/1/ Grace

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Grace's pov

Sono Grace, ho appena finito l'università e mi sono laureata in giurisprudenza, un campo che va avanti da generazioni nella mia famiglia. Finalmente posso realizzare il mio sogno, viaggiare e fare quello che più amo. Sogno di lavorare all'estero, mi è sempre piaciuto scoprire posti oltre il mio confine territoriale e spero che un giorno possa avverare tutti i miei desideri. Sono una ragazza chiacchierona, a volte, anzi sempre , parlo più del dovuto. Amo dire le cose in faccia ma sempre educatamente, poiché tratto sempre le persone pensando sempre a come volessi che mi trattassero loro. Non amo per niente le cose programmate, mi piace vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo, godermi la vita facendo ciò che mi appassiona e non mi spavento degli ostacoli, d'altronde fanno parte della nostra vita. Non voglio che la mia vita sia solo programmi. Se programmassi tutto, per come sono fatta, appena si presenta un ostacolo andrei in palla. ho imparato piano piano a gestire i piccoli inconvenienti e il mio ingegno mi ha sempre aiutato molto.

Adesso sto con la mia famiglia per passare gli ultimi momenti con loro prima di partite per una nuova avventura. Non amo gli addii sono tristi, sembra che quando parti una persona non ritorni più e infatti è per questo che ho deciso di andare da sola all'aeroporto anche se sarà molto triste. Non voglio dire addio a nessuno della mia famiglia, solo la parola "addio" mi terrorizza al punto datarmi tremare il cuore. Non voglio veder piangere nessuno perché altrimenti scoppierei a piangere anche io. Sono una persona che tiene abbastanza alla sua famiglia, sono la mia roccia ed è grazie a loro che sono arrivata dove sono. A volte sono fredda, me ne rendo conto, ma no posso farci nulla. Il mio carattere è così, tendo ad allontanarmi quando una persona mi ferisce, agisco d'impulso. Me la prendo con me stessa per aver permesso che quella persona vedesse le mie debolezze. Ho degli aspetti del mio carattere che hanno bisogno di diventare più maturi, me ne rendo conto, ma so bene che devo crescere per cambiare.

È quasi finita l'estate e tra pochi giorni dovrò preparare la valigia.

Ho già trovato un appartamento dove stare, è molto luminoso e abbastanza grande per vivere una persona sola. So bene che già vivere da sola è abbastanza difficile ma addirittura vivere da sola e in un altro continente mi spaventa un po', ho sempre sentito il bisogno di avere la mia indipendenza, non che i miei non me la dessero, ho il bisogno di prendermi i miei spazi e sentirmi finalmente una persona realizzata. Voglio spiccare il volo, volare con le mie ali e andare lontano.

Ho deciso di partire dopo l'estate poiché i mesi di settembre e ottobre sono quelli in cui trovi lavoro più facilmente anche perché New York è una grandissima città quindi non penso troverò difficoltà a trovare lavoro con una paga che mi permetta anche di togliermi i piccoli sfizi.

Sono nata in una famiglia di avvocati , ormai era destino che seguissi le orme della mia famiglia ma nessuno mi ha mai obbligata a prendere la strada della giustizia. Sono sempre stata da sola in casa, i miei genitori stavano sempre in azienda ( Anderson Lawyer) o quando erano a casa erano impegnati a svolgere delle pratiche al computer anche se non mi hanno mai tolto attenzioni o fatta sentire abbandonata. I miei genitori pur essendo molto impegnati erano molto attenti anche quando non erano a casa, mamma mi lasciava da mangiare prima di uscire per lavorare e papà si preoccupava sempre che avessi un po' di soldi in caso volessi uscire per una passeggiata con le amiche.
Loro sono molto bravi con il loro lavoro, hanno sempre soddisfatto i loro clienti e sono sempre stati professionali anche quando si trovavano in ufficio con tutta la famiglia.

<< Grace siamo fieri di te e di quello che stai diventando >> mi dice mio padre con un luccichio che gli compare negli occhi appena mi guarda.
<< anche se ci dispiace che tu te ne vada, noi siamo sempre qui e l'ufficio è sempre a tua disposizione >> dice mia madre. Lei non vuole farmi partire, ha paura che il nostro legame si sciolga, perciò mi offre sempre un posto in ufficio anche se io non voglio. Ho volontariamente rifiutato il posto che mi hanno concessoNon voglio sconti, le cose devo guadagnarmele.
<< mamma lo sai che voglio realizzarmi da sola, non voglio essere dipendente dai miei genitori.>> dico in tono deciso per far capire che non c'è niente che possa farmi cambiare idea.

Esco dalla piscina di casa e vado a prendere un asciugamano per stendermi sul lettino e mettermi al sole.

La mia famiglia è benestante ma non mi vanto di quello che ho. Non mi piace che le persone si possano sentire in difetto. Non amo mostrare che mi vesto firmato o che il mio rossetto è Chanel, semplicemente perché non mi interessa che gli altri possano vedere la mia "ricchezza". Odio le persone che mostrano ciò che hanno senza ritegno. Chi ostenta non è davvero ricco.

Mi è capitato all'università di vedere persone così dato che ho frequentato un università privata, ma non vuol dire che io abbia ottenuto quello che ho senza sforzi. Ho dovuto studiare molto per laurearmi.


✅ revisionato

A-

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