Capitolo 25

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Ormai la settimana di allenamento è quasi terminata infatti oggi è l'ultimo giorno in cui mi eserciterò con Bryan. Devo dire che è un ragazzo abbastanza simpatico. Inizialmente pensavo che fosse il solito montato di testa pur tuttavia mi sbagliavo. È molto gentile e si è sempre dimostrato simpatico nei miei confronti.

Beh, alla fine avevo ragione sul conto di Isabelle: quella ragazza nasconde qualcosa. Ho scoperto, tramite mio fratello, che da quando è qui ha una cotta gigantesca per Harry. Come lo faccia a sapere Louis non lo so ma credo proprio che sia vero.

Adesso sono seduta su una delle panchine di legno che si trovano all'interno della palestra, con il borsone accanto e il telefono fra le mani.

Sono le 18 e a breve dovrebbe arrivare Bryan. Purtroppo mi tocca stare in questo posto orribile anche oggi, dove sono circondata da palloni, cerchi, corde e attrezzi di tutti i tipi: insomma, un inferno.

Vedo il ciuffo del ragazzo comparire dall'ingresso principale e, appena mi vede, mi corre incontro.

-Beth!
Mi urla, per poi abbracciarmi. Strano.

-Ehi, Bryan. Cos'hai oggi?
Gli chiedo, sorridendogli leggermente.

-No, niente, solo che mi dispiace che sia l'ultimo giorno di allenamento. Fortunatamente, sei migliorata tantissimo.

-Sì, assai... Ma comunque quello che adesso so fare, è grazie a te.

-Che carina che sei! È stato un piacere aiutarti. Dai, non potrei stare sempre con te all'infinito, anche perché fra una settimana comincio a allenarmi anche io.
Mi dice, continuando a sorridermi.

Solo quando termina di parlare, mi ricordo che oggi Niall aveva gli allenamenti di calcio, proprio al campo qui accanto. Dovrebbero terminare fra mezz'ora. Sicuramente, ci sarà anche Harry.

Harry, Harry, Harry. Durante tutta questa settimana non ha fatto altro che ignorarmi. Ho sempre cercato di essere gentile con lui, nonostante l'incidente di quel dannatissimo bacio di qualche settimana fa. Mi manca averlo fra i piedi. Mi manca quando mi dava fastidio o quando mi chiamava con il suo stupido 'Ragazzina'. Semplicemente, mi manca lui.

-Beth?

Mi richiama Bryan, che passa la mano davanti il mio viso, come se mi fossi imbambolata. Effettivamente, lo sono.

-Oh, sì, scusami Bryan, e solo che sono stanca oggi. Solo questo.

Mento. Di certo, non posso dirgli che stavo pensando al ragazzo che lo odia con tutta l'anima. In effetti, ancora non capisco il motivo di ciò.

-Vuoi tornare in camera?
Mi chiede preoccupato.

-Oh, no no. Non importa.
Gli rispondo, sorridendogli.

-Sicura?

-Sì, sicurissima.

-Va bene, allora vai a cambiarti, ci vediamo qui fra qualche minuto.
Mi dice, per poi dirigersi verso lo spogliatoio maschile.

Apro controvoglia la porta dei camerini, scaraventando il mio borsone azzurro su una panca.
Oggi farei tutto tranne che correre a destra e a sinistra per prendere e tirare una palla.

Indosso i miei pantaloni ginnici grigi e una maglia bianca.
Mentre la infilo, mi rendo conto di indossare un reggiseno nero, di pizzo.

Perché sono così cretina? Spero vivamente che Bryan non lo noti ma escludo subito l'ipotesi che non ci faccia caso.

Decido così di mettere sopra la felpa rossa che ho appena tolto.

Esco velocemente e vedo Bryan che si è già cambiato.

Dopo circa quaranta minuti, comincio a sentire troppo caldo. Qui accendono i termosifoni da settembre, mi sembra giusto.

-Beth, non senti caldo con quella felpa?
Mi domanda il ragazzo.

-Chi? Io? No, sto bene, assolutamente.
Dico, facendo finta di nulla.

-Perché invece mi sembra che tu stia morendo di caldo?

-Ehm, io, no, sto bene. Sì sì.
Dico per niente convinta.

-Beth, non mentirmi.
Mi dice, guardandomi con i suoi bellissimi occhi verdi, ma che non sono nulla in confronto a quelli di Harry.

-Uhm, va bene...

Mi tolgo velocemente la felpa rossa, che però stringo subito al petto.

-Dalla a me, la appoggio lì.
Parla, indicando poi una panca.

-No no.

-Ma come no, Beth? Come facciamo a giocare poi?
Domanda ridendo.

-O-okay...
Gliela porgo, titubante.

Quando ritorna verso di me, come immaginavo, capisce subito il motivo per cui la indossavo, infatti mi continua a fissare e, l'unica cosa che riesco a fare, è guardare in aria, sperando di trovare una mosca.

-Oh, ehm, continuiamo, dai.
Mi dice, un po' timidamente.

Ormai è passato almeno un quarto d'ora dalla mia figura di merda.

-Beth, hai capito tutto quindi?

-Sì sì, non preoccuparti.

Sento aprirsi improvvisamente la porta della palestra, ma non ci faccio molto caso dal momento che sono intenta ad afferrare velocemente la mia felpa rossa.

-Grazie Bryan per tutto.
Dico, abbracciandolo.

-Oh, Beth, non preoccuparti, è stato un piacere.

-Dai, continuiamo a sentirci, okay?

-Ma certo! Dopo tutto questo, è ovvio!

Afferra il suo asciugamano e si dirige verso lo spogliatoio. Intanto io prendo il telefono e l'orologio dagli armadietti.

Improvvisamente, qualcuno da dietro mi tira, facendomi girare verso di lui.
Mi trovo a guardare gli occhi verdi che tanto amo, contornati da ricci bagnati a causa del sudore.

-H-Harry...

Balbetto ma senza ottenere alcuna risposta. Mi sbatte violentemente contro gli armadietti, provocando abbastanza rumore, tuttavia non gli importa dal momento che mi afferra da dietro le gambe in modo che esse circondino il suo bacino. Al solo contatto con esso, comincio a non capire più nulla. Decido alla fine di aprire gli occhi, che prima avevo istintivamente chiuso.

-Harry, cosa s-stai facendo?
Dico, guardandolo negli occhi.

-Quello che avrei dovuto fare da tempo.
Mi risponde velocemente.

Al sentire le sue parole, rimango più che confusa, non capisco cosa voglia intendere.
Solo quando appoggia violentemente le sue labbra sulle mie, mi rendo conto di ciò che voleva dire.

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Ehi!
Scusatemi tanto per questo clamoroso ritardo.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Votate e commentate se volete.
Un bacio xx

-Marts.

Fly away // h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora