Chapter 7

4.8K 265 30
                                    

Sono ancora davanti il cretino e intanto il tempo passa.

-Senti, vado di fretta e non mi va di perdere tempo con te.
Sbotto, puntandogli il dito contro, per poi dirigermi verso la mia macchina. Mi ha fatto scomodare affinché controllassi con lui che la sua auto fosse intatta ed illesa.

-Come ti permetti a parlarmi in questo modo? Nessuno si metterebbe mai contro Styles.

-Montato di testa...
Farfuglio mentre arrivo allo sportello della macchina. Prima che salga, però, decido di dirgli una cosa.

-Ah, scusami, Styles. Passando di qui ho visto una falegnameria. Vacci, così, magari, ti smontano.
Ribatto, chiudendo poi lo sportello dell'Audi e ignorando i suoi stupidi ed inutili commenti, andando alla ricerca di questo Starbucks, anche se non ho la più pallida idea di dove sia.

***

È da più di dieci minuti che vago per Londra con scarsissimi risultati. Compongo così il numero di mio fratello, forse faccio prima.

-Ehi sorellina, che fine hai fatto?

-Ehi Lou, è una lunga storia. Ad ogni modo, puoi dirmi dove si trova lo Starbucks? È da quasi un quarto d'ora che lo cerco.

-Beh, in realtà sei in ritardo di mezz'ora.

-Poi ti spiego cos'è successo quando arrivo.

-Aspetta, cos'è successo?

-No, piuttosto dimmi dov'è questo cavolo di Starbucks. Ce ne sono trecento qui a Londra!

-Ehi, calmati, non ti ho detto nulla.

-Ok, ma ora puoi cortesemente rispondere alla mia domanda?

-Sì giusto.

***

Dopo avermi finalmente detto dove si trovi lo Starbucks, lo raggiungo dopo cinque minuti.
Non vedo mio fratello da sei mesi. Alla sua vista, corro ad abbracciarlo e lui mi fa girare in aria, com'è solito fare ogni volta che mi rivede.

-Lou, mi sei mancato tantissimo! E... wow, come sei alto!
Dico, prendendolo in giro.

-Ti eri dimenticata di quanto fossi alto, sorellina?

Io adoro mio fratello.
Anche se spesso è un gran rompiscatole, devo dire che mi è mancato tantissimo. Mi è da sempre stato accanto ed è mille volte meglio di un migliore amico, perché sono sicura al cento per cento che lui non mi farebbe mai soffrire e gli voglio un bene dell'anima. Se non fosse stato per lui, non sarei la ragazza forte e sicura di sé che sono ora.

-Allora, raccontami un po'. Com'è vivere a Londra?
Domando, guardando i suoi bellissimi occhi azzurri.

-È stupendo! Sono sicuro che amerai alla follia questa città.

-Se lo dici tu, sono sicura che sarà così. E il college? Com'è?

-Andare al college è fantastico, perché sei libero di seguire i corsi che ti piacciono di più, fai nuove esperienze, e poi ci sono certe ragazze che...

-Louis, risparmiami quei dettagli, grazie.
Dico, dandogli una spinta.

-Non so se l'hai dimenticato, ma ti ricordo che ho 21 anni, quindi non c'è niente di male in ciò che dico ed è la verità.

-Sì, va bene, ma di questo parlane con i tuoi amici.
Dico ridendo.

-Bene, cosa vuoi fare ora?

-Che ne dici di entrare dentro?
Indico lo Starbucks di fronte. Ci ho messo tanto per trovarlo. Vorrei almeno prendere qualcosa.

-Ottima idea. Entriamo, su.

Questo posto è magnifico e fanno dei frappuccini che sono la fine del mondo. Poi, con quelle ciambelle esposte in vetrina... Come si può resistere?

-Grazie Lou, comunque ora devo correre da mamma e papà e subito dopo devo andare ai dormitori per sistemare la mia roba. Ho ancora varie cose da fare e domani comincia la scuola.

-Spero sarai fortunata e che ti ritroverai in stanza con una ragazza simpatica e, se sarà anche carina, ti ordino di presentarmela.

-Come devo fare con te? Tu, invece, come ti trovi con il tuo compagno di stanza?

-Oh, beh io non dormo ai dormitori. Sai, nel breve periodo in cui lavorai per papà riuscii a mettere da parte una bella somma di denaro e così io e un mio amico abbiamo deciso di affittare una casa qui in zona. Eravamo stati messi in stanza insieme al college ma abbiamo preferito non restare ai dormitori.

-Quindi mi stai dicendo che abiti in un casa tutta tua?

-Non è proprio tutta mia, visto che la condivido con questo mio amico, ma sì, abito per conto mio.

-È fantastico! Devi assolutamente farmela vedere anche se non ora dato che devo scappare. Ciao ciao, Carota!
Esclamo, dandogli un bacio sulla guancia e correndo verso la mia auto. Lui odia essere chiamato "Carota", solo che adoro stuzzicarlo.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Ciao!
Come vi sembra questo capitolo? Eccovi qui il fratello di Beth, quello che tutte vorremmo. Chi non vorrebbe avere come fratello un Louis giocoso?
Votate e commentate! Fatemi sapere se vi piace la storia. Baci xx

-Marts.

Fly away // h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora