/30/ "Forse mi sono innamorato di te"

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Grace's pov

Sono ore che aspetto in sala d'attesa per sapere in che stato si trova mio padre. Non mangio da quando sono arrivata e non voglio alzarmi da questa sedia costi quel che costi. Mia madre mi ha ripetutamente detto di andare a casa e riposare, devo ancora smaltire il jet-leg e sono super stanca ma per il mio grande eroe farei di tutto. E' sempre stato l'uomo che mi ha supportata in tutto quello che ho fatto, è stato l'uomo che non mi ha mai delusa e non mi ha mai mentito in tutta la mia vita tranne che per adesso. Papà non mi aveva mai parlato del suo stato di salute e quindi io non me ne facevo un problema.

Luca mi ha chiamata appena è arrivato a casa sua, mi ha detto che voleva stare con me e farmi compagnia in questo momento quindi adesso è accanto a me che mi fa poggiare la testa sulla sua spalla e io cerco di non addormentarmi per vedere arrivare il dottore e dirmi che mio padre potrà tornare a casa sano e salvo. Non sopporto i momenti di attesa in ospedale, anzi forse non sopporto proprio l'aria dell'ospedale, mi viene la nausea a sentire solo l'odore di disinfettante oppure mi sento morire quando vedo gente in lacrime perché un familiare non ce l'ha fatta o l'intervento non è andato a buon fine, ma mi si riempie il cuore di gioia quando vedo quelle facce sorridenti abbracciare chi sta uscendo dalla stanza con la sua borsa colma di vestiti per tornare a casa e continuare a vivere la vita come stava facendo in modo da buttarsi il momento brutto passato in ospedale alle spalle. A distogliermi dai miei pensieri è la voce del dottore "signora Anderson?" chiede vicino a mia madre. "le condizioni di suo marito stanno migliorando ma non bisogna ancora affrettarsi a dare delle conclusioni" e il mio cuore ritorna a battere, il mio eroe sta lottando e sta vincendo.

"dottore si sa cos'ha?" chiede mia madre con voce tremolante. "stiamo ancora cercando di capirlo signora, ma non si preoccupi lo scopriremo presto" lui rassicura mia madre e scompare nel lungo corridoio azzurro.

"mamma allora io vado a cambiarmi e a mangiare qualcosa" dico io sapendo che mio padre posso passare la notte. "va bene amore" mi dice e io dico a Luca di andarsi a fare una bella dormita e in caso di novità lo avrei avvisato, lui annuisce e io esco dall'ospedale dopo aver salutato lui e mia mamma.

Vado verso casa con la macchina che la mamma mi ha dato in prestito ma appena arrivo fuori al palazzo vedo una persona che non avrei mai voluto vedere o almeno non in questo momento, non riesco a credere che lui sia qui o almeno spero non sia solo un' allucinazione.

"che ci fai qui Andrew?" chiedo io cercando di essere il più distaccata possibile.

"volevo chiarire la situazione, so bene cosa Jakson ti ha raccontato e credimi le mie intenzioni non erano quelle" mi dice "non voglio che tu mi creda all'istante o mi perdoni per le mie azioni nei tuoi confronti, sono qui per dirti la mia versione della campana e penso che abbia il dovere di farlo" continua lui e io faccio segno di continuare.

"Jakson mi ha proposto la scommessa quando io e te non eravamo ancora nulla, ho dovuto accettare perché sa bene come sono fatto e io non avrei mai rifiutato una scommessa del genere. Il mio scopo non era per nulla portarti a letto e poi lasciarti andare altrimenti non ti avrei mai portato a casa mia e non avresti mai dormito nel mio letto credimi" dice lui avvicinandosi lentamente, io indietreggio.

"e adesso perché sei qui ?, Spiegamelo perché potevi anche aspettare che tornassi a New York" dico io alzando il tono, non mi importa se c'è gente che ci guarda, sono già stanca dal viaggio e lui proprio adesso non ci voleva.

"sono qui perché forse mi sono innamorato di te. Non del tuo aspetto, non del tuo fisico come si possa pensare, per nessuna di queste cose. Mi sono innamorato della tua personalità, della tua bellissima ma maledetta risate che ogni volta mi fa scoppiare il cuore di gioia, mi sono innamorato del tuo perfetto e contagioso sorriso, tutto di te è perfetto. Tu sei perfetta. Forse io sono inadatto o del tutto sbagliato per te ma mi piace il modo in cui mi sento quando sono con te, ho persino smesso di fare incubi grazie a te." mi dice con le lacrime agli occhi e avvicinandosi a me. "in poco tempo ho sentito di nuovo la sensazione di casa ma tra le tue braccia e forse questa cosa per me è troppo sdolcinata ma ho avuto tremendamente paura di perderti e non poterti riavere più tra le mie braccia. Non saremmo perfetti ma io voglio solo te perché tu, piccola Anderson, mi hai stregato con il tuo fascino e i tuoi occhi tanto buoni e gentili quanto sexy e provocanti" continua lui. Io non credo a quello che dice, non è da lui fare questo cose per quanto poco lo conosco non si sarebbe mai azzardato a dire queste cose né a venire qui in Italia per dirmi una cazzata.

"Andrew dimmi che è la verità guardandomi dritto negli occhi" dico io ormai con le lacrime che minacciano di uscire

"si Grace è la pura e semplicissima verità" mi dice guardando viso negli occhi per poi pendere tra le sue mani il mio volto e dargli sulla bocca un bacio a stampo bellissimo.

Non ho mai visto Andrew aprirsi così tanto. Da quello che mi avevano raccontato era un tipo abbastanza freddo ma sinceramente non ho mai creduto alle cose che dicevano su di lui e quindi volevo conoscerlo di persona per capire che carattere avesse.

Ora ho capito che lui sotto la sua corazza ha un cuore che desidera dare alle persone che non lo butteranno via come qualcosa di inutile. Penso abbia sofferto molto anche per la sua situazione familiare. Lui non è mai stato capito davvero.

La luce in fondo al tunnelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora