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Luke's pov

Apro frettolosamente la porta del mio ufficio al piano superiore, facendo entrare Michael e schiacciandolo subito dopo contro di essa con il mio corpo, con un tonfo, mentre chiudo a chiave.

Lo bacio velocemente ovunque, impossessandomi di quelle labbra rosse e succose che mi mandano in tilt.

Lui risponde all'assalto erotico divorandomi la bocca, leccando e mordendo il mio labbro inferiore, facendo scivolare la sua lingua umida e calda sulla mia, giocandoci e mischiando i sapori.

Porto le sue mani sopra la sua testa, premendole contro la porta, mentre mi struscio prepotentemente contro di lui. Gli allargo le gambe, permettendo alla mia coscia di farsi spazio e andare a stimolare il suo inguine, già decisamente eccitato.

"Cazzo... cosa ti farei" sussurro nel suo orecchio, leccandolo appena.

"Fallo" mi risponde.

"Non subito dolcezza... devi ancora vedere la mia collezione di farfalle"

"Luke, sei proprio fissato, è la scusa più vecchia del mondo... di sotto avranno capito perfino i muri che siamo corsi qua, nel tuo ufficio, solo per scopare"

"Per inaugurare il mio nuovo ufficio, vorrai dire"

"Chiamalo come ti pare, ma a me sembra che qui si stia perdendo tempo in chiacchiere"

"Esatto, basta parlare"

Afferro le sue mani e lo trascino all'interno della stanza semi buia, illuminata solo dalla luce esterna del giorno, che filtra attraverso le tende leggere poste sulle vetrate. Senza mai staccarmi dalle sue labbra, lo spingo verso la chaise longue posta al centro dell'ufficio. Michael indietreggia fino ad appoggiarsi al bracciolo. Si siede, aggrappandosi con le mani alla pelle morbida del divano. Mi faccio spazio tra le sue gambe, afferrandogli il viso e continuando a baciarlo con impeto e passione. Scendo lentamente lungo la linea della sua mascella, lasciando scie umide di baci e morsi. Lui getta la testa all'indietro, esponendo prepotentemente il collo niveo, dandomi la possibilità di impadronirmi della sua vena giugulare, gonfia e pulsante. Lecco e succhio quello strato di pelle sottile e sensibile, fino a marchiarlo con un segno violaceo. Con la punta della lingua risalgo lentamente fino al lobo dell'orecchio, morbido e carnoso, che mordo leggermente. Michael sta impazzendo sotto al mio tocco, i suoi sospiri e gemiti si fanno sempre più incalzanti.

Iniziamo a sbottonare simultaneamente le nostre camicie, accarezzando i pettorali nudi e definiti, le sfiliamo, spostandoci verso la seduta del divano.

Michael fa scorrere le sue dita leggere sulla mia schiena, provocandomi brividi di piacere. Chiudo gli occhi mentre lo sento baciarmi e leccarmi il petto, per poi rimpossessarsi delle mie labbra. Lo faccio stendere sulla schiena, posizionandomi su di lui, leggermente sollevato per permettere alla mia mano di armeggiare con i nostri pantaloni. Slaccio prima i suoi, ma senza toglierli. Poi mi occupo dei miei, sganciando la cintura e successivamente la zip. Sfilo rapidamente la cinta dai passanti, afferro i polsi di Michael e li lego tra loro con la cintura, sorridendo malizioso, mentre lui mi fissa sorpreso.

"Te l'ho detto che ti avrei mostrato la mia collezione di farfalle" dico beffardo, indicando con gli occhi la piccola farfalla disegnata sulla fibbia della cintura.

Michael ride alzando lo sguardo al cielo.

"Non mi meraviglio più di niente con te, Hemmings" esclama in un sospiro.

Porto le sue mani legate sopra la testa e le blocco con le mie, muovendomi sinuoso su di lui, ancheggiando ed esasperando l'eccitazione di entrambi.

Touch of silk - Larry Stylinson F. F. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora