Grace's pov
È tutto molto strano.
Non mi sarei mai aspettata di avere una relazione con il mio capo appena arrivata a New York.
Voglio però continuare a concentrarmi sul lavoro e sul mio obbiettivo, non voglio che un uomo mi ostacoli o che a causa di un uomo non riesca a realizzarmi.
Voglio diventare qualcuno su cui chiunque può fare affidamento.E' finita la mia settimana lavorativa e posso rilassarmi un po' e scoprire la città che potrebbe realizzare i miei sogni. Ho fatto molti viaggi con la mia famiglia fin da quando ero una neonata. Mi piaceva prendere l'aereo e guardare dal finestrino le nuvole in contrasto con l'azzurro del cielo limpido. I miei genitori prendevano sempre i posti vicino al finestrino, sapevano che mi piaceva così tanto da incantarmi quando andavamo a fare un viaggio. Amo scoprire posti nuovi e poter poi un giorno raccontare ai miei figli tutte le mie esperienze e sperare che possano farle anche loro.
Il posto più bello in cui sono stata è Parigi. Non perché pensi che sia la città dell'amore ma perché è la città che mi ha trasmesso molta eleganza e serenità. Ho visitato i musei per vedere l'arte parigina. Appena arrivata in Francia mi sono guardata intorno e ho chiuso gli occhi per godermi l'aria diversa dal mio paese di origine. Ero piccola si, ma mi ricordo ogni minimo particolare della mia esperienza. Parigi è un ricordo ormai impresso nella mia mente, un luogo ricco di avventura e colmo di bellissimi luoghi.
Mi piacerebbe qualche giorno ritornarci.Mentre penso alla mia infanzia guido verso casa per cambiarmi e andare a fare un po' di shopping, è da tanto che non compro qualcosa e poi mi serve un po' di tempo per me stessa, per capire come la mia vita sta cambiando, sto iniziando ed essere indipendente e questa cosa mi piace particolarmente.
Mi arriva un messaggio, è Andrew.
- dove sei?- mi scrive
-sono appena tornata a casa per uscire a fare shopping- dico io
-non mi hai nemmeno salutato, dovevo dirti una cosa- leggo e vado in panico, cosa vorrà dirmi?
-vieni con me - dico io
-no dai-
- Andrew non era una domanda, poi passiamo un po' di tempo insieme e mi parli della cosa che dovevi dirmi- scrivo io mentre mi vesto più comoda. Quando vado a fare compere preferisco mettere qualcosa da togliere molto velocemente così non perdo il doppio del tempo.-arrivo, ma della cosa che dovevo dirti te ne parlo stasera a cena- mi scrive. Faccio finta di ignorare il fatto che lui mi abbia invitato a cena e rispondo con un semplicissimo -ti aspetto-.
Guardo dalla grande vetrata di casa mia che lui è arrivato così prendo il giacchetto e scendo.
"ciao" dico io mentre entro in macchina e metto la cintura di sicurezza. Lui non risponde ma mi guarda, il suo è uno sguardo strano quasi pentito come se si volesse scusare per qualcosa."ehi, perché mi guardi?" dico io guardandolo a mia volta.
Non dice nulla. Con la sua mano prende il mio mento, mi alza un pochino la testa per poi avvicinarmi e darmi un bacio sulle labbra.
"ciao" mi dice e sorride. Nei suoi occhi vedo un luccichio e poi vedo il mio riflesso.
"allora, dove andiamo?" mi dice guardando la strada.
"Victoria's Secret, mi serve dell'intimo" dico io senza nessun imbarazzo
"bene, ci divertiremo allora" dice lui accelerando.
Adoro la velocità, mi piace il brivido e l'adrenalina che provoca il vento nei capelli e la libertà che si prova. Mio padre ha sempre avuto macchine sportive e da piccola sognavo di guidarle un giorno, già immaginavo il giorno in cui avrei preso la patente e mettere le mani sul volante delle sue auto. Purtroppo i primi anni a causa della mia poca esperienza non potevo ancora guidarle ma appena varcata la soglia dei 20 anni mi sono subito fiondata su una di quei gioielli.Arriviamo davanti al negozio che Andrew brama da quando è stato informato. Scendo dall'auto.
"allora, vieni anche tu?" gli chiedo visto che è rimasto imbambolato.
"nulla stavo ammirando il tuo sedere" mi dice senza peli sulla lingua. Io scoppio in una risata, non riesco a non ridere poiché mi è piaciuto il modo in cui lo ha detto, è stato spontaneo.
"dai, andiamo. Scendi dall'auto" dico io chiudendo lo sportello e andando sul marciapiede.
"andiamo" mi dice lui mettendomi la sua mano nella tasta posteriore dei miei jeans scelto precedentemente."Grace, che ne dici di questo?" io mi giro e me lo ritrovo con in mano un body Bondage a fasce rosso con il logo di Victoria's Secret scintillante sulle spalline.
"mh, ci potrei fare un pensierino" dico io avvicinandomi lui. Ho un abito rosso che ho portato dall'Italia bellissimo che potrei abbinare molto facilmente con questo body.
"se non lo prendi tu, lo compro io per te" mi dice. Gli rido in faccia, immagino lui con indosso quel body rosso.
"se lo metti tu allora prendilo" dico io ridendo con le lacrime agli occhi.
"si, spiritosa" mi dice dandomi un bacio a stampo.
"ricorda che questa sera usciamo" mi dice, come se lo avessi dimenticato.
"ah si?" "quando l'abbiamo deciso" faccio la finta tonta, vediamo se ha il coraggio di chiedermelo in faccia.l
"ho capito dove vuoi arrivare, quindi, Grace andiamo a cena fuori stasera?" mi chiede. Furbo lui.
"Potresti chiederlo meglio ma mi accontento" dico io in risposta alla sua domanda
"Allora?" Mi chiede avvicinandosi a me
"si" rispondo io prima di dargli un ultimo bacio e allontanarmi per decidere quale intimo prendere e forse anche quel body.Vado alla cassa e, nonostante l'avessi pregato di non pagare, Andrew paga. Volevo prendere quel body rosso ma quando mi sono girata per poterlo indicare alla ragazza che avrebbe dovuto prenderlo non era più disponibile ed era l'unico pezzo.
Dopo essermi fatta accompagnare da Andrew a casa decido di rilassarmi un po' per poi iniziarmi a preparare per stasera.
Non so bene ancora cosa mettermi ma voglio fare qualcosa che lo lasci a bocca aperta.Spazio autore:
ehilà, spero che la storia vi stia piacendo. Ho deciso di aggiornare anche oggi.
La stesura della storia sa continuando e più si va avanti più diventa complicata.xoxo -A💋
(Scusate per qualche eventuale errore grammaticale)
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La luce in fondo al tunnel
Romance[DA REVISIONARE] Lui, proprietario di uno degli uffici più importante di New York (Robinson&law) ereditato dal padre, rispettato, affascinante, sexy, estroverso e senza peli sulla lingua. Se Andrew Robinson ha qualcosa da dire la dice senza badare a...