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Zayn's pov

Sono seduto alla mia macchina da cucire, concentrato nel mio lavoro per non sbagliare niente.
Sto cucendo una parte dell'abito per quel cliente che ha fatto perdere la testa a Harry, lui è lo stilista e il sarto principale, ma io lo aiuto nel confezionamento e nella realizzazione di alcuni dettagli.

Faccio scorrere la stoffa sotto l'ago con delicatezza e attenzione, quando la porta della sartoria si apre, rivelando la presenza di un uomo.

Mi alzo e gli vado incontro per accogliere quello che presumo essere un cliente.

"Buongiorno! Come posso esserle d'aiuto?" domando sorridente.

"Buongiorno! Mi scusi non volevo interromperla" mi dice indicando la postazione che ho lasciato poco fa.

"No, non si preoccupi, mi sto portando avanti con un lavoro, ma sono a sua completa disposizione" dico, e noto un sorriso allargarsi sul viso del ragazzo di fronte a me.

È davvero un giovane uomo molto bello, capelli biondi leggermente lunghi, fisico asciutto e tonico, non eccessivamente alto, e due occhi azzurri come il cielo.

La mia attenzione viene catturata dalle sue labbra carnose che, mentre si muovono, creano un'armonia perfetta nel suo viso.

"Beh, ecco, ho sentito parlare molto della famosa sartoria Styles, e mi chiedevo come sarebbe stato indossare un abito cucito su misura da mani esperte e... passando davanti alla vetrina, sono rimasto colpito da l'immagine di un bellissimo ragazzo concentrato sulla macchina da cucire... la sua bravura ha attirato la mia attenzione, e non ho resistito. Così eccomi qua" racconta l'uomo sorridendo e grattandosi istintivamente la testa con una mano.

A quelle parole arrossisco involontariamente, abbassando lo sguardo per l'imbarazzo, non capita spesso che mi vengano fatti complimenti, di solito vengono riservati a Harry che è il sarto principale.

"Oh, la ringrazio, è davvero molto gentile... mmh... quindi vorrebbe un abito? Se vuole posso fissarle un appuntamento con il titolare, è lui che si occupa delle ordinazioni, le andrebbe bene per..." dico biascicando parole a caso per l'agitazione, ma vengo bruscamente interrotto.

"No, vorrei che me lo facesse lei" risponde, spiazzandomi totalmente.

"I-io?! N-non credo che... si, insomma, di essere in grado, di solito è il titolare ad occuparsi di tutto, io lo aiuto solamente" spiego arrossendo terribilmente, sento le guance andare a fuoco mentre porto il mio sguardo sulle mie scarpe, pur di non guardare quegli occhi di ghiaccio che mi stanno fissando.
Sento una terribile agitazione impossessarsi di me, sono confuso.

"Insisto. Vorrei davvero che cucisse lei il mio abito. Non metto in dubbio la bravura del suo titolare, il nome del negozio ne è la dimostrazione, ma anche il fatto che lei ci lavori... questo dovrebbe essere sufficiente come garanzia" dice l'uomo, continuando a sorridermi.

"V-va bene, d'accordo, spero di non deluderla"

"Non lo farà, ne sono certo..." sussurra ammiccando malizioso.

L'insistenza di questo cliente mi ha reso agitato, ma allo stesso tempo mi ha trasmesso sicurezza, so di poter creare anch'io qualcosa di valido, spero solo che ad Harry vada bene.

"Bene, allora cominciamo, mi dica che tipo di..."

"Diamoci del tu, per favore... ti va?" chiede spiazzandomi.

"S-si, certo va bene, allora che tipo di abito ti piacerebbe?"

"Qualcosa di semplice ed elegante, molto normale" risponde tranquillamente, il sorriso sempre presente sul suo viso.
Faccio fatica a tenere il contatto visivo con lui, sento i suoi occhi sempre puntati addosso a me in ogni movimento che faccio, mentre sfoglio insieme a lui il catalogo, e mentre gli prendo le prime misure basilari.

Touch of silk - Larry Stylinson F. F. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora