Grace's pov
Inizio realmente a pensare che non mi abbiano preso.
Cosa ho detto di sbagliato?
Cosa ho fatto che potrebbe averlo infastidito?
Ripenso al mio colloquio, mi sono aperta. Ho parlato della mia vita.
Penso.
Mi ricordo il viso di quell'uomo, non riesco a ricordare dove. Faccio mente locale e per poco non mi strozzo con la tisana che stavo bevendo.
È il ragazzo del bar. Quello con i tatuaggi, braccia possenti e uno sguardo ipnotico. Non mi prenderà mai perché l'ho rifiutato, sicuro.Mi sembra un tipo a cui non piacciono i no, soprattutto dalle ragazze, ma dubito che qualcuno lo abbia rifiutato. Sono nei guai.
Cosa devo fare per rimediare?
Non posso fare niente, non posso andare da lui e dirgli 'ehi scusa se ti ho rifiutato ma sai non sapevo fossi il mio futuro 'capo' sarebbe da sfigati e da persone che sviano il problema. Non voglio fare quest'impressione, non è da me.Aspetto un altro giorno poi però vado a parlargli, non può penalizzarmi solo perché l'ho rifiutato e il povero cucciolo si è sentito offeso.
Dopo aver finito la tisana vado in doccia, ho bisogno di rilassarmi e pensare di meno.
Esco dalla doccia, asciugo i capelli, metto il mio pigiama di seta e vado nel letto.
Il clima che si respira qui a New York è molto diverso dall'Italia. Qui già è più fresco. In Italia la calura estiva dura quasi tutto il mese di settembre. Le persone qui sono sempre di fretta, quando scendo la mattina per una passeggiata vedo tanti uomini che parlano a telefono e si muovono freneticamente per le vie della città.A distrarmi da i miei pensieri è il mio telefono. Decido di rispondere pur non avendo salvato il numero.
"Pronto"
"Ciao" risponde dall'altro capo del telefono una voce maschile, una voce profonda.
"Chi sei? Non ho salvato il numero" dico io
"Sono il tuo capo, domani arriva in ufficio alle 9:00 in punto. Devi aiutarmi a sbrigare delle pratiche" dice velocemente e stacca. Che razza di maleducato!.
Ripenso alle sue parole. 'Sono il tuo capo' e subito capisco, sono stata presa.Salto dalla gioia, quello stronzo mi ha tenuto sulle spine per farmela pagare sicuramente, ma l'importante è che mi abbiano presa.
Controllo l'ora in Italia, è presto, chiamo mia mamma per darle la notizia.
"Tesoro !" Risponde mamma al terzo squillo
"C'è qualcosa che non va?"
"No mamma, ti ho chiamato per farti sapere che mi hanno preso allo studio" dico io con il sorriso sulle labbra.
"Tesoro sono fiera di te" mi dice.
Parliamo un po' e lei mi aggiorna sulle cose che accadono in famiglia.Ho sempre avuto in rapporto di amicizia con mia madre, qualche volta abbiamo litigato ma penso sia normale. Mi pento di avergli detto cose che non meritava in passato, ma il mio orgoglio non mi ha permesso di ammetterlo. Adesso che vivo da sola, lontano dalla mia famiglia, capisco quanto sia importante il legame familiare. Sono contenta di essere capitata in una famiglia unita.
Dopo aver scaricato l'adrenalina vado a dormire. Mi addormento con il sorriso sulle labbra, contenta di iniziare a costruire una vita indipendente o almeno spero di poterla costruire qui a New York.
Sono andata via dall'Italia per una soddisfazione personale, per prendermi la mia rivincita e spero che questa città ancora tutta da scoprire me lo permetta.
Non sono mai stata una fan delle città tanto affollate e caotiche, ma questa mi piace.
Mi trasmette tanta unione e felicità.
Ho deciso peró, nonostante avessi imparato l'inglese prima di andare all'università, di perseguire gli studi in Italia poiché anche i miei genitori potevano darmi una mano e poiché durante il periodo da 'studentessa' potevo fare pratica con lo studio di famiglia.
Mi è stato molto d'aiuto, nonostante sistemassi solo carte e pratiche per i clienti di papà ma comunque mi ha insegnato a crescere e poter imparare e avere qualcosa in più che magari altri non hanno avuto la possibilità di ricevere.Spazio autrice:
Ehilà, ho aggiornato a distanza di due giorni.
La storia sta prendendo forma e cerco di migliorare sempre di più nella scrittura.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
xoxo -A
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La luce in fondo al tunnel
Romance[DA REVISIONARE] Lui, proprietario di uno degli uffici più importante di New York (Robinson&law) ereditato dal padre, rispettato, affascinante, sexy, estroverso e senza peli sulla lingua. Se Andrew Robinson ha qualcosa da dire la dice senza badare a...