/22/ Non è lo stesso

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Grace'pov
È passato circa un mese dal gala, da quella maledetta sera. Mannaggia a me di aver detto quel maledetto "accetto". A volte mi chiedo cosa sarebbe successo se non avessi detto quella parola, non credo che il rapporto con Andrew in quel caso sfociasse in qualcosa di molto poco professionale. 
Io e Andrew non abbiamo più parlato se non per questioni lavorative, ogni tanto sento che mi fissa, lo percepisco dal fatto che mi sento come se fosse dietro di me. Potrebbe venirmi a parlare, magari chiarendo la situazione però poi mi ricordo com' è fatto e penso che sarebbe una cosa oltre che impossibile anche impensabile.
Forse è stato meglio così, la cosa stava andando troppo oltre e il rapporto tra capo-dipendente stava venendo meno.
Ammetto che però mi ero illusa.
Forse le sue piccole attenzioni mi hanno ammaliata e mi stavano facendo cadere nella trappola dell'amore proibito. Perché si, lui è proibito poiché è il mio capo e io nello studio vorrei essere conosciuta per le mie doti lavorative.
Vi ricordate Jakson?
Ci stiamo sentendo o è questo quello che pensa lui, non mi piace definire in che situazione ci troviamo  e penso di non poterlo mai riuscire a definire.
È una ragazzo molto gentile oltre ad essere affascinante.
Mi riempie di attenzioni e mostra ogni giorno di tenerci a me. Ma purtroppo sento che non potrò essere felice con lui, forse non lo conosco ancora bene, o magari non mi piace il suo carattere. So solo che non mi fa lo stesso effetto che mi faceva e mi fa tutt'ora Andrew appena lo vedo. Non sento quelle maledette farfalle nello stomaco con Jackson.
Andrew molto spesso porta con se delle donne diverse ogni settimana e non nego che un po' mi da fastidio ma è la sua vita, e se a lui va bene così io sono più che contenta.
A distarmi dai miei pensieri è Jakson, un suo messaggio.
Leggo un "sto arrivando" ma non capisco cosa voglia intendere, la giornata non è ancora finita e io non ho chiesto un permesso per uscire prima.
"Di cosa parli?" Scrivo io
"Devo parlare con il tuo capo di lavoro" mi dice e io subito vado in panico, non riesco a immaginare Jakson e Andreaw nella stessa stanza.
Non gli rispondo e cerco di calmarmi e prepararmi psicologicamente all'incontro che potrebbe finire male.
Non credo che Andrew sappia della mia frequentazione o quello che è con Jakson e credo che per il momento non debba saperlo.
Non lo so perché mi sto facendo mille problemi, in fondo lui non mi ha mai dato modo di capire che magari potesse nascere qualcosa o potesse esserci qualcosa tra noi.
Ritorno a fare il mio lavoro cercando di impegnarmi e non pensare al dopo.

Andrew's pov
Un mese. Un maledetto mese.
Un mese che non la guardo negli occhi per non fare sciocchezze.
Un mese che non le parlo ed evito il problema.
Un mese che non riesco a smettere di pensare a quello che è successo al gala e alle sue parole, alla delusione nei suoi occhi. Sono stato sciocco a non dirle cosa pensavo nel momento in cui lei si stava sminuendo, se si fosse guardata con i miei occhi si sarebbe innamorata della sua stessa figura.
Forse ho fatto uno sbaglio a chiederle di fingere che avessimo una relazione.
Ad interrompere i miei pensieri e il mio cellulare, sul display appare il nome di mia zia.
"Ehi zia" rispondo al telefono con un po' di ansia.
"Ciao amore, volevo invitare te e la tua bellissima ragazza a cena così possiamo conoscerci meglio" mi dice e io inizio a sudare freddo, non so cosa dirle, così senza rendermene conto dico "va bene, parlerò con Grace". Appena attacco la chiamata realizzo quello che ho detto, che cazzata.
Forse non dovevo comportarmi come mi sono comportato con Grace, le ho dato troppe false speranze. Magari lei si è illusa e forse mi sono illuso anche io. Mi stavo facendo trasportare dalle emozioni che lei mi faceva provare, i suoi occhi erano diventati magnetici e forse se adesso incontrassi di nuovo il suo sguardo mi ci perderei dentro, mi perderei nei suoi occhi e cercherei ogni sua emozione attraverso il suo sguardo.
All'improvviso bussano alla porta del mio ufficio e io mi riprendo dal mio stato di trance, è Jakson. Mi aveva avvisato la sera del gala che sarebbe venuto a trovarmi e poi mi trovo molto bene  a lavorare con lui. Non è la prima volta che lavoriamo a qualcosa insieme e questo mi fa piacere perché so bene come lavora. Mi affaccio verso la postazione di Grace e la vedo molto agitata mentre guarda verso il mio ufficio.
"carina lei" mi interrompe Jakson nel guardare Grace. Stringo i pugni.
" è la nostra nuova associata, si chiama Grace"
"la conosco, emana sesso da tutti i pori" stringo sempre più forte i pugni ma decido di non rispondere non vorrei compromettere i miei affari a causa di emozioni e azioni che non posso controllare.
So bene che lui è molto simile a me, fa affezionare le donne e poi le lascia dopo averle portate a letto.
Dopo un'ora Jakson se ne andato e io chiamo subito Grace, devo avvertirla. Se non può essere mia devo almeno proteggerla, ed è quello che farò.
"Andrew mi volevi vedere?" mi dice all'entrata del mio ufficio.
"si, siediti" le dico e vado a chiudere la porta affinché la nostra conversazione possa essere più segreta possibile.
"conosci Jakson vero?" lei annuisce e sorride "stai attenta, ti potrebbe ingannare con i suoi modi eleganti e gentili, sono suo amico da molto tempo e so com'è fatto"
"non capisco cosa lui ti abbia potuto dire nei miei confronti e come siete finiti a parlare di me quando poi dovevate parlare di lavoro" mi dice lei con tono molto deciso.
"Grace mi ha fatto capire che vuole solo portarti a letto per i non farsi rivedere, come l'ho capito? ha fatto un allusione sessuale sul tuo aspetto fisico" vedo lei che subito abbassa lo sguardo, non sopporto vederla così ma non posso fare nulla.
"Grazie per avermi avvertito" si alza e va via non guardandomi mai negli occhi.
Mi rimetto a lavoro, non voglio pensare ad altro che a lavorare come ho fatto negli ultimi anni. Senza provare emozioni sono andato avanti e forse questo ha cambiato molto la mia vita. Sono protettivo con le persone che voglio bene e darei la mia stessa vita per salvarli se però mi dimostrano di tenerci allo stesso modo altrimenti per me possono anche fottersi. Non voglio trattenere persone intorno a me che non gradiscono la mia compagnia e possono annoiarsi stando con me. Io mi scoccerei se qualcuno mi obbligasse a stare con me contro la mia volontà.

spazio autrice:

ehilà!

Un po' in ritardo ma ho aggiornato. Piano piano inizierete a conoscere il personaggio di Jakson, ne vedrete delle belle.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto.

xoxo-A💋

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