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Zayn's pov

Un'altra giornata di lavoro sta quasi per terminare, è pomeriggio ormai, e io sto sistemando l'abito per Robert sulla rella.
Lo ammiro, sfiorando con le dita i dettagli delle cuciture, gli orli, la morbidezza delle stoffe... devo ammettere che il risultato è perfetto.

Sono veramente orgoglioso del mio lavoro, mi sono sentito immediatamente ispirato e l'ho creato in pochissimi giorni, ora attendo solo il giudizio del cliente che, devo confermare, mi ha lasciato alquanto confuso e imbarazzato per i continui complimenti.

È strano come un uomo che non ti conosce, possa fidarsi ciecamente di te e commissionarti un lavoro importante.

Sto pensando al Diavolo e...

"Buonasera Zayn" dice entrando sorridente.

Il mio cuore perde un battito, forse due.
Sgrano gli occhi per la sorpresa, non mi aspettavo di averlo nei miei pensieri e un attimo dopo davanti agli occhi, in carne ed ossa.

"B-buonasera Robert" lo saluto imbarazzato.

"Passavo di qui e... non ho resistito... volevo veder..."

Non credo alle mie orecchie, cosa sta per dire?! Che voleva vedermi?!

"... lo" conclude la frase.

"C-come scusa? Non... non capisco" ribatto confuso.

"Il vestito, Zayn, mi riferivo al vestito...l'ho visto appeso passando davanti alla vetrina" dice beffardo, con un sorriso sornione.

"A cosa pensavi mi riferissi?"

"Mmh...all'abito, certo all'abito" rispondo nervosamente, muovendomi a caso nel negozio.

Robert mi guarda senza perdere il sorriso sulle labbra, mentre io sento il viso arrossarsi.

"L'hai finito velocemente e devo dire che il risultato è eccellente!" esclama entusiasta, appena gli porgo il frutto del mio lavoro.

"Davvero ti piace? Se vuoi posso apporre qualche modifica qua e là, non so, sulle cuciture o..."

"È perfetto, Zayn, non devi modificare nulla. Non avevo dubbi sulla tua bravura" mormora avvicinandosi.

Prende il completo tra le mani, sfiorando le mie con le sue dita.
Continua a fissarmi con quegli occhi azzurri intensi.
Mi sento sempre più agitato, non capisco il perché, soprattutto non capisco dove caspita sia Harry quando c'è bisogno di lui qui.

Maledette commissioni che ha sempre da svolgere... intanto mi lascia qui da solo in balia di un cliente che sembra, a tutti gli effetti, un adulatore nato.

"Posso provarlo?" mi chiede.

"Sì, certo, prego accomodati pure dietro al paravento" dico indocandogli la zona.

Cerco di non pensare a cosa stia succedendo dietro a quel paravento, guardo ovunque per la sartoria evitando di puntare lo sguardo tra gli spazi leggermente aperti del divisorio, ma i miei occhi sfuggono al mio controllo e di tanto in tanto corrono in quella direzione.

Lo intravedo cambiarsi, sfilando i pantaloni con una lentezza estenuante... sembra lo stia facendo apposta.

Infila il completo nuovo e ritorna verso di me.
È stupendo, devo ammettere che il completo scuro che ho confezionato gli sta d'incanto, mette in risalto i suoi occhi azzurri e i suoi capelli biondi, che ora ha raccolto leggermente indietro.

"Allora? Come sto?" chiede sorridente, mentre gira su se stesso al centro della stanza.

Deglutisco sonoramente, abbassando lo sguardo il più possibile.

Touch of silk - Larry Stylinson F. F. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora