Andrew's pov
Non sento Grace da ieri mattina, dalla mattina della partenza per Atlantic City. Il cliente mi ha chiamato ed è stato soddisfatto di come lei abbia gestito la situazione.
Ho deciso una settimana prima della partenza che l'autista dovesse stare con lei qualunque spostamento dovesse fare, mi sento più sicuro così.
Ieri sera mi ha mandato la foto di un abito che lasciava ben poco all'immaginazione e mi sono infastidito, ho deciso di non risponderle e lasciarla col fiato sospeso. I locali di Atlantic City sono molto belli ma le persone che ci sono al di fuori di essi sono poco raccomandabili.
Mi alzo dal letto per ad allenarmi per poi farmi una doccia rilassante e scaricare i nervi che da ieri mattina sono tesi come una corda.
Appena sceso dalla doccia mi arriva una telefonata dal mio migliore amico Christofer, non so perché chiami a quest'ora, sono le 3:00, ma rispondo subito.
"amico dimmi" dico io, aspettando la sua risposta dall'altro capo del cellulare
"amico guarda gli articoli che ti ho appena mandato" dice lui. Appena me lo dice metto il vivavoce e apro l'articolo che il migliore amico mi ha mandato.
Resto di sasso, non ci posso credere. l'articolo dice: 'tentativo di molestia alla nuova ragazza dello scapolo più ambito d New York Andrew Robinson' e poi ne leggo un altro 'Grace Anderson, la nuova ragazza di Andrew Robinson è stata aggredita da tre uomini mascherati'.
Subito attacco la chiamata e cerco un volo per Atlantic City e raggiungere Grace. Il primo volo è alle 5:00 e decido di prenotare online in modo da fare il più presto possibile,. Mi dispiace che io l'abbia fatta sentire in colpa per il viaggio che voleva fare da sola. Non ci ho pensato ma penso che le serva un po' di spazio per sé stessa dopo la situazione difficile che ha appena superato.
Vado in aereoporto, ho avvisato a tutti i dipendenti che oggi lo studio rimarrà chiuso almeno finchè io non ritorno con Grace assicurandomi che stia bene dopo una visita all'ospedale.
'è in partenza il volo per Atlantic City' rimbomba la voce dagli altoparlanti dell'aereoporto. Odio le cose improvvise, mi piace avere tutto sotto controllo ma con Grace è impossibile. Lei riesce a farmi fare cose che non sarei mai in grado di fare. Adesso non ho neanche la valigia con un cambio ma uno zaino con a mala pena un paia di boxer.
Salgo sull'aereo e mi accorgi di essere il passeggero con il bagaglio a mano più leggero di sempre.
Mi siedo la posto che mi è stato assegnato e guardo fuori dal finestrino il decollo dell'aereo. Ho un jet ma non ho voluto prenderlo, è stata una cosa improvvisa e voglio che la cosa non coinvolga molte più persone di quanta ne abbia coinvolto. I giornali sono sempre stati molto invasivi anche per quanto riguarda la mia vita privata. Dopo la morte di mio 'padre' hanno cercato sempre di tirarmi cose dalla bocca che io non volevo dire. Non sono mai stato scortese con i paparazzi anche perché loro vengono mandati da qualcun altro.
L'aereo è decollato e guardo il cielo delle 5:00 del mattino. E' limpido e c'è un sole che poche volte vedo a New York, splende più di quanto abbia fatto. Lo prendo per un buon segno.
Dopo circa 2 ore arrivo ad Atlantic City, sono le 7:00 ed è tutto molto tranquillo. Non ho chiamato Austin perché volevo rimanesse con Grace fino al mio arrivo. Austin mi ha spiegato che Grace ha chiesto di andarsene e godersi una serata libera anche lui, questa cosa inutile dire mi ha fatto salire il sangue al cervello io ho chiesto espressamente che doveva rimanere con lei anche se Grace l'avesse dato la serata libera.
Prendo un uber e decidi di andare dritto nel luogo dove alloggia Grace per poterla vedere e assicurarmi personalmente che stia bene. Odio che qualcuno l'abbia toccata e cercato di abusare di lei, odio il fatto di non essere volato con ei nonostante avessi un cattivo presentimento e odio dannatamente he io le abbia permesso di andare da sola. Non possa farle un colpa, Grace vuole rescee da sola senza agevolazioni e di questo ne sono felice ma non voglio che lei debba rischiare la vita per la sua testardaggine. Da quando mi ha mandato l'ultimo messaggio, quella foto con quel vestito per un attimo mi è balenato per la mente di raggiugerla ma non volevo ostacolarla adesso invece mi peto di non aver dato ascolto al mio istinto per una volta e non aver preso un biglietto. Sono ormai le 9:00 e io non ho ancora visto Grace ne sentita per cellulare, ho provato a farle una telefonata ma non ha risposto e quindi le ho lasciato un messaggio in segreteria in modo che quando si svegli lo possa sentire.
Non mi sono mai sentito così preoccupato in vita mia, non ho mai preso un volo se non sul mio jet privato colmo di confort. Lei riesce a farmi uscire dalla mia confort zone e questo seppur mi disorienta mi fa sentire molto bene, come se stessi assaporando per la prima volta la libertà di essere me stesso.
Il cellulare squilla, è un numero sconosciuto. dopo la terza chiamata decido di rispondere.
'pronto' aspetto risposta dall'altro capo del telefono.
'ti è piaciuto l'articolo?' dice dopo pochi secondi una voce che pare modificata, è una voce robotica.
'quale articolo ' faccio finta di non saperlo, voglio scoprire chi ci sia sotto questa storia e penso il primo coinvolto sia proprio quello con cui sto parlando al cellulare.
'ma come? La tua ragazza è un bel bocconcino. Stai attento?' e la chiamata si chiude. Sono incazzato e voglio spaccare la faccia al pezzo di merda che l'ha minimamente sfiorata. Mi arriva un messaggio.
'se non vuoi riaccada, allontanati da tutto ciò cheti rende libero ' leggo, rileggo e più guardo lo schermo e più capisco che sta tutto per finire.
Decido di tornare a New York e lasciare un messaggio a Grace. Un ultimo addio colmo di tristezza e dolore.
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La luce in fondo al tunnel
Romance[DA REVISIONARE] Lui, proprietario di uno degli uffici più importante di New York (Robinson&law) ereditato dal padre, rispettato, affascinante, sexy, estroverso e senza peli sulla lingua. Se Andrew Robinson ha qualcosa da dire la dice senza badare a...