Andrew's Pov
Suona la sveglia, come ogni mattina.
Mi alzo e vado dritto in doccia. Metto un completo sportivo e mi dirigo in palestra.
Fare esercizio fisico la mattina mi rilassa molto, è una routine per me. Si inizia meglio la giornata.
Sono una persona molto solitaria, mi piace stare da solo e ascoltare il silenzio che mi circonda, anche mio padre era così. nessuno doveva disturbarlo quando era silenzioso e pensieroso, voleva solo che gli altri si facessero gli affari loro . Odiava le persona impiccione, proprio per questo aveva una cerchia ristretta di amici con cui parlare delle cose più intime, si confidavano una parte con l'altra e nessuno ha osato mai parlarne con altre persone.
Quando c'era un problema si riunivano nel suo ufficio e chiudevano la porta, segno che nessuno doveva disturbarli.
Do pugni ancora più forti al sacco da boxe, sto sfogando la rabbia, la mia rabbia che orami ho dentro da ben 3 anni. Non ho nessuno che mi capisca realmente.
Mi basta il mio mondo.
Ho imparato con il tempo che le donne rovinano solo la vita, ti illudono e poi vanno da chi già ha fatto carriera. ma questo è un altro discorso.
Scendo dal tapis roulant orami dopo 1 ora e mi fiondo in doccia. Metto il getto dell'acqua caldo e cerco di sbollire la tensione che si è creata dovuta ai brutti pensieri che mi sono venuti in mente. A volte penso troppo.
Mi vesto, indosso una maglia nera che aderisce al mio corpo scolpito e un jeans nero più chiaro verso il centro. metto la giacca di pelle e delle sneakers. Esco di casa e vado verso l'ufficio con la mia moto. Il tempo è bello oggi.
Spero solo che trovi al più presto la ragazza che può essere perfetta per lavorare con me, mi sono scocciato di fare questo colloqui del cazzo, posso impiegare le ore che spreco per i colloqui per qualcosa di più utile, come per esempio svolgere pratiche che richiedono molto tempo e che mi annoiano, ma sono i rischi del mestiere.
Entro nel palazzo in cui si trova l'ufficio, saluto le ragazze alla hall e mi dirigo nel posto in cui passerò le prossime ore.
Mi siedo sulla sedia e prendo fiato per iniziare un'altra giornata di colloqui.
Dopo un'ora di parlantina mi prendo 5 minuti di pausa.Tra tutte le ragazze che si sono presentate nessuna mi piace, non hanno le palle nel dirmi ache qualcosa fuori posto.
Ho cercato di trattarle con apatia, sfrontatezza, ma loro non hanno detto niente.
Ce ne fosse stata qualcuna che mi abbia fatto notare il mio comportamento.
Alcune volte lo faccio di proposito, mi comporto in modo fastidioso per vedere se le candidate al posto in quest'ufficio hanno le palle di dirmi e farmi notare il mio comportamento poco educato verso di loro.Un buon avvocato deve avere le palle di affrontare le situazioni anche più imbarazzanti.
Ce ne sono stati di clienti poco educati in quest'ufficio ma sono anche loro che mandano avanti il mio lavoro e quindi se mi comportassi male e rispondessi a tono loro non ai presenterebbero e mettono una brutta parola sullo studio.
Devo essere sempre professionale, anche se quel cliente è il mio peggior nemico, devo pensare sempre alla vita e alla reputazione dello studio che mi ha lasciato mio padre, anche se lo disprezzo mi dispiace che tutti i suoi sforzi vadano a farsi fottere perché sono incompetente e poco paziente.Non ho mai detto di saper controllare la rabbia ma cerco sempre di controllare le prole quando ho un cliente davanti, ovviamente però dico sempre quello che penso, almeno sanno che hanno a che fare con un uomo leale e pronto a difenderli.
Cerco di trasmettergli sicurezza, forse la prima cosa per un buon avvocato.Spazio autrice
Ehilà ecco un nuovo capitolo della storia.
Spero vi piaccia.Stiamo iniziando a conoscere meglio il protagonista maschile presente nella storia.
Che ve ne pare?
xoxo 💋
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La luce in fondo al tunnel
Romance[DA REVISIONARE] Lui, proprietario di uno degli uffici più importante di New York (Robinson&law) ereditato dal padre, rispettato, affascinante, sexy, estroverso e senza peli sulla lingua. Se Andrew Robinson ha qualcosa da dire la dice senza badare a...