Grace's pov
Sono in acqua, seduta sulla tavola da surf guardando il tramonto all'orizzonte. Non mi sono sentita mai così libera e rilassata, mai sentita così lontana dalla realtà. Chiudo gli occhi cercando di godermi il filo di vento che tira tra i miei capelli, non è fastidioso assolutamente, non è un vento freddo ed insopportabile simile a quello che c'è d'inverno anche in Italia.
La suoneria del telefono mi fa quasi venire un infarto, odio la suoneria del mio cellulare dico sempre che devo metterlo in modalità "silenzioso" almeno nessuno mi disturba.
Mi accorgo che mi sono addormentata nella vasca da bagno e tutta quella libertà era un sogno ma mi accorgo di non aver ancora risposto al telefono, sbuffando alzo il telefono per vedere il nome che appare sul display. E' Andrew."amore dimmi?" dico io cercando di non sembrare irritata dalla sua telefonata mentre ero nel bel mezzo di un sogno fantastico, ma lo ringrazio altrimenti non mi sarei più rivegliata.
"sei pronta?" mi dice. Cazzo l'appuntamento.
Guardo l'ora, sono le 19:00. Tardi.
"mi sono addormentata nella vasca da bagno, non sono pronta." dico io, è inutile dirgli una bugia.
"va bene, sono giù aprimi che ti devo dare anche un regalo e sbrigati altrimenti faremo tardi".
Detto questo lui bussa al citofono per poi bussare al campanello di casa. Lo faccio entrare e lo vedo con una busta molto particolare di Victoria's Secret. Ho già qualche idea di cosa ci possa essere in quella busta ma spetto che me lo dia lui."questo è tuo" dice lui porgendomi il sacchetto "ma, devo mettertelo io" continua. Dice avvicinandosi a me, prendendomi per la vita per poi darmi un bacio umido sul collo.
"va bene, ci sto" dico io andando verso la camera da letto.
Tolgo la mia asciugamano. Sono per la prima volta nuda di fronte a lui e mi sento quasi in imbarazzo. Si avvicina lentamente, senza distogliere lo sguardo dai miei occhi. Si avventa sulle mie labbra. Un bacio per niente casto, un bacio che racchiude la voglia di sentirci più vicini, un bacio colmo di passione e che esprime più di mille parole. Mi bacia il collo, scende sulla clavicola fino ad arrivare al mio seno. lo fremo, lo spoglio io, tolgo tutti i suoi indumenti tranne i boxer, indietreggio e lui per non schiacciarmi si alza sui gomiti ci poggiamo sul letto e lui continua a dare dei baci umidi fino ad arrivare all'ombelico, poi, si frema, mi guarda come se volesse il consenso.
"si Andrew" dico io non resistendo più.
"cosa vuoi Grace?" mi dice sussurrandomi nell'orecchio. La sua voce è molto sexy in questo momento.
"voglio te, Andrew"
Continua, fino ad arrivare a baciare la mia intimità.
"Andrew"
Tutto questo mi provoca delle emozioni talmente forti da sentirmi disorientata, non mi ero mai sentita cos' viva e felice prima d'ora. Sono cosciente che questa situazione porterà a logorarmi dentro, farmi male e far rifiorire le mie insicurezze.
"sai vero che stiamo facendo tardi al ristornate?" dico io guardando l'ora.
"ssssh" dice lui accarezzandomi i capelli e dandomi un bacio.
Mi alzo dopo pochi minuti, devo veramente vestirmi.
"ehi, ehi, quello te lo metto io" dice riferendosi al body rosso che c'era nella busta.
Me lo mette lentamente. Appena mette le spalline che reggono tutto il body mi guarda negli occhi e mi dice "secondo round?" io scoppio a ridere.
"no amore, magari dopo cena" dico io.
"amore?" mi guarda con un punto interrogativo.
"si, amore" appoggio appena le labbra sulle sue per poi indossare il vestito.
Per la cena decido di indossare un vestito rosso in raso aderente che è sorretto da due fili di nastro dello stesso tessuto e dello stesso colore del vestito in modo da far vedere anche la particolarità delle spalline del body sotto. Metto le mie Louboutin nere e prendo una pochette.
Andrew mi aspetta sul divano nel salone che è vicino l'ingesso della casa."allora? Andiamo?" chiedo io avvicinando alla porta.
"non ti pare troppo aderente il vestito?" chiede lui ancora seduto sul divano mentre mi guarda dalla testa ai piedi. Ho deciso di non mettere e calze. Non mi piacciono in generale. Il vestito è rosso e la calza doveva essere nude quindi ho preferito non metterla.
"no, a me piace" dico io aprendo la porta. Sbuffa e impreca sussurrando. Si alza anche lui, prende le chiavi della sua Audi e ci dirigiamo verso l'uscita. Entriamo in ascensore, con queste scarpe sarebbe impossibile scendere e scale.
Entro in macchina, metto la cintura e partiamo anche se con 30 minuti di ritardo, chissà se la prenotazione è ancora valida.
Andrew mi mette la sua mano tatuata sulla gamba e l'accarezza fino a salire un po' più su."Andrew" cantileno io.
"Grace" ribatte lui imitando. Mi sorride e posa subito dopo lo sguardo sulla strada.
Dopo circa 30 minuti arriviamo a destinazione, il ristorante da fuori sembra molto altolocato. Sin da subito, dall'entrata si nota che non è per niente un luogo che tutti possono permettersi.
Entriamo e Andrew mi cinge la vita appena vede un cameriere penso della nostra età avvicinarsi."piacere sono Luca, avete prenotato un tavolo" dice il povero cameriere riferendosi a noi ma continuando a guardare verso la mia direzione.
"si, Robinson" interviene subito Andrew incenerendo con lo sguardo Luca. Temo che lui sia italiano si nota dal nome che ha e dal suo accento.
"prego" ci dirige al tavolo per poi farci accomodare.
"grazie" gli mimo in italiano, lui mi rivolge un timido sorrido.
"giuro il prossimo sguardo che ti lancia quel Luca lo spezzo in due" mi dice lui guardandomi negli occhi.
"Andrew sono con te, non con lui" dico io prendendogli la mano per tranquillizzarlo.
Apprezzo che lui abbia mantenuto la calma di fronte a quella che sembrava una provocazione da parte del cameriere, ma non penso che lui volesse sedurmi o quant'altro penso stesse facendo solo il suo dovere. I clienti qui sono tutti molto ricchi, lui deve offrire la sua gentilezza e la sua professionalità ma avere comunque molta pazienza.Ho mangiato in molti ristornati del genere anche perché mangiavamo una volta a settimana insieme a tutta la famiglia.I piatti che abbiamo ordinato arrivano in 10 minuti e iniziamo a mangiare discutendo del più e del meno, sorridendo e godendoci un momento solo noi due.
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La luce in fondo al tunnel
Romance[DA REVISIONARE] Lui, proprietario di uno degli uffici più importante di New York (Robinson&law) ereditato dal padre, rispettato, affascinante, sexy, estroverso e senza peli sulla lingua. Se Andrew Robinson ha qualcosa da dire la dice senza badare a...