/16/ Una proposta alquanto strana

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Grace's pov

Resto di stucco da quello che è successo nell'edificio della Robinson&law. Mi avvio alla macchina pronta per tornare finalmente a casa che ho un disperato bisogno di un bagno caldo con candele profumate e musica soave per tutta la casa pronta per passare la mia serata.

Entro nella mia Range Rover e vado verso la mia dimora.

Appena arrivo a casa poso la borsa sula poltrona e vado verso il bagno, mi inizio a spogliare per potermi finalmente immergere nell'acqua ma sento il telefono squillare in cucina, sbuffo ma vado comunque a rispondere perché potrebbe essere una chiamata di lavoro anche se preferisco che sullo schermo uscisse scritto il nome di mia madre.

Come non detto, sul display del cellulare sta scritto il nome 'Mr. arrogante Robinson' ecco adesso devo anche subire le sue lamentele in caso non avessi svolto il varo come si deve , prendo un profondo respiro e rispondo, devo riuscire a non pensare a quello che è successo poco prima.

"pronto?" e aspetto la risposta dall'altra parte del telefono. Che ansia.

"Grace ti aspetto nel luogo del nostro primo incontro" io all'inizio non capisco cosa vogli dire, ma poi collego le cose e poi lui continua "davvero hai creduto che io non ti abbia riconosciuta?" mi dice. Io resto immobile con il telefono in mano e prima di staccare lui dice "ti aspetto, ti do dieci minuti, è una cosa importante" e attacca. E io che volevo solo armi un bagno rilassante, che illusa che sono stata, ormai con Andrew Robinson non si sta più tranquilli.

Mi rimetto i panni addosso, aggiungendoci però un giubbino più pesante perché la sera cala un po' di umidità. Prendo le chiavi di casa e vado verso il bar dove il capo mi aspetta.

Cosa mi vorrà chiedere? cosa verrò da me? Non ho svolto bene il mio lavoro? Mi è sfuggito qualche particolare? Tutte queste domande e nessuna risposta, ma mi accorgo di essere arrivata a destinazione. Faccio un profondo respiro ed entro. Il bar è pieno di uomini che parlano tra di loro, vedo pochissime donne ed è molto strano.

Guardo tutto il locale e poi mi accorgo di lui, dei suoi occhi che mi guardano con attenzione, dei suoi gomiti appoggiati al tavolo, e dal suo sorriso appena accennato che riserva a pochissime persone se non a nessuno. Lavoro da meno di un giorno nello studio ma ho già inquadrato un po' la persona che è Andrew, si vede che ha avuto un passato non facile e alquanto travagliato.

Vado verso il suo tavolo e mi siedo e vedo che lui alza il dito per poter chiamare il cameriere.

"allora di cosa voleva parlarmi" chiedo guardandolo negli occhi, nello stesso instante si avvicina un cameriere, penso stia sulla 30ina, per poter prendere l'ordinazione.

"diamoci del tu, fuori dallo studio almeno" mi dice, lo trovo alquanto imbarazzante.

"ok, di cosa volevi parlarmi Andrew?" dico con tono più deciso, ne sto avendo abbastanza del suo comportamento così spavaldo e rude.

"non è una cosa riguardante il lavoro" mi dice sinceramente abbassando lo sguardo

"di cosa si tratta allora?"

"mia zia sta preparando un gala di beneficenza, e assieme al gala ha organizzato un'asta di beneficenza per poter ricavare più soldi possibili, lei mi ha dato una collana dal valore di oltre 50.000 e mi ha detto di darla alla mia ragazza visto che qualche mese prima le ho detto di essermi fidanzato, ovviamente è una bugia" si ferma un attimo e poi continua io suo discorso, ma ho già capito dove vuole andare a parare ma ovviamente lo lascio continuare "devi accompagnarmi al gala e indossare la collana". A quell'affermazione sgrano gli occhi, mi aspettavo che mi proponesse il gala ma non che mi dicesse che dovrei indossare la collana.

"perché proprio io?" chiedo, curiosa.

"sembri la più adatta" mi dice, nei suoi occhi leggo la sincerità ma non so se accettare, è un impiccio ma per una buona causa.

"ci devo pensare, ti faccio sapere domani" dico, finisco il mio drink e me ne esco da quel locale che sembrava diventare sempre più opprimente e pieno di gente.

Devo pensare alla proposta di Andrew, il gala è per una buona causa sicuramente e i miei genitori apprezzerebbero il gesto fatto da me ma non so che impressione possa fare allo studio in caso si venisse a sapere, ma molto chiaramente poco mi importa.

Entro nel palazzo per raggiungere casa e rinunciare ormai al bagno rilassante che tanto desideravo, e decido di prepararmi qualcosa di molto veloce e pratico per potermi mettere subito nel letto e dormire, forse ho già preso una decisione sulla proposta offertami poco prima, magari non è una cattiva idea.

Prima di addormentarmi chiamo mia mamma per un consiglio, non la sento dalla notizia dell'assunzione.

"ehi mamma come va?" le chiedo dopo aver risposto al secondo squillo.

"tutto bene amore?"

"mamma mi serve un consiglio" dico io.

"Dimmi" subito mi risponde

"Il mio capo mi ha chiesto di partecipare ad un gala di beneficenza ma come la sua ragazza" sento il silenzio dall'altra parte del telefono, poi "amore pensa che è il tuo capo ma che comunque è per beneficenza" ok, per lei è un 'va bene' . Ma per me? Va bene passare una serata con lui insieme ai suoi parenti? Non lo so, non so se accettare la proposta o declinarla sapendo poi di pagarne le conseguenze. Andrew è un tipo abbastanza riservato, nessuno sa nulla di lui aperte quello che esce sui giornali che raccontano di lui tante cose banali e alquanto patetiche.

Dopo aver salutato mia mamma, vado in camera da letto, appoggio la testa sul cuscino e mi addormento serenamente, pensando a cosa io debba affrontare domani a lavoro.

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