Capitolo 12

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BETH'S POV
Un rumore piuttosto fastidioso interrompe uno dei miei tanti sogni notturni perciò, con la testa infilata sotto il cuscino, cerco di far tacere l'oggetto infernale chiamato più comunemente "sveglia", facendo passare una mano sulla superficie del comodino a lato del letto.
Sobbalzo quando vedo l'orario indicato dal quadrante e dalle lancette: 7:45. I corsi cominciano alle 8 e questo vuol dire che ho solo un quarto d'ora per lavarmi, vestirmi, portare i libri nell'armadietto ecc. Insomma, sono spacciata.

In meno di due secondi, sono giù dal letto per poi correre come una pazza per tutta la stanza. Decido in fretta cosa mettere, prendo i vestiti e scappo in bagno.

Dopo essermi vestita prendo il foglio con i corsi e gli orari e noto che alla prima ora ho una lezione di storia medievale.

Prendo i libri che mi serviranno per la giornata, stacco il telefono dal caricabatterie ed esco dalla stanza.

Mentre cammino alla ricerca dell'aula accendo il cellulare e mi accorgo di avere due messaggi, uno di Niall e uno di Cassidy.

Da: Niall
Ehi Beth, ecco il mio orario di oggi:
matematica, letteratura, storia, francese, geografia.
Ci vediamo alla seconda ora.
Niall x

Da: Cassidy
Buongiorno Beth, se non mi hai trovato in camera questa mattina è perché alla prima ora ho spagnolo e la professoressa è terribile! Bisogna essere in classe alle 8 in punto altrimenti segna che sei arrivata in ritardo e ti lascia fuori dalla classe.
Ho dato un'occhiata al tuo orario e oggi abbiamo entrambe educazione fisica alla terza ora quindi ci vediamo alle 10.
A dopo.
Cassidy xxx

Sorrido leggendo i messaggi: fortunatamente ho un corso anche con Cassidy.

Guardo l'orario sul display del mio orologio ed entro nel panico al vedere l'orario: sono le 08:05. Sono in un ritardo tremendo anche se sono giustificata, visto che è il mio primo giorno.
Riesco a trovare la mia classe ed entro di corsa.

-Buongiorno, scusate il rita-.

-Signorina, le sembra questa l'ora di arrivare?

-Mi dispiace, è il mio primo giorno, non trovavo l'aula.

-Non accetto scuse, ma oggi è fortunata, la faccio entrare. Ma che non si ripeta mai più!

-Sì sì, non si preoccupi.

Cominciamo bene. Cammino lentamente alla ricerca di un posto libero e ne trovo uno affianco ad una ragazza dai capelli lunghi e biondi.

-Ciao, sono Isabelle, tu come ti chiami?

-Elizabeth.

-Okay Elizabeth, dall'accento non sembri di qui. Di dove sei?

Questa ragazza non mi piace, fa troppe domande e poi, l'insegnante ci sta guardando e non vorrei beccarmi una nota a causa sua.

-Scusami Isabelle, ma ci conviene sentire la lezione, altrimenti la professoressa si arrabbierà, ci guarda in cagnesco.

Sussurrai, cercando di essere più tranquilla possibile davanti gli occhi del Rottweiler fanatico delle piante.

-Hai ragione, avremo tempo per conoscerci.

***

Dopo un tempo che mi è sembrato infinito l'ora finisce, mi libero della curiosa ragazza e esco dall'aula. Ora dovrei avere letteratura perciò a breve dovrei vedere Niall nei dintorni. Finalmente qualcuno interessante.
Trovo facilmente l'aula, entro ma non vedo il biondino, perciò vado a sedermi in un banco vuoto dell'ultima fila. Appena lo vedo entrare gli faccio segno alzando un braccio, così viene a sedersi affianco a me.

-Ehi!

-Ehi, Beth.

Cominciamo a chiacchierare, cercando di non farci vedere dal professore, e l'ora passa velocemente. Vorrei rimanere qui seduta e continuare a parlare con lui ma purtroppo educazione fisica mi aspetta.

