Chapter two.

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|𝐀𝐧𝐝 𝐢𝐟 𝐲𝐨𝐮 𝐝𝐨𝐧'𝐭 𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐦𝐞 𝐧𝐨𝐰
𝐘𝐨𝐮 𝐰𝐢𝐥𝐥 𝐧𝐞𝐯𝐞𝐫 𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐦𝐞 𝐚𝐠𝐚𝐢𝐧

𝐈 𝐜𝐚𝐧 𝐬𝐭𝐢𝐥𝐥 𝐡𝐞𝐚𝐫 𝐲𝐨𝐮 𝐬𝐚𝐲𝐢𝐧𝐠
𝐘𝐨𝐮 𝐰𝐨𝐮𝐥𝐝 𝐧𝐞𝐯𝐞𝐫 𝐛𝐫𝐞𝐚𝐤 𝐭𝐡𝐞 𝐜𝐡𝐚𝐢𝐧 (𝐧𝐞𝐯𝐞𝐫 𝐛𝐫𝐞𝐚𝐤 𝐭𝐡𝐞 𝐜𝐡𝐚𝐢𝐧)|

«Porter!» Ecco che il mio sonno viene interrotto da una professoressa in menopausa e probabilmente con dei problemi sessuali nella vita privata, che va a sfogarsi perennemente contro gli alunni perché non riesce nemmeno a stare in pace con se stes...

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«Porter!» Ecco che il mio sonno viene interrotto da una professoressa in menopausa e probabilmente con dei problemi sessuali nella vita privata, che va a sfogarsi perennemente contro gli alunni perché non riesce nemmeno a stare in pace con se stessa, il mio primo giorno non può andare peggio di così o almeno credo.

«Professoressa non sto tanto bene questa mattina, non può semplicemente passarci sopra?» Tento di usare il tono innocente che sfrutto con mio padre quando voglio andare a dormire da un'amica, funziona sempre a patto che anche mia madre sia d'accordo, altrimenti sono guai seri.
Nel frattempo quell'arpia sta battendo le unghie contro la scrivania e sta scrivendo sicuramente una nota per espellermi già in pochi minuti di lezioni, stronza manipolatrice psicopatica.

«Se vedo ancora la tua espressione da sbruffona nei corridoi sarò io stessa a buttarti fuori da questa scuola, non meriti affatto di stare qui dentro.» In quel momento è come se un fulmine avesse aperto il mio cervello, la prima cosa che mi viene in mente di fare è buttare il banco all'aria e uscire fuori dalla classe, sotto lo sguardo sconvolto dei miei compagni e di Robert stesso che se la ride di gusto, ho già dato spettacolo ed è solo l'inizio.

«Sei stata grande Selene!» Robert mi segue fuori poco dopo alla fine della lezione, prendo una sigaretta dal suo pacchetto personale e l'accendo velocemente in cortile, non mi piace particolarmente farlo però lo considero una via di fuga dal mondo esterno. «No sul serio, hai proprio le palle se affronti già così una persona adulta..»
Guardo Robert confusa e sorrido per via della sua strana affermazione, non vedo dove stia il problema se voglio rispondere a qualcuno molto più grande e maturo di me, non ho mica cinque anni!

«Stasera quindi andremo a quella festa? Non so se invitare anche Sarah, sicuramente farebbe la poco di buono con tutti in quella sala, basta solo fare la finta Cenerentola e chissà quanti se ne fa in una sera perdendo la scarpetta!» Rido per la mia stessa battuta e aspiro un altro po' dalla sigaretta, il tabacco che entra nei miei polmoni non fa l'effetto che speravo, anzi sono già più nervosa di prima e la butto immediatamente appena vedo entrare il professore di Italiano, spero che questa giornata passi in fretta senza altri strani intoppi.

«Non credo sia normale comunque che quella donna sia incazzata così tanto con te, è forse invidiosa?» Prima di rispondere al mio migliore amico, un nuovo ragazzo che non ho mai visto prima entra nella nostra classe, il cappuccio avvolge il suo viso scuro e triste, mi chiedo come mai un tizio del genere abbia così tanta voglia di frequentare la scuola, non riesco ancora a inquadrarlo per bene per via della giacca alquanto ingombrante e inadatta per il luogo, di solito indossiamo tutti una divisa e così via.

𝐂𝐚𝐫𝐨𝐮𝐬𝐞𝐥 |𝐇.𝐒|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora