Nel 1960 il circo arriva nella città di Jupiter, in Florida dove Selene Porter ha solo 18 anni quando scappa di casa per vivere una vita diversa, odia la monotonia e i problemi della sua famiglia non fanno altro che alimentare questo suo malumore.
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|But I love you so Please let me go I love you so Please let me go..|
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Harry pov's.
Il suo amore. Il limbo. Sono la stessa identica cosa adesso, sono circondato da angeli e dai demoni del mio passato che non hanno intenzione di lasciarmi andare, di sfuggire alle grinfie del male e di arrivare a toccare con un semplice dito il paradiso.
La mia Selene è sicuramente in paradiso, non è di certo questo il posto che spetta a una figura tanto bella e pura come la sua. L'innocenza che l'ha sempre contraddistinta da tutti, l'amore che è riuscita a trasmettere a me e non solo. Il suo cuore che si è aperto per me nonostante gli avessi chiesto chiaramente di starmi lontano, l'avrei fatta soffrire e non mi ha voluto ascoltare.
Lei non mi ascolta mai.
«Ci sei quasi amore mio.» Continua a tendere la sua mano verso la mia, vorrei afferrarla e andare via con lei da questo mondo crudele, forse solo qui potremmo vivere insieme come abbiamo sempre desiderato e sperato. Oh Selene se solo potessi capire, se solo mi avessi dato ascolto non saremmo qui a combattere tra la vita è la morte.
«Vorrei tanto poter stare con te Cenerentola, vorrei mollare ogni cosa per poter afferrare la tua mano e volare via da questo inferno. Ma non posso farlo, non posso lasciarmi andare proprio adesso. Lo sto facendo per te, solo perché non saprei come fare altrimenti.» Chiudo gli occhi nuovamente e cerco di scacciare dalla mia mente l'immagine di Selene, un vuoto si apre dentro il mio cuore e capisco che ho rinunciato alla pace per poterla salvare ancora, non sarei Harry se non salvassi nuovamente la mia Cenerentola.
Voci, talmente tante voci che mi suggeriscono cosa fare e cosa dire a lei. Cosa ne sanno loro? Cosa ne possono sapere di noi due? Cosa pensano? Che di lei non m'importi nulla? Che ho fatto tutto ciò per egoismo? Selene non mi ha abbandonato, tutto quello che sto passando è solo una terribile illusione della mia mente e quando sarà finito la rivedrò correre con il sorriso sulle labbra per raggiungermi, ed io l'accoglierò fra le mie braccia come ho sempre fatto.
«Io non me la cavo bene senza di te, lo sai? Sto provando a fare la cosa giusta e aspettare che il destino faccia il suo corso, ma sono stanco. Stufo di credere che tutto si risolverà, Selene mi sento a pezzi. A pezzi come il mio cuore e come i sentimenti che provo per te, assomigliano a quei stupidi puzzle che ti piacciono tanto che non riesci mai a completare. Ecco io sono il puzzle che non sei riuscita a finire perché sei arrivata troppo tardi per rimettere insieme i pezzi.»
Asciugo il mio viso bagnato con la manica della mia maglietta, non ho mai pianto così tanto in poco tempo a quanto ricordo ed è terribile. Non sono un sentimentale, o almeno credevo di esserlo fino a qualche mese fa e invece mi ritrovo ai piedi del letto dove la donna che amo sta giacendo come se la vita l'avesse già portata via da me.