***

Sono le 12, e sono appena uscita dalla palestra. Sembro una pazza uscita dal manicomio: ho la faccia rossa più di quella furiosa di mia madre quando non riesce a trovare le chiavi della macchina, i capelli sembrano un nido di uccelli e ho i vestiti appiccicati al corpo a causa del sudore. In pratica, orribile. Per fortuna ora ho geografia, che è una materia abbastanza semplice, quindi posso riposarmi, per modo di dire.

Mi blocco quando riconosco Niall seduto in uno dei banchi della stanza. Pensavo di avere solo letteratura con lui.
Maledizione, mi vedrà in questo pessimo stato. Cerco di non pensarci e lascio che l'ora passi tranquillamente.

***

Mancano dieci minuti e finalmente si conclude questa prima giornata. Pensavo fosse tutto più semplice ma invece mi sbagliavo completamente. Il professore di geografia sta spiegando un argomento come il welfare state o cose del genere ma, sinceramente, non me ne può importare di meno.

Sto ancora pensando a quell'arrogante che mi ha tagliato la strada. Bisogna ammettere che era abbastanza carino e aveva delle labbra perfette, anche se cacciavano parole ed espressioni (come dice la mia professoressa di letteratura) scurrili e periferiche. Quella donna può essere anche simpatica ma è abbastanza strana.

I miei pensieri vengono interrotti dal suono della campanella, mi alzo, afferrando il libro con il piccolo astuccio. Tuttavia, prima che esca, riconosco l'accento irlandese di Niall chiamarmi.

-Beth, aspetta!

-Ehi Niall, cosa c'è?

-Ti andrebbe di pranzare insieme? Emh, sai siamo entrambi nuovi e-

-Certo!
Urlo senza neanche pensarci.

-Perfetto, allora... andiamo.

Siamo seduti ad un tavolo in mensa, e improvvisamente mi ricordo della festa quindi ne approfitto per invitarlo.

-Niall, posso chiederti una cosa?

-Si, certo, dimmi.

-Volevo sapere se ti andrebbe di venire con me ad una festa domani. Non saremo solo io e te, ci saranno anche Cassidy, che è la mia compagna di stanza, il suo ragazzo e un suo amico.

-Oh, ehm, sì, certo, mi piacerebbe molto.

-Davvero? Perfetto! Spero dicessi di sì.

-Oh, non ti preoccupare. Sarà un piacere, tanto non avrei niente di meglio da fare.

-Ah, quasi dimenticavo. Come ti trovi con il tuo compagno di stanza?

-Era meglio non fare questa domanda. È un pazzo patentato! Aveva smontato il mio letto per far spazio alla sua batteria. Bandana in testa e via con il fracasso! I ragazzi che abbiamo come vicini di stanza hanno detto che si mette a suonare la batteria anche di notte. La tua amica sicuramente lo avrà sentito qualche volta visto che le stanze sono abbastanza vicine.

Non appena sento tutto ciò, mi viene soltanto da ridere. Non riesco ad immaginare Niall, tranquillo e ordinato, con un ragazzo che è il suo opposto.

Dopo aver finito di mangiare, saluto Niall ma tornando nella mia stanza mi è sembrato di aver appena visto lo scontroso che mi ha fermato all'incrocio ieri. Mah, a quanto pare la stanchezza comincia a farsi sentire.

Stranamente non trovo Cassidy, nell'ora di educazione fisica mi ha detto che sarebbe tornata in camera alla fine delle lezioni. Evidentemente sarà ancora in giro, sicuramente con Zayn.

Mi cambio in fretta e mi stendo sul mio letto, addormentandomi con un sorriso da ebete sulla faccia, due occhi azzurro-ghiaccio nella testa e, stranamente, delle labbra perfette ma pericolose.

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Ehi!!

Come vi sembra questo capitolo? Nel prossimo comparirà il nostro Harry... Come si comporterà la nostra Beth? Speriamo che non si tirino i capelli a vicenda!

Vi volevo ringraziare per le 1890 letture, 167 voti e 31 commenti. Grazie mille! Continuate a leggere la storia se vi piace e fatevi sentire!

-Marts.

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