Chapter 52

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-Signorina Tomlinson, capisco che il sabato sia stancante per tutti ma le chiedo solo un po' di attenzione da parte sua, per cortesia.
Sento la voce alterata della professoressa di matematica finanziaria che cerca di attirare la mia attenzione, cosa che fa più la gomitata da parte di Niall al mio fianco, mentre fissavo un punto indefinito del muro davanti a me.

Credo che quella appena terminata sia stata una delle settimane peggiori della mia vita. Pensavo di aver trovato finalmente la felicità, e invece avevo trovato solo un modo per essere ancor più triste di prima.

Dopo quella notte, non ho più parlato con Harry. Inutile negare che ci siamo evitati il più possibile, tanto che non è mai capitato che i nostri sguardi si incrociassero, nemmeno per errore.

Nonostante forse potesse aver ragione, io avrei corso il rischio di star con lui, sebbene comportasse l'essere lasciata su due piedi come finale della storia, cosa che lui ha fatto comunque ma prima del previsto.

Ho trascorso gran parte di queste giornate a studiare per distrarmi o vedere film della Marvel, sommersa da popcorn. Non ho avuto una grande compagnia da Cassidy, che vedo a stento la notte nel letto accanto al mio, e da Niall, che ha legato profondamente con Candice.

-Sai, devi piacergli molto.
Sento il commento del biondo davanti a me mentre si siede al nostro tavolo in mensa.

-Non mi interessa, Niall.
Sbotto mentre prendo la mia forchetta dal sacchetto in cotone per poi iniziare a mangiare il mio primo.

-Nei corridoi non ha mai lanciato uno sguardo a nessuna ragazza, se non per errore.
L'irlandese mi ignora completamente, continuando il suo discorso mentre distribuisce i tovaglioli al tavolo.

-E ai corsi delle lezioni che condivido con lui non l'ho mai visto parlare con nessuna ragazza. Strano Niall, non trovi?
Commenta Candice al mio fianco, prima di infilare un boccone di polpettone in bocca.

-Molto strano, tesoro. Chissà di chi è l'opera...

-Avete finito? Potrà anche comportarsi in modo diverso dal solito ma intanto ha fatto quel che ha fatto. Ha lasciato perdere quando tutto andava per il meglio, non affrontando il resto e quel che doveva venire in seguito.
Mi innervosisco a parlar di Harry, soprattutto per come è andata a finire.

-Elizabeth, sono anni che conosco Harry, e a questo penso che ormai tu ci sia arrivata. - sto per chiedergli maggiori spiegazioni sulle cartelle trovate in camera sua su ognuno di noi e sulla sua identità di Alexander Doyle ma deve averlo previsto, tant'è che mi blocca ancor prima di cominciare a parlare, mostrandomi il palmo della sua mano, come segno di fermarmi - Harry non ha mai avuto una relazione stabile, perché ogni volta è stato deluso. La maggior parte delle ragazze con cui è stato erano interessate più al suo aspetto che alla sua persona; si limitavano ai suoi riccioli scuri, alle sue iridi verdi e, per le più fortunate, ai suoi addominali. Tutte cadevano ai suoi piedi. Tu, Elizabeth, invece sei diversa. Dal primo giorno gli hai sempre tenuto testa, nonostante ti sia piaciuto dal primo istante.

-Niall! Non è vero!
Lo blocco, sbottando quando sento l'ultima sua affermazione che, ahimè, non è del tutto falsa.

-Sai benissimo che è vero, Beth. - continua Candice - Io penso che sia proprio questo quello che a lui più piace di te. Non sono qui da molto tempo, questo è vero, ma quando vi vedevo insieme, cavolo: i vostri sguardi, il vostro essere i più dolci del mondo a sfottervi e prendervi in giro come se non ci fosse un domani. Sembrava che avessi davanti una di quelle coppie che si trovano nei libri. Così diversi eppure così perfetti per star insieme.
Termina Candice, che nel frattempo ha già finito il suo purè.

-Candy, tu leggi troppi libri.
Scuoto la testa, non essendo completamente sicura di ciò che dice la mia amica.

-Guarda oltre le mie spalle, Beth - parla Niall improvvisamente, interrompendo me e Candice - Ci sono tutti i suoi amici al tavolo. Tutti. Come lo vedi?

Fly away // h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora