

Devo chiamare qualcuno, o Ethel o Jimmy o la donna forzuta, esco dalla roulotte e ritrovo l'unica persona che non volevo assolutamente vedere.
Priscilla mi squadra dalla testa ai piedi con un sorriso alquanto falso, credo che so già cosa mi chiederà e io ovviamente non saprò come spiegare tutta questa situazione assurda.

𝐂𝐚𝐫𝐨𝐮𝐬𝐞𝐥 |𝐇.𝐒|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora