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Louis's pov

Entriamo nel pub, prendiamo posto a un tavolo e ci accomodiamo, Harry si siede accanto a me da un lato e mister simpatia di fronte a noi, su quello opposto.
Il riccio è euforico e completamente entusiasta, è al settimo cielo, credo di non averlo mai visto così.

Continuano a chiacchierare scambiandosi abbracci ed effusioni, e la cosa mi crea disagio. Non capisco il bisogno che hanno di toccarsi sempre.
All'ennesima risata contornata da toccatine, decido di palesare la mia presenza, introducendomi nel discorso che stavano facendo, senza avere la minima idea di cosa stessero parlando, ma giusto per rivendicare il mio posto.

"Davvero interessante... aspetta come hai detto di chiamarti? Xanax? Xanny? dico beffardo.

"Xander"

"Ah, giusto Xander, scusa, questi nomi stranieri mi confondono"

"Ma io sono di Londra, esattamente come voi" ribatte con quel sorriso da cavallo.

"Vedi Louis, Xander è un mio amico d'infanzia, siamo cresciuti insieme, ci conosciamo da quando eravamo piccoli. È diventato un modello e per un pò di tempo ha collaborato con mio padre alla sartoria, posando per lui. Abbiamo praticamente lavorato insieme per un pò, poi Xander si è trasferito in America e da allora non ci siamo più rivisti, fino ad oggi" spiega Harry con un velo di malinconia.

"Sì, beh, me ne sono andato dopo che ci siamo lasciati... io e Harry ci siamo frequentati per un pò, ma è successo un secolo fa" ammette il moro con un sorriso nervoso.

<ecco, appunto, lo sapevo che c'era sotto qualcosa, ottimo Louis, ora mantieni la calma e conta fino a 10...1,2,3...>

"COSAA??! VOI DUE INSIEME?!" urlo all'improvviso senza riuscire a mantenere il controllo.

"Sì ma è successo tanto tempo fa, eravamo ragazzi, Louis, è stata una cotta adolescenziale, niente di importante, vero Xander?" dice Harry cercando di riportare la calma.

"Potevi dirmelo comunque subito Harry, non credi?" bisbiglio al riccio dandogli un colpetto alla gamba.

"Voi state insieme ora, giusto?" chiede Xander.

Io e Harry ci guardiamo e decido di prendere di petto la situazione prima che possa sfuggirmi di mano.

"Sì, Xander, stiamo insieme, da poco ma stiamo insieme" dico diretto, fissandolo negli occhi.
Vedo quelli di Harry puntati su di me, increduli e sgranati, ma lucidi ed emozionati.

"Ottimo, quindi Harry sei felice?"

"Sì, decisamente felice ora" risponde continuando a guardarmi, con un sorriso tutto fossette.

Riprendono a chiacchierare intensamente, tra vari racconti, risate, ricordi, e toccatine, sempre toccatine... la mano di uno sull'altra, la pacca sulla spalla, l'abbraccio, i sussurri nell'orecchio... come se niente fosse, come se quello che ho puntualizzato prima non li avesse nemmeno scalfiti.

Inizialmente Harry stava attento a non esagerare con l'approccio fisico, ma poi Xa-coso l'ha coinvolto sempre di più ed ora sono più fisici di prima.

Sento che potrei esplodere da un momento all'altro.
Vorrei solo che Harry si contenesse e non desse così confidenza a sto tizio.
Ok, hanno un passato e sono amici, ma potrebbero parlare senza toccarsi.
Soprattutto cercando di coinvolgermi un pò di più.
Lancio qualche occhiata a Harry cercando di fargli capire il mio stato d'animo, ma lui non coglie i messaggi, continuando a sorridermi per poi tornare a parlare con Xander.

D'accordo ora basta.
Ne ho avuto anche troppo di tutto questo.

Mentre i ragazzi sono intenti nei loro dialoghi, io faccio scivolare lentamente una mano sotto al tavolo, coperto da una lunga tovaglia, la allungo lentamente verso la gamba di Harry accanto a me e l'appoggio sul suo ginocchio.
Lui si gira, mi sorride e torna a conversare.
Io risalgo dolcemente la sua coscia, stringendo di tanto in tanto la presa, fino ad arrivare al cavallo dei suoi pantaloni, dove mi fermo tastandone prepotentemente il contenuto.

Touch of silk - Larry Stylinson F. F. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora