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Louis's pov

Sono passate due ore ma nessuno si è accorto di noi chiusi nel bagno.
Harry si muove frettolosamente avanti e indietro nella stanza preoccupato, batte colpi sulla porta ogni tanto gridando per farsi sentire, ma senza risultato.

"Harry smettila, è tutto inutile, il centro commerciale è chiuso già da tempo, non ci sarà più nessuno"

"Ma dovrà esserci qualcuno, magari della sicurezza, o personale per le pulizie, dovrà esserci un modo per uscire da qui" dice affranto, sedendosi sul divanetto accanto a me.

"Non lo so, non credo, si sarebbero già sentiti, credo che non vedremo nessuno fino a domattina"

"Domani mattina?! Ma sei pazzo?! E io dovrei passare la notte in un bagno pubblico?!" sbotta Harry sgranando gli occhi.

"In fin dei conti non sei l'unico in questa situazione" gli dico indicandomi con tono ironico.

"Oh giusto, dimenticavo che dovrei passare la notte in un bagno pubblico... con te!"

"Grazie, grazie mille maledetto destino del cazzo!" grida il riccio con le mani al cielo, ormai fuori controllo.

"Harry calmati, ora basta, non serve a niente agitarsi così, piuttosto cerchiamo di rilassarci e a pensare a un modo per passare questo tempo"

"E come vorresti trascorrere queste ore, sentiamo?" mi chiede incrociando le braccia e stendendosi comodamente sul divanetto.

Lo guardo sorridendo, non parlo ma fisso i miei occhi cerulei nei suoi.

"Louis..."

"Mh..."

"Cosa stai cercando di dirmi con quello sguardo?"

"Niente Harry... niente..."

Silenzio, cala il silenzio, ci guardiamo per secondi interminabili senza proferire parola, ma solo fissandoci intensamente.

"Scordatelo!!" sbotta Harry alzandosi furioso.

"Ma non ho detto niente!" dico alzandomi andandogli incontro.

"Non ci pensare neanche! Cristo, Louis! Vorresti scoparmi in questo bagno?!" urla Harry sbigottito.

"Stai dicendo tutto tu, io non ho aperto bocca" dico sghignazzando.

"Ma se proprio insisti..."

"Louis! Cazzo non posso crederci! Dio, voglio uscire da qua! FATEMI USCIRE DA QUIII!" continua a urlare Harry sbattendo i pugni contro la porta, in preda al delirio.

Mi avvicino cautamente a lui, afferro i suoi polsi facendolo voltare verso di me, lui si irrigidisce cercando di sfuggire, ma riesco a trascinarlo sul divanetto, facendolo calmare.

"Sshh... calmati, stavo scherzando, Harry per l'amor di Dio, cerca di mantenere la calma e guardami. Ora noi due staremo qui, ci stenderemo su questo divanetto che sembra essere la nostra salvezza per questa notte, ci rilasseremo e aspetteremo che qualcuno domattina ci apra. Andrà tutto bene, non serve a niente agitarci, ok dolcezza? "

Harry mi guarda con occhi lucidi, lo vedo rilassarsi, appoggia la testa sulla mia spalla e sospira. Intreccia le sue dita con le mie, disegnando con il pollice cerchi immaginari sul dorso della mia mano.

Io gli accarezzo i capelli, lasciandoci qualche bacio, il suo profumo è così intenso che inspiro profondamente senza rendermene conto... mi è mancato così tanto.
Lo sento sciogliere la tensione, lascia andare maggiormente la testa nell'incavo del mio collo, fino ad arrivare con il viso sul mio petto, appena sotto al collo. Il suo braccio ora è passato dietro alla mia schiena e stringe il mio fianco, si accoccola a me, respirando lentamente e profondamente.

Touch of silk - Larry Stylinson F. F. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora