-Elizabeth, sono le 7:30! È in un ritardo clamoroso! Deve prendere l'aereo fra un'ora e mezza!
Alle parole di Hanna, balzo dal letto.
Avevo programmato tutto alla perfezione.
Ho detto bene: avevo. Solita e stupida Beth che non sono altro.-Che cosa? Hanna, spero che tu stia scherzando. Non posso perdere l'aereo. Poi chi se li sente i miei genitori?
-Ti ho chiamato varie volte ma mi hai sempre detto che era presto. Mi dispiace.
-No, non ti preoccupare, Hanna. Non è colpa tua. Se non mi avessi svegliato, alle 9:05, orario di partenza del volo, sarei ancora qui a dormire beatamente, quindi grazie.
Sto correndo come un pazza per tutta la casa. Non ce la farò mai. Non ci posso credere.
***
Sono le 8:40 e solo adesso ho parcheggiato la mia auto nel parcheggio dell'aeroporto. Ho cinque valigie! Come faccio a portarle da sola, tutte quante?
Dopo dieci minuti trovo uno dei tanti carrelli per i bagagli che, di solito, sono all'entrata ma, oggi, sono dalla parte opposta.
Dopo aver caricato tutto entro con molta difficoltà e raggiungo subito l'"imbarco-bagagli", dove c'è una fila di almeno novanta persone. Cerco un orologio in quel posto enorme. Sbianco quando vedo l'orario sul tabellone in alto: 8:56. Non può essere. Fortunatamente per l'imbarco-bagagli c'è sempre una corsia per i voli in partenza. Appena raggiungo la ragazza dietro il computer le urlo in faccia il mio volo, codice e tutto. Mi dispiace ma è un'emergenza.
-Ehm, Signorina Tomlinson, mi dispiace dirle che il suo volo è appena partito... La sposto sul prossimo volo diretto a Londra?
Ho perso il volo, non è possibile. È un incubo.
Mi sento come il protagonista di quel film che fanno vedere ogni anno durante il periodo natalizio. Questa ragazza come fa a stare tanto tranquilla? Una persona perde il volo e lei ha un sorriso a trentadue denti spiaccicato in viso. Beata lei.-Quando sarebbe il prossimo volo?
-Glielo dico subito, un attimo che controllo...
Aspetto due minuti perché questa cara ragazza non si sbriga.-Allora, il prossimo volo per Londra sarebbe alle 14:15 ma è pieno quindi andremmo sul volo delle... Sì, delle 20:35.
-Mi scusi, ho capito sicuramente male. A che ora sarebbe il volo che dovrei prendere?
-Alle 20:35. Le consiglio di tornare a casa e venire qui per le 18, in modo da fare tutto con calma e senza fretta.
Come alle 20:35? Avevo capito perfettamente prima. Non posso tornare a casa. Hanna aspettava che io me ne andassi in modo da poter lasciare le chiavi di casa all'agenzia immobiliare. Lei ha il volo per Manchester alle 11, dato che a Holmes Chapel non ci sono aeroporti. Almeno lei è messa bene con l'orario, a differenza mia che devo aspettare dieci ore in aeroporto dal momento che non mi sono svegliata in tempo. Stupida Beth che non sono altro.
-Oh, va bene. Per che ora è previsto l'arrivo?
-L'arrivo è previsto per le 11:30 ore locali. La metto su questo volo?
-Ehm, sì, grazie mille. Arrivederci.
-Arrivederci.
Mi avvio verso la mia auto per rimettere i miei bagagli al suo interno. Ancora non ci credo che sono entrate cinque valigie in questo scricciolo di macchina. Certo, bisogna dire che sono arrivata qui andando a 40 km/h perché avevo paura che il mio beauty-case volasse fuori dal finestrino.
Dovrei fare delle telefonate anche se non ho così tanta voglia di sentire le urla di mia madre e mio padre.
Prima di tutto, però, imposto la sveglia: penso che per le 18 vada bene.***
Le 17:50 arrivano in fretta e sono in macchina da circa otto ore, considerando però l'abbondante pranzo al McDonald's. Forse è meglio che vada.
Per una volta non sono in ritardo. Anche se sono sicura che prima delle 20.35 mi accadrà sicuramente qualcos'altro. Spero vivamente di no.
Mi siedo su una delle solite sedie rosse che si trovano negli aeroporti e, per ammazzare il tempo, tiro fuori il telefono e controllo le notifiche di We Heart It.
Mentre scorro tra le foto per mettere qualche hearts, la mia suoneria rimbomba in tutto l'aeroporto, attirando l'attenzione di tutti i presenti. Dopo aver controllato, mi accorgo che non era l'avviso di una chiamata in arrivo, bensì la mia stupidissima sveglia. Doveva per forza accadere qualcos'altro, altrimenti non mi chiamerei Elizabeth Tomlinson.
***
Sono le 20 precise e ho appena superato il controllo al metal-detector, quindi ciò vuol dire che è arrivata l'ora di salire sull'aereo.
Dopo aver consegnato il biglietto all'hostess che si trova all'entrata del mezzo, vado alla ricerca del mio posto.
Una volta trovato, sorrido quando realizzo che sia accanto al finestrino. Anche se di notte non si vedrà molto, domani non mi perderò l'alba per nessun motivo al mondo.
Dopo venti minuti, si sente la voce dell'hostess che annuncia la partenza del volo e augura a tutti i passeggeri un buon viaggio.
Bene, è ora di partire.
Londra, sto arrivando!~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Ciao!
Come sempre, la nostra Beth ne ha combinate di tutte i colori, dal volo perso alla sveglia dimenticata. Ad ogni modo, è riuscita a salire su un aereo diretto a Londra, e questo è da considerarsi un grande traguardo!
Commentate e votate! Baci xx-Marts.
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Fly away // h.s.
RomanceNella vita di ognuno di noi, a volte, capita di incontrare delle persone che non avremmo mai voluto conoscere e senza delle quali avremmo voluto fare volentieri a meno. È quello che capita ad Elizabeth in una calda giornata di settembre. Americana e...