Chapter 40

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I giorni trascorrono piuttosto velocemente e il 21 dicembre arriva in fretta. Sebbene non apra ancora occhio, so bene che a breve suonerà l'allarme della sveglia per indicarmi l'inizio dell'ultima giornata di college prima delle vacanze invernali.

Con delle forze che non sapevo di avere, mi libero del caldo e comodo piumone che tanto amo, pentendomene subito dopo: mi ero dimenticata dei 3°C scarsi che ci sono fuori.

Corro subito verso l'armadio, afferro un jeans e una felpa a caso, per poi precipitarmi verso il termosifone vicino la vetrata del grazioso balcone, adornato per ordine della preside da delle splendide Stelle di Natale, da lucine chiare, alternate da piccoli fiocchetti di neve glitterati di bianco, e un alberello con diverse palline rosse e dorate, e appoggiandoci sopra gli indumenti da indossare.

Sulle pareti grigio cenere della stanza risalta particolarmente l'orologio blu notte che, con le sue lancette bianche, indica che fra qualche minuto la sveglia appena acquistata di Cassidy colpirà accidentalmente il muro.

Decido, però, di svegliarla io, per evitare che io perda un occhio come stava per accadere qualche mattina fa.

-Cassy, su, è l'ultimo giorno. Che ne dici di arrivare in orario almeno oggi?
Le sussurro, scuotendola leggermente dalla spalla. Mi sarei aspettata un suo "Solo altri dieci minuti" ma invece ho per poco rischiato di passare il Natale con un livido violaceo sullo zigomo dato che alza di scatto la testa, dandomi giusto il tempo di alzarmi velocemente.

-Oh mio Dio. Oh mio Dio. Il grande giorno è arrivato. Beth, il grande giorno è arrivato!
Cassidy così felice di prima mattina giuro di non averla mai vista.

Mi scanso quando la vedo alzarsi dal materasso e dirigersi in fretta e furia verso il suo armadio di legno chiaro.

-Ehi, come mai tutto questo entusiasmo?
Le domando scuotendo la testa in modo scherzoso mentre saltello per la stanza, cercando di infilare i pantaloni.

-Sei seria? Dopo questa giornata, torneremo fra quei brutti e scomodi banchi fra due settimane!

-Non capisco davvero tutto questo tuo odio...
Sospiro mentre preparo i libri per la giornata.

-Beth, a te non dispiace studiare. Io, invece, passo un'ora davanti ad un libro solo se ho interrogazioni da preparare.

-Va bene, ho capito. Hai vinto. Però mi mancherai in questi giorni.
Le dico piano, per poi tirarle il cuscino del suo letto ancora sfatto.

-Signorina, ti ricordo che domani pomeriggio dobbiamo andare a comprare i regali di Natale. Non ti libererai tanto facilmente di me.
Ammicca la ragazza, colpendomi in pieno con il suo guanciale. Mi ero completamente dimenticata, avrò da comprare più di quindici regali.

Dopo aver finito di ridere e scherzare ci avviamo, come da routine, nelle rispettive classi, aspettando che anche quest'ultima giornata scolastica dell'anno si concluda. Devo dire, però, che i corridoio colmi di ragazzi, soprattutto quelli sudati dalla testa ai piedi a causa dell'ora di ginnastica, non mi mancheranno per niente.
Raggiungo con grosse difficoltà il bar al primo piano dove mi attende Tyler. Appena intravedo la sua chioma scura, accelero il passo, raggiungendolo, per poi abbracciarlo da dietro.

-Ehi, ti sono mancata?
Alzo leggermente la voce, ridendo come una bambina.

-Cucciola, certo che mi sei mancata.
Si libera dalla mia presa per poi abbracciarmi come si deve, dandomi prima un bacio a stampo.

-Ehi, tieni, questo è per te.
Si allontana leggermente da me mostrandomi un milkshake al cioccolato.

-Non sai quanto lo avrei voluto prendere.
Dico felice, prendendo con entusiasmo il bicchiere trasparente che lascia intravedere il contenuto marroncino.

Fly away // h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora