Fisso la scena che si presenta davanti ai miei occhi piuttosto scettica, cercando di capire cosa fosse successo esattamente ma non riesco ad arrivare ad una conclusione.
Scruto stranita il volto dell'australiano con la sua solita bandana rossa legata intorno alla fronte, per poi spostare lo sguardo sul viso di mio fratello che spruzza felicità da tutti i pori.
Dopo questa, credo che questo college sia frequentato da studenti bipolari: prima Harry che passa dall'essere un serpente che sputa veleno all'essere un tenero unicorno, poi Niall che all'inizio si è mostrato timido e adesso è più scatenato che mai, e infine mio fratello, che è passato dall'odiare il biondo al fare i salti di gioia per il suo "ingresso" nel loro clan di imbecilli.
Scuoto la testa nel tentativo di liberarmi di tutti questi pensieri per poi stringere più forte al petto il libro di Jojo Moyes.
Proseguo, così, il mio percorso che ha come destinazione la mia camera e il mio adorato cuscino in cui affonderò immediatamente la testa alla sua vista.
Mi blocco di scatto per poi ritornare subito indietro quando mi rendo conto di aver superato un armadietto con le ante in vetro. Non che mi interessi la struttura metallica e lo spessore del vetro dell'oggetto ma solamente adesso ho notato cosa tiene custodito al suo interno: medaglie, coppe di vari tornei, fotografie di gruppo, fasce e premi vari.
Resto ad osservare immagini che mostrano squadre di pallavolo, podi di gare di nuoto e ragazzi che tengono fra le mani quelli che sembrano degli attestati di riconoscimento.
La mia curiosità aumenta quando riesco a riconoscere Harry in una foto di gruppo di una squadra di calcio.
I capelli castani erano leggermente più corti, per tale motivo avevano una forma ancora più riccia, bloccati da una sottile fascia bianca, abbinata al completino che indossa.Faccio comparire un'espressione da ebete sul viso quando rimango a fissare il suo splendido sorriso e le sue adorabili fossette che gli contornano quelle sue dannatissime labbra perfette alla perfezione.
Distolgo la mia attenzione da Harry solo quando percepisco il tintinnio del telefono, segno che indica l'arrivo di un messaggio.
Lo estraggo dalla piccola tasca dei jeans, leggendo, poi, che Cassidy è appena ritornata in stanza, aspettandomi.Dopo averle risposto, mentre abbasso lo sguardo per rimetterlo al suo posto, su un ripiano più basso dell'armadietto scorgo qualcosa.
Mi abbasso leggermente, avvicinandomi il più possibile alla targa in metallo, realizzando di aver letto bene, se pur in una frazione di secondo.
"1° classificato - Gara studentesca Triathlon 2014
Niall James Horan - University College London"Resto ferma lì a rileggere quella frase per un tempo infinito, entrando nella confusione più totale.
"Se aveva già iniziato a studiare qui, per quale motivo ha interrotto gli studi per due anni?" Si domanda la mia coscienza, cercando di chiarirsi le idee.
Quando Alysia mi ha detto che Niall aveva conosciuto i ragazzi del tempo fa pensavo che si trovasse a Londra per un viaggio, ma non perché ci vivesse e studiasse.
Sobbalzo improvvisamente quando sento una mano appoggiarsi sulla mia spalla.
Sposto istintivamente lo sguardo verso l'alto e lascio andare un sospiro di sollievo quando incontro gli occhi dolci di Tyler, così mi rialzo, per avere una conversazione normale con il bruno.-Ciao Elizabeth, cosa stai facendo?
Mi chiede con un'espressione incuriosita sul volto, cercando di capire cosa ci facessi seduta quasi sul pavimento.
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Fly away // h.s.
RomanceNella vita di ognuno di noi, a volte, capita di incontrare delle persone che non avremmo mai voluto conoscere e senza delle quali avremmo voluto fare volentieri a meno. È quello che capita ad Elizabeth in una calda giornata di settembre. Americana e...