Capitolo 24

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-Beth, dai, non essere pigra. Vedrai che non morirai spiaccicata per terra come una formica come dici tu.

-Questo lo pensi tu! Voglio vedere se ti obbligassero a fare un corso di ballo per poi gareggiare.
Dico al biondo, che mi sta trascinando dal braccio.

-Ehi! Cosa hai da dire riguardo al mio modo di ballare? Quello si chiama "stile libero".
Dice, facendo con le dita le virgolette mentre pronuncia le ultime due parole.

-Sì sì, certo, va bene, Ni'.

Siamo davanti il famosissimo portone di vetro della palestra. Si possono già intravedere alcuni dei ragazzi del mio corso che corrono come un ammasso di piccioni quando vedono una briciola di pane per terra.

Senza accorgermene, arrivo davanti lo spogliatoio delle ragazze mentre vedo Niall dirigersi verso quello maschile. Solo adesso ricordo che nel mio corso c'è anche Harry. L'ultima volta non è andata come previsto dato che sono stata costretta a far parte di una stupida squadra di pallavolo.

Appena varcata la soglia della porta, mi sento improvvisamente una ventina di paia di occhi puntati addosso. Vado, così, con la testa abbassata, verso una delle panche più nascoste di quel piccolo posto.

Posso riconoscere la voce di Alysia che parla con Fannie e Rosie, credo si chiamino così.

Mentre sto per riporre nel borsone i jeans che ho appena tolto, vedo dietro di me un'ombra.

-Ohi, Betty!

Solo lei mi chiama così. Mi giro con un sorriso falso verso di lei, sperando che mi si scolli di dosso.

-Isabelle, che piacere vederti! Anche tu fai palestra in quest'ora?

La guardo qualche secondo in faccia per educazione, per poi continuare a sistemare le mie cose e infilarmi le scarpe.

-Betty, non ricordi che stiamo insieme nelle ore di educazione fisica?
Mi dice, sempre con quel sorrisetto fastidioso sulle labbra.

-Oh, sì, scusami davvero tanto, adesso ricordo.
No, non me lo ricordavo proprio.

-Ma non preoccuparti! Cosa hai scelto?
Mi chiede, riferendosi alle squadre sportive del college.

-Eh, purtroppo farò pallav-

Non termino di parlare perché sento delle braccia intorno al collo.

-Betty, sono così felice! Giocheremo insieme!

Spero vivamente di essere in un incubo. Mentre si ricompone, la guardo con aria sconvolta.

-Oh, che bello. Anche se io non so giocare molto bene...

-Non preoccuparti. Facciamo una cosa: andiamo dalla Signora Holland e le chiediamo di trovarti qualcuno che, magari, in questa settimana, ti insegni tutto ciò che c'è da sapere e fare, okay?

Dopo aver terminato di parlare, mi rivolge un sorriso incoraggiante. Questa ragazza può essere appiccicosa come il miele o abbastanza strana, ma almeno sembra una persona gentile e buona.

-Ehm, si, okay.

-Su, andiamoci subito!

Usciamo velocemente dallo spogliatoio per poi dirigerci verso la cattedra della professoressa, al lato della grande palestra.

Fly away // h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora